top of page
  • cinguettio
  • Instagram
  • Facebook Icona sociale

Tutti i vincitori della serata degli Emmy Awards 2021

Si è celebrata stanotte a Los Angeles, finalmente e di nuovo in presenza dopo il "salto" sul divano dovuto all'emergenza covid, la notte più importante per la serialità tutta.

Squilli di tromba, red carpet e fanfare hanno accompagnato i protagonisti di questo anno seriale verso quella che per loro sarebbe potuta essere una serata indimenticabile.

Gli Emmy Awards sono sempre stati, come la maggior parte delle rassegne in cui si decreta un vincitore, invisi a molti e contestatissimi ma è innegabile che, più o meno, siano sempre riusciti a restituire una fotografia dell'annata appena trascorsa in compagnia delle nostre serie tv preferite.

Quest'anno non ha fatto di certo eccezione con, però, 2 categorie, quella comedy e drama, che vivevano una forte concentrazione di favori su 2 e solo 2 serie tv che, nelle previsioni di molti ed anche le mie, avrebbero potuto fare man bassa e cosi è stato.

Ted Lasso (qui la recensione della prima stagione) e The Crown (qui la mia recensione della stagione 4) hanno vinto tutto ma proprio tutto quello che avrebbero potuto vincere.

E allora, come da me pronosticato nel lunghissimo cammino di avvicinamento a questa serata, sarebbero state le miniserie a regalarci maggiore dinamicità e anche qui cosi è andata.

Stamattina, appena svegliato ero curiosissimo di sapere come fosse andata la notte, dato che non avevo potuto seguirla in diretta e quando ho letto che La Regina degli Scacchi aveva trionfato (per fortuna non so è trattato di un trionfo) non ho potuto che farmi trascinare da un moto di leggera indignazione.

Chi è attento lettore di questo blog saprà che The Queen's Gambit è sempre stata una piccola "fissazione" personale. Mentre tutti hanno costantemente incensato la serie io ho sempre provato a ridimensionarla, definendola in questo post "perfetta, ineccepibile, forse troppo", beccandomi più di qualche insulto da parte dei fan. E' evidente che in molti non abbiano capito il senso di questa critica. La regina degli scacchi è una serie stupenda ma che risente di una certa classicità ( e non c'è nulla di male) sia nella storia che nella struttura. Avevo anche denunciato una certa piattezza del cast (ad eccezione di Anya Taylor Joy) e una mancanza totale di originalità nel racconto e nella costruzione. Bella, forse bellissima, ma molto standard e didascalica. Tecnicamente inferiore ad una qualsiasi puntata di Breaking Bad o Mr Robot, narrativamente 10 gradini sotto una trentina di serie andate in onda negli ultimi 12 mesi, emotivamente un grado sotto Mare of Easttown o The Handmaid's Tale (grande sconfitta della notte) tanto per fare degli esempi. Lo strotosferico successo della serie è stato dovuto, a mio modestissimo parere, al fatto che essa fosse una "serie per tutti", avesse sbancato ogni record di visualizzazioni su Netflix e avesse abbracciato l'universo degli scacchi creando un bacino di utenza spaventoso.

Il fatto che La Regina degli scacchi stanotte abbia vinto "solo" il premio come miglior miniserie fa capire come effettivamente le mie critiche fossero tutt'altro che infondate. Nessun premio al cast, neppure alla brava Anya Taylor Joy spazzata dall'immensità di Kate Winslet (mai titolo di un post fu più profetico...date un'occhiata qui), nessun premio alla sceneggiatura, nessun premio alla regia. Nada. Niet.Z ero. E' come se si fosse voluta premiare la serie più mainstream di tutte in modo da dare ai giornali il titolo che cercavano e ai fan il successo che agognavano.

Tutt'altra storia per The Crown e Ted Lasso che, invece, hanno dimostrato di essere cavalli di razza a tutto tondo, nella storia, nei personaggi, nella messa in scena.

Felicissimo per Jean Smart ed Hacks, e contentissimo per Ewan McCregor ed Halston (qui la mia recensione) e soprattutto per il premio alla miglior sceneggiatura di una miniserie per Micaela Coel ed il suo folgorante I May Destroy You (qui la mia recensione)

Ma bando alle ciance e cianco alle bande vi lascio a 2 cose.

La prima è un bottone nel quale vi rimando a tutti ma proprio tutti i post che ho scritto in merito a questa tanto attesa serata, cliccateci sopra e sarete reindirizzati a questo articolo di recap. La seconda è la lista dei vincitori.

Buona lettura, e buona visione!










