La commistione fra generi è diventata essa stessa un genere oramai universalmente riconosciuto.
L'intreccio fra il drama ed il genere comedy ha da tempo dato vita ad un genere a sè stante che tutti stiamo imparando a conoscere.
Il dramedy è nato dall'esigenza di classificare quei prodotti, sempre più numerosi, che nonostante si presentassero al pubblico come prodotti leggeri, simpatici, comici avevano la pretesa, velata o dichiarata, di raccontare qualcosa di molto più complesso e profondo.
In principio il vero dramedy era Shameless, tanto per fare un nome, ma poi questo genere è stato sempre più cavalcato, diventando sempre più riconoscibile e sfornando piccoli gioielli come Master of None, Fleabag, Love.
Anche il 2020 ci ha regalato le sue perle dramedy, confermando l'ascesa di questo genere sempre più preponderante.
Ecco a voi le 5 serie tv dramedy più importanti del 2020!
After Life
Se conoscete Ricky Gervais avete la mia stima. Se lo adorate come lo adoro io, avete il mio affetto e il mio sorriso.
After Life è una sua creatura ed è un prodotto dove c'è tutto Gervais ma con un tono posatissimo ed una voglia di spingersi dentro ed oltre il dolore che nei suoi spettacoli resta molto più superficiale, lasciando spazio alla sua sagace e pungente ironia.
Qui l'ironia ed il sarcasmo ci sono, l'humour disaccrante, british di Gervais si esalta ma è funzionale al racconto di un vedovo che semplicemente non riesce più ad andare avanti senza la sua amata moglie.
E' molto toccante, capace di toccare corde emotive che non sapevamo di possedere. Brevissima ma intensissima. Non avete scuse per non recuperarla.
Bojack Horseman
Restiamo su Netflix e viriamo nel mondo dell'animazione, a testimonianza di quanto il dramedy possa essere flessibile a stili, mezzi e idee di qualsivoglia tipo.
Bojack Horseman è una di quelle serie tv che, potete scommetterci un occhio della testa, finirà sui libri per essere studiata dagli accademici del settore audiovisivo.
Profonda come Mad Men ma dissacrante come uno spettacolo di Gervais, acuta come una serie di David Simon ma spassosa come uno show di Bill Lawrence.
Bojack Horseman ha terminato la sua corsa ad inizio 2020, lasciandoci un magone esistenziale che solo le grandi serie, i grandi film, i grandi libri sanno accompagnare al loro saluto estremo.
I May Destroy You
Ambientata tra Londra e Ostia, questa serie britannica ha messo in risalto il talento di Michaela Coel, artista poco conosciuta qui da noi ma che con I May Destroy You ha lascianto un'impronta fortissima su questo 2020.
Una ragazza coriacea e vivace viene stuprata. Il ricordo è annebbiato dall'alcol e dalla sua stravagante esistenza che la porta quasi a derubricare come spiacevole incidente quello che invece è uno dei traumi più spaventosi che si possano vivere.
E allora via con una discesa negli inferi ed una risalita atipica e molto originale che ci restituirà un potentissimo affresco su come sia vivere in questi maledetti tempi di ipersocialità digitale e di mancanza di pathos nella vita e nei traumi di ognuno.
Qui la recensione.
The Great
Anche in The Great c'è un pò d'Italia, essendo la serie stata girata largamente alla reggia di Caserta.
The Great è forse la serie più irriverente e originale dell'anno, avendo avuto la pretesa di raccontarci l'ascesa della leggendaria Caterina la Grande ma in una veste completamente diversa dai toni solenni a cui ci hanno abituato altre produzioni.
Giovane e bellissima grazie al volto della Fanning, semplicemente stupenda in questo ruolo, Caterina giunge in Russia dove incontrerà lo Zar Pietro, essere riprorevole e bambinesco al quale sarà promessa in sposa.
Da qui si dipaneranno trame di palazzo, sotterfugi e piani per portare Caterina sul trono e liberarsi dell'incapacità e l'autodistruzione di Pietro.
Divertentissima ma anche capace di rappresentare bene quel periodo.
Kidding
Kidding sembra essere stata scritta apposta per Jim Carrey, anzi, qualcuno potrebbe dire che Kidding è Jim Carrey.
La storia di un uomo rimasto bambino e che i bambini allieta ogni giorno con le sue storie, la sua maschera, il suo sorriso e i suoi pupazzi.
Un uomo che con il suo ottimismo contagioso ha forgiato una generazione di fanciulli ma che adesso ha troppe pene da sopportare nel privato per riuscire ad essere ancora cosi buono e solare.
Un ribaltamento raccontato divinamente e che non va assolutamente perso, soprattutto se amate Carrey.
Qui trovate il mirabolante speciale 2020. Mi raccomando, iscrivetevi e commentate qui e sui canali social.
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