La forza dell'auto-ironia è una delle forze più straripanti che si possa incontrare.
Se poi, a questa aggiungi anche una capacità di guardarti intorno ed assimilare i cambiamenti inevitabili e inesorabili che avvengono nella società o, ancor più direttamente, nel settore nel quale lavori, migliori, cresci e vivi, allora il risultato può essere strabiliante.
Il nuovo ritorno di Futurama, a 10 anni da quello che sembrava essere il finale che chiudeva la serie, è un condensato di ironia, auto-ironia, analisi e intelligenza figlia anche dell'esperienza stessa dello show ideato da Matt Groening nel 1999.
A quasi 25 anni dal pilot, 2 lustri dopo la chiusura che pareva essere definitiva e dopo ben 2 cancellazioni/chiusure (la prima della Fox datata 2003, la seconda di Comedy Central nel 2013), Futurama riesce a resuscitare per la terza volta e stavolta grazie ad Hulu.
Futurama decide di ripresentarsi al pubblico con uno degli episodi più metatestuali che abbia mai visto, rielaborando la sua assenza dagli schermi negli ultimi 10 anni ed introiettandola in un discorso più generale su come è cambiata la tv durante il suo periodo di assenza.
Nel 2013 non esisteva questo blog e quindi non esisteva neppure la Classifica LIVE più completa dell'anno. Benvenuta Futurama, chissà dove ti ho posizionata?!
Parlando di cose che non esistevano quando Futurama chiuse i battenti la seconda volta ce ne è una che salta all'occhio per quanto oggi sia diventata invasiva e debordante.
Sto parlando, ovviamente, di Netflix ed, in generale, delle piattaforme streaming che oggi sono diventate quasi monopolizzanti per chi vuole fruire di qualsivoglia serie tv.
Nel corso del primo episodio questa irruzione viene osservata da più punti di vista attraverso l'occhio privilegiata di chi, come Groening, fa tv da oltre 30 anni e la tv, attraverso I Simpsons, l'ha cambiata per sempre.
Come di consueto sono circa 20 i minuti che costituiscono l'episodio ma sono talmente densi da racchiudere tutte le storture, contraddizioni, potenzialità, innovazioni che lo streaming ha portato.
Fenomenale, a mio avviso, è soprattutto la scena post credit nella quale Fry viene convocato al cospetto di quel che resta di Nixon e degli altri "decisori" per tirare le somme sul mondo della tv e sulla distopia insita in esso.
In pochi secondi vi è una sorta di Black Mirror (a proposito, non perdetevi la "settimana black mirror" qui evidenziata) della serialità dove Fry mette in guardia tutti noi che siamo aldilà dello schermo dal rischio "abbuffata" e, al tempo stesso, avvisa tutte le case di produzioni sulle demenziali operazioni nostalgia, reboot, revival che in questi anni pullulano nei vari cataloghi.
Matrioska nella Matrioska, è come se Fry stesse mettendo in guardia Groening stesso dall'operazione che sta conducendo.
Riportare una serie iconica in vita, dopo 10 anni, è un'operazione che puzza di bruciata e che potrà considerarsi di successo solo se essa porterà in dote una dose di qualità elevatissima.
Nel corso dell'episodio, il nostro biondo protagonista si cimenta in maratone su maratone televisive, portando allo stremo delle forze sceneggiatori improvvisati costretti a produrre un episodio all'ora per saziare la fame del suo spettatore prediletto.
E' un pullulare di frecciatine al binge watching, alla FOMO, alla sovrabbondanza di titoli, alla commercializzazione dell'arte visiva, alla perdita di punti di riferimento, alla velocità di visione, agli spettatori divenuti oramai consumatori.
Futurama è sempre stata una serie di nicchia, una serie per Nerd, una serie per quelli che amavano i Simpsons ma volevano qualcosa di ancor più fantasioso, dissacrante e senza peli sulla lingua.
A 25 anni dal pilot, quella vervè sembra essere ancora viva e presente, cosi come la capacità innata di Groening e compagni di "leggere" la realtà davanti ai nostri occhi.
Per nostra fortuna.
Voglia di continuare a vederlo: 8
Voglia di consigliarlo: 6,5
Originalità: 9,5
Cast: /
Comparto Tecnico: 6
Opening: 6
Dove Vederla: Hulu/Disney Plus
Anno di uscita: 2023
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