  • Miglior Serie Drama

The Crown (Netflix) The Boys (Amazon Prime Video) Bridgerton (Netflix) The Handmaid’s Tale (Hulu) Lovecraft Country (Hbo) The Mandalorian (Disney+) Pose (Fx) This Is Us (Nbc)


  • Miglior Serie Comedy

Ted Lasso (Apple Tv+) Black-ish (Abc) Cobra Kai (Netflix) Emily in Paris (Netflix) The Flight Attendant (Hbo Max) Hacks (Hbo Max) Il Metodo Kominsky (Netflix) Pen15 (Hulu)


  • Miglior serie limitata o antologica

La Regina degli Scacchi (Netflix) I may destroy you (Hbo) Mare of Easttown (Hbo) La ferrovia sotterranea (Amazon Prime Video) WandaVision (Disney+)


  • Miglior film-tv

Natale in città con Dolly Parton (Netflix) Oslo (Hbo) Robin Roberts Presents: Mahalia (Lifetime) Sylvie’s Love (Amazon Prime Video) Zio Frank (Amazon Prime Video)



  • Miglior attore protagonista di una serie Drama

Josh O’Connor, per il ruolo del Principe Carlo in The Crown (Netflix) Regé-Jean Page, per il ruolo di Simon Basset in Bridgerton (Netflix) Jonathan Majors, per il ruolo di Atticus Freeman in Lovecraft Country (Hbo) Matthew Rhys, per il ruolo di Perry Mason in Perry Mason (Hbo) Billy Porter, per il ruolo di Pray Tell in Pose (Fx) Sterling K. Brown, per il ruolo di Randall Pearson in This Is Us (Nbc)


  • Miglior attrice protagonista di una serie Drama

Olivia Colman, per il ruolo della Regina Elisabetta in The Crown (Netflix) Emma Corrin, per il ruolo della Principessa Diana in The Crown (Netflix) Elisabeth Moss, per il ruolo di June in The Handmaid’s Tale (Hulu) Uzo Aduba, per il ruolo della Dr.sa Brooke Taylor in In Treatment (Hbo) Jurnee Smollett, per il ruolo di Letitia “Leti” Lewis in Lovecraft Country (Hbo) Mj Rodriguez, per il ruolo di Blanca Rodriguez in Pose (Fx)


  • Miglior attore protagonista di una serie Comedy

Jason Sudeikis, per il ruolo di Ted Lasso in Ted Lasso (Apple Tv+) Anthony Anderson, per il ruolo di Andre “Dre” Johnson in Black-ish (Abc) Kenan Thompson, per il ruolo di Kenan Williams in Kenan (Nbc) Michael Douglas, per il ruolo di Sandy Kominsky ne Il Metodo Kominsky (Netflix) William H. Macy, per il ruolo di Frank Gallagher in Shamless (Showtime)


  • Miglior attrice protagonista di una serie Comedy

Jean Smart, per il ruolo di Deborah Vance in Hacks (Hbo Max) Tracee Ellis Ross, per il ruolo di Rainbow Johnson in Black-ish (Abc) Kaley Cuoco, per il ruolo di Cassie Bowden ne L’Assistente di Volo (Hbo Max) Allison Janney, per il ruolo di Bonnie Plunkett in Mom (Cbs) Aidy Bryant, per il ruolo di Annie Easton in Shrill (Hulu)


  • Miglior attore protagonista di una serie limitata o antologica

Ewan McGregor, per il ruolo di Halston in Halston (Netflix) Lin-Manuel Miranda, per il ruolo di Alexander Hamilton in Hamilton (Disney+) Leslie Odom, Jr, per il ruolo di Aaron Burr in Hamilton (Disney+) Hugh Grant, per il ruolo di Jonathan Fraser in The Undoing-Le verità non dette (Hbo) Paul Bettany, per il ruolo di Visione in WandaVision (Disney+)



  • Miglior attrice protagonista di una serie limitata o antologica

Kate Winslet, per il ruolo di Mare Sheeran in Mare of Easttown (Hbo) Cynthia Erivo, per il ruolo di Aretha Franklin in Genius: Aretha (National Geographic) Michaela Coel, per il ruolo di Arabella in I may destroy you (Hbo) Anya Taylor-Joy, per il ruolo di Beth Harmon ne La Regina degli Scacchi (Netflix) Elizabeth Olsen, per il ruolo di Wanda Maximoff in WandaVision (Disney+)


  • Miglior attore non protagonista in una serie Drama

Tobias Menzies, per il ruolo del Principe Filippo in The Crown (Netflix) O-T Fagbenle, per il ruolo di Luke in The Handmaid’s Tale (Hulu) Max Minghella, per il ruolo del Comandante Nick Blaine in The Handmaid’s Tale (Hulu) Bradley Whitford, per il ruolo del Comandante Joseph Lawrence in The Handmaid’s Tale (Hulu) Michael K. Williams, per il ruolo di Montrose Freeman in Lovecraft Country (Hbo) Giancarlo Esposito, per il ruolo di Moff Gideon in The Mandalorian (Disney+) John Lithgow, per il ruolo di E.B. Jonathan in Perry Mason (Hbo) Chris Sullivan, per il ruolo di Toby Damon in This Is Us (Nbc)


