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Hacks 3 brilla meno restando su livelli altissimi

Se state cercando una serie che mescoli risate amare, dialoghi affilati e personaggi complessi, Hacks di HBO è ciò che fa per voi.

Con un'interpretazione magistrale di Jean Smart nei panni della leggendaria comica Deborah Vance, questa serie esplora con ironia e profondità il mondo spietato dello showbiz. Ma non è solo una commedia sul divario generazionale o sull'ego professionale; è una riflessione acuta sulla reinvenzione personale e sul potere del legame umano. Hacks vi catturerà con la sua brillante scrittura e le dinamiche intense tra i protagonisti, rivelandosi una delle gemme più scintillanti del panorama televisivo attuale.

Questo, però, dovreste già saperlo se mi seguite da tempo visto che di Hacks vi ho già parlato, piazzandola spesso tra le mie serie preferite degli ultimi anni.

Adoro quello che ha fatto Jean Smart e credo che Hannah Einbinder sia una delle rivelazioni dell'ultimo triennio ma a parte questo è la scrittura acutissima a rendere Hacks una sorta di dietro le quinte di una The Marvelous Mrs Maisel ambientata ai giorni nostri ed ambientata a Las Vegas.

Stagione 3 Hacks HBOMax Jean Smart Hanna Einbinder Recensione AVA Deborah Vance

La seconda stagione aveva rappresentato un punto di rottura quasi totale che aveva separato (definitivamente?) le carriere di una veterana dello showbiz come Deborah e quella della giovanissima e insicura autrice Ava. L'ego della prima aveva ostacolato una collaborazione duratura con quella che allora sembrava essere un gesto altruistico, quasi materno, verso Ava ma che, soprattutto alla luce del finale della terza stagione, potrebbe essere stato, al contrario, un gesto protezionista ed egoistico da parte della comica.

La terza stagione oltre a tracciare il percorso delle conseguenze di quella rottura finisce per crearne un'altra, ancora più profonda ed ancora più pericolosa perchè, come ci dirà l'inatteso cliffangher di fine stagione, porterà ad un indurimento del carattere di Ava e alla definitiva (?) sconfitta delle anime pure come quest'ultima.

Se una morale ci ha restituito questa terza annata è che nell'entertainment cane mangia cane e non c'è spazio per i sentimenti.

Hacks, pur manifestandosi cinicamente come uno show dove il successo viene prima di tutto (?) riesce ad ergersi a grande serie tv poichè riesce a mettere in luce la complessità di determinate scelte e la loro ineluttabile striscia di conseguenze sia per chi quelle scelte le compie che per chi quelle scelte le subisce.

Deborah Vance è la protagonista dello show o, potremmo spingerci a dire, la mattatrice. E' una stand up comedian sulla settantina, donna che ha vissuto mille volte e ha sacrificato ogni genere di stabilità ed affetti per nutrire la sua fame di far ridere le persone. E ci è riuscita, facendo divertire milioni di persone nel corso della sua carriera.

Poi è arrivata Ava con la quale la sinergia è stata subito totale e grazie alla ragazza, Deborah è riuscita a rinnovare il proprio repertorio, attualizzarlo e vivere una seconda giovinezza. Solo e soltanto grazie a questo connubio artistico, Deborah è riuscita a sperare in quello che per lei era sempre stato il sogno di una intera carriera, di una intera esistenza ovvero condurre il proprio "Late Show".

Raggiungerlo è un conto. Tenerselo stretto è un altro e cosi arriviamo a quel bellissimo finale e a quel commento fatto prima dell'immagine di chiusura di questo post. Per Deborah quel Late Show viene prima di ogni cosa poichè esso rappresenta ogni sacrificio fatto nella vita. Ogni carezza negata a sua figlia, tutte le persone allontanate, il tradimento della sorella, i volta spalla ai collaboratori, gli amori persi, gli amori fugaci, le notti insonni, i momenti bui, le serate no, le battute non divertenti. Perderlo rappresenterebbe un incendio emotivo che brucerebbe ogni singolo sacrificio fatto da questa donna ricchissima, amatissima e sulla cresta del mondo ma dannatamente sola.

In un mondo lineare, binario, fatto di bianco e nero non ci sarebbero dubbi sul fatto che Deborah sia la cattiva di Hacks (ammesso che si abbia bisogno di un villain in una serie cosi). Fortunatamente la vita è molto più complessa di come vorrebbero farci credere alcuni e le sfumature di grigio riempiono il foglio della nostra esistenza continuamente.

Ecco perchè, nonostante la terza stagione sia stata molto meno brillante delle due precedenti, è riuscita comunque a cogliere nel segno, a portarci da un punto A ad un punto B in maniera naturale e soddisfacente, lasciandoci del tempo per riflettere e teorizzare su cosa ci attenderà al punto C quando la quarta stagione aprirà i battenti.


 

Sceneggiatura: 7

Regia: 5

Cast: 8,5

Genere: Comedy

Complessità: 6,5

Originalità: 6,5

Autorialità: 7

Intensità/coinvolgimento emotivo: 6

Profondità: 7

Contenuti Violenti/Sessuali: 1

Intrattenimento: 9

Opening: 1

Soundtrack: 3

Produzione: HBOMax

Anno di uscita: 2024

Stagione di riferimento: 3

Voto complessivo: 7++

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