Per i milioni di fan di Doctor Who (qui la recensione di The Revolution of The Daleks) il nome, e soprattutto il volto di Billie Piper non possono lasciare indifferenti.
La prima compagna del "New Who", interpretato da Cristopher Ecclestone (The Leftovers), ha sancito il ritorno sugli schermi di uno dei personaggi più iconici della storia della tv, se non addirittura il più iconico, a distanza di decenni dalle prime edizioni del "Dottore" e del suo Tardis.
Quella esperienza, di certo segnante per la carriera della Piper le ha permesso di diventare un piccolo pezzo di storia e di godere dei favori di milioni di spettatori.
L'effetto indesiderato dell'essere Rose Tyler è che, per molti, Billie Piper sarà per sempre Rose Tyler.
Quale modo miglior per "scrollarsi di dosso" questa etichetta se non scrivendo e recitando in una serie tv originale tutta propria?
Sky Atlantic e UK Tv le regalano questa possibilità, da cui nasce una delle nuove serie di questa estate 2021, dal titolo "I Hate Suzie".
Sin dalle prime immagini è chiaro che al centro dello show vi sarà Suzie Pickles, bella e talentuosa giovane donna di successo, ottenuto e cresciuto grazie ad un talent che Suzie vinse da piccolissima.
L'immagine edulcorata della ragazza prodigio della porta accanto verrà intaccata dal rilascio di alcune foto piccanti sul web che ritraggono Suzie con un "black dick" ed in altre circostanze fedifraghe.
Oltre a distruggerne l'immagine pubblica, quelle foto sanciranno, presumibilmente, la fine del matrimonio con suo marito Cob e l'inizio di un travagliato iter di separazione dal coniuge e dal suo piccolo figlio.
A quelle che sono delle evidenti complicazioni di carattere pubblico e privato, ad essere lesa e traumatizzata è la Suzie persona, donna, ragazza indifesa e totalmente violata nel proprio intimo, nella propria intimità più profonda.
In questo ho trovato forte il parallelismo con un'altra serie d'autore britannica con una donna dietro e davanti la telecamera. Mi riferisco ad I May Destroy You, grandissima e sottovalutatissima serie scritta e recitata da Micaela Coel lo scorso anno.
Il parallelismo Coel/Piper, Arabella/Suzie, può sembrare forzato e fuori luogo a primo acchitto.
In I May Destroy You eravamo di fronte ad una donna fisicamente molestata, qui siamo di fronte ad una moglie e madre traditrice, disinibita e spesso alle prese con alcol e droghe.
Se la si guarda da questo punto di osservazione, non esiste alcun nesso fra le 2 serie UK.
Esiste, però, un punto di vista differente dal quale guardare le serie con altra prospettiva.
Sia Suzie che Arabella sono 2 donne che pretendono di vivere la loro vita, libere da dogmi, stilemmi e clichè. Prima di essere donne, sono degli esseri umani. Entrambe, in ambo le storie, sono vittime della brutalità della contemporaneità. Arabella vorrebbe divertirsi e godersi una serata con amici vecchi, nuovi e nuovissimi ma finisce per essere drogata e violentata. Suzie sceglie di tradire il marito, sceglie di vivere alcuni eccessi ma finisce per essere vittima di revenge porn, di quel malsano costume tutto contemporaneo di diffondere ogni cosa per vivisezionare scelte e vita di personaggi pubblici e non.
Entrambe le protagoniste risultano violate nella loro intimità, entrambe le protagoniste risultano soffocate nelle proprie scelte.
In questo, vedo grandissima somiglianza fra questi 2 minuscoli e sottaciuti prodotti British.
I Hate Suzie parte molto bene.
Dove arriverà lo scopriremo solo vivendo.
Voglia di continuare a vederlo: 7++
Voglia di consigliarlo: 6
Originalità: 7,5
Cast: 6,5
Comparto Tecnico: 6
Dove Vederla: Sky Atlantic
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