  • Miglior attrice non protagonista in una serie Drama

Gillian Anderson, per il ruolo di Margaret Thatcher in The Crown (Netflix) Helena Bonham Carte, per il ruolo della Principessa Margherita in The Crown (Netflix) Emerald Fennell, per il ruolo di Camilla Parker Bowles in The Crown (Netflix) Madeline Brewer, per il ruolo di Janine in The Handmaid’s Tale (Hulu) Ann Dowd, per il ruolo di zia Lydia in The Handmaid’s Tale (Hulu) Yvonne Strahovski, per il ruolo di Serena Joy Waterford in The Handmaid’s Tale (Hulu) Samira Wiley, per il ruolo di Moira in The Handmaid’s Tale (Hulu) Aunjanue Ellis, per il ruolo di Hippolyta Freeman in Lovecraft Country (Hbo)


  • Miglior attore non protagonista in una serie Comedy

Brett Goldstein, per il ruolo di Roy Kent in Ted Lasso (Apple Tv+) Carl Clemons-Hopkins, per il ruolo di Marcus Vaughan in Hacks (Hbo Max) Paul Reiser, per il ruolo di Martin ne Il Metodo Kominsky (Netflix) Kenan Thompson, per vari personaggi in Saturday Night Live (Nbc) Bowen Yang, per vari personaggi in Saturday Night Live (Nbc) Brendan Hunt, per il ruolo di Coach Beard in Ted Lasso (Apple Tv+) Nick Mohammed, per il ruolo di Nathan Shelley in Ted Lasso (Apple Tv+) Jeremy Swift, per il ruolo di Higgins in Ted Lasso (Apple Tv+)



  • Migliore attrice non protagonista in una serie Comedy

Hannah Waddingham, per il ruolo di Rebecca Welton in Ted Lasso (Apple Tv+) Rosie Perez, per il ruolo di Megan Briscoe ne L’Assistente di Volo (Hbo Max) Hannah Einbinder, per il ruolo di Ava Daniels in Hacks (Hbo Max) Aidy Bryant, per vari personaggi in Saturday Night Live (Nbc) Kate McKinnon, per vari personaggi in Saturday Night Live (Nbc) Cecily Strong, per vari personaggi in Saturday Night Live (Nbc) Juno Temple, per il ruolo di Keeley Jones in Ted Lasso (Apple Tv+)


  • Miglior attore non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv

Evan Peters, per il ruolo del detective Colin Zabel in Mare of Easttown (Hbo) Daveed Diggs, per il ruolo di Marquis de Lafayette e Thomas Jefferson in Hamilton (Disney+) Jonathan Groff, per il ruolo del Re George in Hamilton (Disney+) Anthony Ramos, per il ruolo di John Laurens e Philip Hamilton in Hamilton (Disney+) Paapa Essiedu, per il ruolo di Kwame in I may destroy you (Hbo) Thomas Brodie-Sangste, per il ruolo di Benny Watts ne La Regina degli Scacchi (Netflix)


  • Migliore attrice non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv

Julianne Nicholson, per il ruolo di Lori Ross in Mare of Easttown (Hbo) Renée Elise Goldsberry, per il ruolo di Angelica Schuyler in Hamilton (Disney+) Phillipa Soo, per il ruolo di Eliza Schuyler in Hamilton (Disney+) Jean Smart, per il ruolo di Helen in Mare of Easttown (Hbo) Moses Ingram, per il ruolo di Jolene ne La Regina degli Scacchi (Netflix) Kathryn Hahn, per il ruolo di Agatha Harkness / Agnes la vicina rumorosa in WandaVision (Disney+)


  • Miglior sceneggiatura per una serie Drama

The Crown (Netflix) The Boys (Amazon Prime Video) The Handmaid’s Tale (Hulu) Lovecraft Country (Hbo) The Mandalorian (Disney+) Pose (Fx)


  • Miglior sceneggiatura per una serie Comedy

Hacks (Hbo Max) L’Assistente di Volo (Hbo Max) Girl5Eva (Peacock) Pen15 (Hulu) Ted Lasso (Apple Tv+)


  • Miglior sceneggiatura per una serie limitata, antologica o film-tv

I may destroy you (Hbo) Mare of Easttown (Hbo) La Regina degli Scacchi (Netflix) WandaVision (Disney+)

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page