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Bupkis è il degenero totale

Forse non fregherà minimamente a nessuno di voi ma uno dei modi con cui scelgo cosa vedere e cosa non vedere è il pur e semplice modello di ricerca su siti specializzati americani o inglesi. Ne setaccio decine cercando di isolare quei titoli che appaiono costantemente in tutti gli articoli che leggo, o quasi. Non è un metodo empirico ma quante possono essere le probabilità che, uno show indicato come "da vedere" in 9 post su 10, sia uno show trascurabile o insulso?

Se avete una mente matematica, razionale e logica, avrete sicuramente fatto giù 2+2.

Bupkis è una di quelle serie che mai mi sarei sognato di cercare o valutare se non fosse che ha prodotto esattamente il risultato di cui sopra.

Mai sentita nominare in Italia (se non dal solito SerialMinds qualche giorno fa quando già avevo iniziato a lavorare all'articolo che state leggendo) ma, a quanto pare, già diventata un piccolo cult negli Stati Uniti D'America.

Il bello di show di questo tipo è che quando mi accomodo per visionare il pilot, lo faccio senza avere la più pallida idea di cosa mi aspetti.

Sarà una comedy? Un drama? Sarà ironica o seriosa? Dissacrante o normalizzante? Lineare o destrutturata? Conoscerò gli attori? Conoscerò le ambientazioni?

E' un salto nel buio e per Bupkis non vi è stata eccezione.

Signori miei io Pete Davidson non sapevo neppure chi fosse anche se, a quanto pare, negli Stati Uniti il suo nome è molto apprezzato. E' forse questo uno dei motivi per cui in U.S.A. questo show è molto acclamato ed in Italia manco sapevamo esistesse. In Bupkis, in onda su Peacock, Pete interpreta una versione quanto mai eccessiva, scanzonata, disfunzionale (o almeno credo) di se stesso. La scena iniziale mi ha ricordato, per tono e densità di imbarazzo, il mai dimenticato American Pie. Ecco. Se ricordate vagamente quanto fosse alto il disagio percepito nel guardare American Pie e di quanto quel disagio vi mettesse, paradossalmente, a vostro agio grazie all'ilarità che personaggi e situazioni suscitavano, allora avete fatto bingo. Bupkis vi riporterà lì. Esattamente lì.

Un protagonista folle circondato da situazioni folli ma ordinarie. Grottesco, paradossale, esagerato il percorso che ci viene posto davanti ma che viene ricondotto su binari più umani e reali grazie alla comparsa di Mr. Joe Pesci che qui interpreta il ruolo del nonno di Pete. Joe Pesci ragazzi! Joe Pesci! La sua sola presenza vale da sola il prezzo del biglietto. Aggiungeteci che qui interpreta la parte di un nonno- malato ma pieno di vita e con lo spirito di un giovane più giovane e vitale del suo stesso nipote; ed il gioco è fatto.

Bupkis vi soprenderà, o almeno lo farà il pilot visto che è il solo episodio che ho visto. Vi lascerà un senso di stupore e di incomprensibile speranza, speranza nel futuro, nella vita e nel fatto che uno show così scemo possa rivelare, alla lunga, qualche importante ed inconfutabile verità sulla nostra esistenza e sui rapporti che la governano.

Non sono disposto a metterci la mano sul fuoco ma credo che possa succedere anche questo nel mezzo del delirio che Bupkis fronteggia e sembra capace di governare e che lo porterà a pascolare in buone posizioni nella classifica del 2023.


Voglia di continuare a vederlo: 8

Voglia di consigliarlo: 7

Originalità: 9

Cast: 8

Comparto Tecnico: 5

Opening: 3

Dove Vederla: Peacock

Anno di uscita: 2023




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