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Five Days at Memorial - God Help Us

Vi ricordate dell'uragano Katrina?


Ne avete sempre sentito parlare senza mai approfondire?


Vera Farmiga è la vostra "vera" musa?


Apple TV Plus sfoggia una di quelle miniserie che per contenuto e per struttura è difficile non prendere in considerazione.

Five Days at Memorial è una serie in 8 episodi, tratta da una storia vera quella legata al travolgente arrivo del famigerato uragano Katrina, uragano che nell'oramai lontano 31 Agosto 2005 spazzò via la città di New Orleans, trascinando nel fango e nell'acqua migliaia di persone, persone che persero la casa, l'automobile, la vita in uno dei disastri ambientali più imponenti della storia recente dell'uomo.

Prima di parlarvi dei primi 2 episodi dello show, in queste first impressions, è bene fare un cenno alla genesi della serie.

Tratta da una storia vera ma nata dall'adattamento dell'omonimo libro di Sheri Fink, edito nel 2013. Acquisiti i diritti del suddetto libro, Scott Rudin, produttore dello show, aveva partorito l'idea di dare il via ad un progetto con Ryan Murphy per rendere questa storia parte integrante della celebre serie antologica ideata da Murphy stesso e che tutti conosciamo con il nome di American Crime Story.

Ad una prima stagione, clamorosamente riuscita, nella quale fu sviscerato il processo contro O.J.Simpson, seguì una seconda stagione incentrata sull'assassinio del nostro connazionale Gianni Versace. La terza stagione avrebbe dovuto vertere proprio sull'uragano Katrina.

Cosi non fu, per motivi che tutt'oggi non conosciamo. La terza stagione di American Crime Story, infatti, avrebbe visto la luce nel 2021 e sarebbe stata incentrata sull'impeachment più famoso del secolo, quello contro l'allora presidente degli Stati Uniti d'America, Bill Clinton. Nacque American Crime Story: Impeachment (qui trovate la mia recensione).

Con circa 5 anni di ritardo arriva sugli schermi Five Days At The Memorial, trovando dimora non più su FX ma su Apple TV Plus.

Protagoniste dello show sono Cherry Jones (24, The Handmaid's Tale) e Vera Farmiga (Hawkeye), interpreti, rispettivamente, di Susan Mulderick, responsabile dell'emergenza dell'ospedale (ex) Memorial, e della dottoressa Anna Pou.

Sulle 2 donne graverà il peso di decisioni impossibili e di tragedie imminenti.

Susan, infermiera di lungo corso, si troverà ad essere designata come responsabile dell'intera emergenza che l'uragano Katrina irrimediabilmente provocherà. Quella che pareva essere una tempesta tropicale come un'altra diverrà un disastro che ancora oggi, a 18 anni di distanza, ricordiamo con commozione.

Anna Pou, d'altro canto sarà chiamata ad essere uno dei responsabili di reparto dell'ospedale, collegamento interno fondamentale per dirimere tutte le questioni che si presenteranno nel corso dell'impetuosa tempesta.

Quello che, con grande sconcerto ma altrettanta rassegnazione, emergerà è che l'ospedale non era assolutamente pronto ad affrontare l'emergenza. Nessun piano di evacuazione nelle procedure, dispositivi di emergenza facilmente messi ko alla prima tempesta, generatori di emergenza posti laddove l'acqua avrebbe potuto più facilmente sommergerli e metterli fuori uso.

La malcapitata Susan si trova di fronte a qualcosa di enormemente più grande di lei, donna forte e organizzata ma totalmente impreparata a prendere in mano una situazione del genere, priva del supporto della catena di comando, tutta al maschile, che ben si guarda dallo sporcarsi le mani in una situazione cosi difficile.

Resterà sola, chiamata ad organizzare un'evacuazione inattesa ma prevedibilissima, a salvare 2000 vite (tanti sono gli esseri umani presenti all'interno dell'ospedale, e prevedere l'imprevedibile.

Quello che colpisce, grazie anche alle immagini alternate fra finzione e realtà, è che, di per sè, l'uragano Katrina non aveva sortito gli effetti devastanti che tutti conosciamo, almeno non da subito ed almeno non nella sua fase distruttrice.

La vera catastrofe, infatti, nacque dopo, nacque in seguito alla rottura degli argini di una diga che avrebbe provocato l'inondazione che tutti conosciamo.

La paura e la sorpresa con la quale gli abitanti di New Orleans apprendono, da testimoni oculari, che tutto sta andando a rotoli ci trasferisce un senso di sgomento e di terrore che deve essere stato lo stesso che i presenti devono avere vissuto.

Di fronte a catastrofi del genere la scritta e l'invocazione più "in voga" è quella del titolo di questo post: God Help Us!

La verità è che la tragedia dell'uragano Katrina è una tragedia che vede l'uomo al centro di tutto, come sempre, corroso dalla sua ansia speculativa e dalla sua fame di soldi e successo, fame che impediscono di essere cautelativi, anticipando eventi del genere grazie ad opportuni piani di evacuazione, progetti a lungo termine e manutenzione ordinaria.

La natura devasta le città solo quando le città glielo consentono, non mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici prima e non fronteggiando imminenti catastrofi nella maniera opportuna, poi.

Nel mezzo tante storie comuni e ordinarie, fatte di pazienti in ansia per i propri cari a casa e di parenti e amici che a casa si chiedono come stiano le loro mamme, i propri figli, i propri mariti nel letto di ospedale.

E poi c'è Anna, in balia degli eventi interni all'ospedale e tramortita dall'impossibilità di connettersi con il proprio marito, finito chissà dove nelle acque che hanno travolto la città.

Il tutto in 40 minuti scarsi ad episodio. Senza fronzoli. Senza lungaggini. E per questo senza troppi motivi per non essere appuntata tra le serie tv da recuperare in questo tramonto d'estate.


Voglia di continuare a vederlo: 7,5

Voglia di consigliarlo: 7,5

Originalità: 6,5

Cast: 7

Comparto Tecnico: 7,5

Dove Vederla: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2022

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