top of page
  • cinguettio
  • Instagram
  • Facebook Icona sociale

Django - First Impressions sulla serie Sky Original

Quando leggi Django pensi immediatamente al classico tarantiniano con Samuel L.Jackson, Christopher Waltz e Jamiee Fox.

Innegabile che quella perla sia nella memoria di tutti noi, vuoi perchè molto recente, vuoi perchè di pregevole fattura, vuoi perchè se non conoscete a memoria i titoli dei film di Tarantino allora forse avete un problema.

Quel film, però, cosi come la serie di cui vi parlerò oggi, traeva spunto e forza da un grande film rivisitato e apprezzato da mezzo mondo proprio grazie a Tarantino. Trattasi di un film italiano del 1966, diretto da Sergio Corbucci, artista che il regista di Pulp Fiction ha sempre citato fra i suoi preferiti.

Nel 2023, ad 11 anni da Django Unchained e 57 anni dal film di Corbucci, Sky si fonde con Cattleya e Canal Plus per produrre una serie tv che ancora una volta riparte da lì, dal Django corbucciano.

Operazione furba, intelligente, riuscita?

Prima di scoprirlo iscrivetevi ai vari canali social per restare maggiormente aggiornati. Che ne dite? Qui i 4 link:



Ambientato nel 1872, a 7 anni dalla fine della schiavitù, Django ci porta a New Babylon, una sorta di città miracolo dove un ex schiavo e sua moglie si sono proposti di accogliere, in nome della libertà, tutti coloro i quali cosi liberi non si sentono e cosi cittadini del mondo non credono di essere. La schiavitù sarà anche stata abolita ma la mentalità suprematista e schiavista no.

Ed è qui che conosciamo, più o meno, tutti i protagonisti.

Django ci viene introdotto durante uno scontro corpo a corpo che ci fa capire quanto New Babylon, in fondo, accolga reietti ed ex schiavi ma accolga anche una mentalità padronale e dittatoriale, proprio quella che cercherebbe, in teoria, di contrastare.

Django arriva come una variabile impazzita, una scheggia pronta a sconvolgere tutto.

Lo farà.

Del primo episodio rimarrà l'impronta "gomorriana" data alla serie. Orfani di Gomorra (qui la recensione del finale), alcuni grandi nomi che avevano contribuito a rendere grande la serie tratta dal libro di Saviano, dalla Comencini a Fasoli e Ravaglia, conducono le danze, la prima in qualità di Showrunner, gli altri 2 come creatori e registi degli episodi.

Una bella prova per loro.

Superata in pieno, specie quando assistiamo all'assalto del personaggio interpretato da Naomi Rapace che sempre il perfetto manifesto di una locandina che reciti "Django: Benvenuti nella Gomorra Western".

L'altra cosa che salta all'occhio dell'avvio di Django è che esso si preannuncia molto più ampio, molto più attento alle voci femminili, molto meno rumoroso dei 2 longevi e superlativi predecessori.

La nota stonata è tutta di pancia.

Sebbene non riesca a trovare validi motivi per non continuare la visione, la sensazione che mi ha lasciato il pilot è contraddittoria. Nessuna folgorazione. Nessun impetuoso desiderio di vedere subito il secondo episodio. Manca qualcosa o forse è la troppa offerta che, di fronte a pur buoni/ottimi prodotti come questo, ci fa volgere sempre lo sguardo altrove, a caccia della prossima Better Call Saul, della prossima Succession, della prossima Severance.

Django non potrà mai raggiungere quel livello.

E questo, forse, è il suo difetto più grande.


 

Voglia di continuare a vederlo: 6,5

Voglia di consigliarlo: 7

Originalità: 5,5

Cast: 6+

Comparto Tecnico: 7 -

Opening: 3

Dove Vederla: Sky

Anno di uscita: 2023


76 visualizzazioni
bottom of page