Nostalgici del selvaggio west?
Grandi appassionati di Yellowstone?
Avete sottoscritto l'abbonamento a Paramount Plus?
1883 è quello che fa per voi.
Dalla penna e dalla mente di Taylor Sheridan, autore prolifico che su Paramount Plus ha piazzato un pezzo da 90 come Mayor Of Kingstown (qui la recensione), 1883 è il prequel della fortunatissima Yellowstone, sempre scritta e diretta da Sheridan, e prequel della recentissima 1923 che recupera parte del racconto di 1883 per portarlo nel ventesimo secolo.
Per me che ho visto tutte e 3 le serie la scelta su quale sia la migliore tra le migliori è semplice.
1883 è un mezzo capolavoro, scritto con grande attenzione e girato con la cura di chi ha cose importanti da trasmettere al prossimo e che ha reso il piccolo schermo un palcoscenico adatto ad una grande epopea cinematografica.
Vi rimando allo speciale 2022 in cui 1883 è stata una grandissima protagonista!
Che Dio abbia in gloria Taylor Sheridan.
Ricordo che quando avviai la visione di Yellowstone avevo un dubbio fortissimo.
Perchè questa serie mi piace cosi tanto ma nessuno ne parla?
Starò guardando qualcosa che attizza e piace ma che alla critica farà vomitare?
Ed in effetti Yellowstone non è che suscitò tutto questo entusiasmo all'inizio, salvo poi diventare un mezzo cult.
Cult totale è diventato quando tutti abbiamo scoperto che Sheridan stava preparando ben 2 prequel per raccontare la genesi della famiglia Dutton e di Yellowstone.
Si intuiva, finalmente, che dietro quella storia ci fossero mille altre storie da raccontare ed una potente, potentissima raffigurazione della spietata origin story degli Stati Uniti D'America.
Quella origin story, quasi come se fossimo in un fumetto, è proprio 1883, ed il suo arrivo ha tolto ogni dubbio sul fatto che Sheridan sia un talento cristallino sia nel pensare che nel realizzare una propria creatura.
1883 è folgorante.
E i miei canali social lo saranno?
Eccoli qui:
Partiamo dal tema tecnico.
Quasi ogni immagine che compone una scena di 1883 sembra un quadro, una fotografia da esporre in una mostra permanente in una qualunque galleria di Milano, Londra, New York.
Da togliere il fiato.
La pace trasmessa da territori immensi, distese infinite, per la prima volta contaminate dall'uomo, da un uomo a caccia della salvezza e di un posto dove mettere radici.
La sola fotografia messa in piedi da Sheridan restituisce l'essenza di quel binomio fra chi vorrebbe essere lasciato stare in pace in eterno (la natura) e chi per trovare la pace ha bisogno di dominare la natura stessa (l'uomo).
La regia fa il resto (qui le serie con la migliore regia del 2022), con ampie panoramiche, lunghi e lenti accompagnamenti di macchina verso una meta incerta e di difficile raggiungimento.
I dialoghi sono un'altra pietra preziosa che questa serie raccoglie per noi servendocela su un piatto d'argento, figli di una sceneggiatura di alto livello (e qui le serie con la migliore sceneggiatura dell'anno)
Tutto bellissimo.
1883 risulta essere un grandissimo show anche, se non soprattutto, per almeno un altro paio di motivi.
La portata storica e la portata drammatica di quel che guardiamo è enorme.
Fermandoci un attimo a riflettere, infatti, assistiamo alla genesi dell'America per come la conosciamo oggi.
Uomini e donne, di varia estrazione, dalla pelle bianca e non, dalla parlata anglofona e non, figli di quel luogo ed emigrati da una Europa non sempre ospitale, si riuniscono, in carovana, accomunati dalla medesima spinta esistenziale: la sopravvivenza.
Essi, infatti, si dirigono verso una terra promessa che forse esiste e forse no e lo fanno con la forza della disperazione. Arriveranno decimati. Arriveranno privi di energie e spesso privi di qualche uomo, donna o bambino con cui avevano condiviso il viaggio e, in molti casi, la vita. E' il famigerato viaggio della speranza quello a cui assistiamo, edulcorato dalla magnifica fotografia di Sheridan e dalla potenza di immagini che lasciano senza fiato.
Cinica e spudorata, la natura non offre riparo a quegli uomini e quelle donne in cerca di un nuovo insediamento dove mettere natura. Un morso di un serpente, un fiume inattraversabile, le spine di un cactus, una tempesta inattesa, un caldo insopportabile renderanno ancora più complicato il viaggio dei nostri eroi.
Come sempre sarà l'uomo a rendere un viaggio complesso, un viaggio tragico. I banditi, i furfanti, i predatori si annidano fra le rocce calde del deserto, non lasciando scampo a nessuno, non lasciando spazio alla speranza.
Nel corso delle 10 puntate tante cose accadono ma una è la linea rossa che attraversa tutto ed è fatta di lirismo, di speranze disattese, di sogni infranti, di volontà incrollabili, di distanze impercorribili.
La storia e Yellowstone sono lo spoiler che ci suggeriva, scena dopo scena, che un lieto fine sarebbe arrivato rilanciando anche la nostra di speranza.
In definitiva, 1883 è una serie enorme, cosi come enormi sono stati i suoi burberi personaggi maschili, capitanati dalle performance speciali di un sempre perfetto Sam Elliot e di un granitico Tim McGraw, e le sue graziose e coraggiose donne fra cui ha spiccato, dall'inizio alla fine, la stupenda Isabel May, qui interprete di una divina e pura Elsa Dutton.
In caso abbiate sottoscritto un abbonamento a Paramount Plus, non avrete scuse, 1883 è probabilmente, insieme a The Offer (qui la recensione) la serie tv da cui dovrete partire con i vostri binge watching.
In caso non abbiate ancora sottoscritto l'abbonamento, poco male.
E' il momento di farlo.
Anche solo per 1883. Anche solo per assistere all'ennesima grande opera targata Taylor Sheridan.
Sviluppo Personaggi: 9
Complessità: 7
Originalità: 9
Autorialità: 8,5
Cast: 7
Intensità: 7
Trama: 7,5
Coerenza: 7
Profondità: 8
Impatto sulla serialità contemporanea: 5
Componente Drama: 9
Componente Comedy: 0
Contenuti Violenti: 7
Contenuti Sessuali: 3
Comparto tecnico: 10
Regia: 9
Intrattenimento: 4
Coinvolgimento emotivo: 6
Opening: 7
Soundtrack: 5
Produzione: Paramount Plus
Anno di uscita: 2022
Stagione di riferimento: 1
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