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Le serie tv più Sopravvalutate del 2022

Ad un passo dalla fine voglio regalarvi quello che tradizionalmente è il post che vi manda maggiormente in bestia.

Ogni anno, quando vi pongo di fronte al fatto che alcune serie, almeno secondo chi scrive, sono state abbondantemente sopravvalutate da pubblico e/o critica, vi parte la scimmia.

Vedete tutto nero!

Vi sopraggiunge il sangue alla testa!

Date di matto!

Negli anni precedenti il fumo dalle orecchie vi è uscito per "colpa di questi 2 post":


Tengo a precisare, ancora una volta, che quando interpreto una serie come sopravvalutata non la sto bocciando o cancellando dalla faccia della terra ma la sto ridimensionando rispetto all'opinione comune, quella che viene dalla "pancia del paese", dal ventre del web, dal collega alla macchinetta del caffè o dalla signora che, mentre attende che si liberi il vogatore in palestra attacca il pippone su quanto sia stata un capolavoro la 25esima stagione di quella soap opera venezuelana.

Beh, a voi, dedico questo post e, nel contempo, vi chiedo di andare a votare il sondaggio per eleggere la migliore serie dell'anno visto che mancano pochissimi giorni:


Mercoledì


Per il terzo anno consecutivo la copertina la vince una serie Netflix.

Meno male che Netflix c'è, su questo ho pochi dubbi ma devo dire che, ogni volta è anche la piattaforma che genera più fenomeni pop senza che essi ne abbiano i crediti.

Mercoledì, come avrete notato, è stata nominata sin qui solo nell'ambito delle migliori serie tv teen.

E questo è già tutto dire.

L'approdo di Tim Burton nel mondo seriale era attesissimo e scoprire che, alla fine, il suo dark drama altro non è che una The Umbrella Academy con tanto smalto nero, tante ombre, tanti capelli nerissimi, gente strana, licantropi, succhiasangue, mostri, loggie deviate e ormoni adolescenziali, non è stato un dolce risveglio.

Scoprire poi, che, tutta la serie era un giochino col quale Burton si è divertito per qualche episodio per poi regalarci un finale pirotecnico è stata un'altra mezza amarezza.

E' piaciuto a tantissimi.

E' stato un successo planetario, eppure questo ritorno della Famiglia Addams è stato, per me, un grosso sbadiglio. Ho faticato a terminarla. Ne ho previsto le mosse praticamente sempre. Non ho potuto fare a meno di notare quanto questo show somigliasse ad altri, dalla già citata The Umbrella Academy, allo scialbo Locke & Key, al dimenticato Tredici e a tanti altri Teen Drama, e non, che ho avuto il piacere (o il dispiacere) di ammirare in questi anni.

Si salvano il cast e la buonissima regia di un maestro come Burton. Per il resto, tempo perso.


Boris


Mi tremano i polsi mentre scrivo che Boris 4 è stata una delle serie tv più sopravvalutate dell'anno.

Ma attenzione!

Questo è uno di quei casi in cui la presenza della serie è dovuta solo ed esclusivamente all'entusiasmo esagerato che essa ha raccolto.

In pratica, se è qui, è anche un po' colpa vostra ahi ahi ahi!

Facendo un accostamento didattico, infatti, è come se aveste dato 10 e lode ad un alunno molto bravo e studioso ma che avrebbe meritato non più di 7-7,5.

E quindi son costretto a metterla qui, in questo angolo della sopravvalutazione, affinchè voi capiate che il ritorno di Boris è stata una delizia ma la quarta stagione è stata ampiamente la peggiore delle 4 (o meglio, la meno perfetta) e che nel 2022 annoto almeno 50 serie migliori di questa sul mio taccuino.


The Watcher


Ritorniamo su Netflix, ritorniamo dall'autore più prolifico degli ultimi anni, quel Ryan Murphy che è tornato su tracce più thriller/horror accompagnato da un cast eccelso dove spiccano Bobby Cannavale e Naomi Watts.

The Watcher è stata una buonissima serie di intrattenimento ma non meritava il record di visualizzazioni, non meritava di essere una serie sulla bocca di tutti.

Una serie da top 100 per quanto riguarda il 2022, a voler essere buoni.


Inventing Anna


Inesorabilmente Netflix.

Ancora Netflix.

Ancora un fenomeno inspiegabile.

Che una serie come Inventing Anna riesca ad ottenere anche delle nominations ai premi più importanti dell'universo seriale è un mistero gloriosissimo, specie in un anno dove abbiamo avuto serie finite dritte dritte nell'Olimpo come quelle che ho citato in questo post.

Una sempre più convincente Julia Garner, ed una storia vera abbastanza incredibile, non bastano a fare di una serie, una grande serie.

E questo è l'esempio plastico.


Bridgerton


Netflix fa incetta di nominations in questa categoria.

Su Bridgerton ho il dente avvelenatissimo, da sempre.

Una serie di Shonda Rhymes che sembra essere stata creata ad arte per permettere alla leggendaria creatrice americana di aggiudicarsi qualche premio.

Bridgerton è una serie che faticherei a mettere nella top 100 di qualsiasi anno negli ultimi 10 anni.

Spiegatemi voi come possa, ogni volta, essere nominata come miglior serie drama??? Nello stesso universo in cui abbiamo Better Call Saul, Euphoria, Winning Time, This is Us, 1883, The Offer e compagnia bella!?


Stranger Things


Manco a dirlo ancora Netflix e stavolta il titolo è di quelli pesantissimi.

Se seguite questo blog saprete benissimo che ho intrapreso una piccola crociata contro i fratelli Duffer nella quarta stagione, rei di aver voluto mostrare un po' troppo i muscoli attraverso una durata esagerata dei singoli episodi.

La critica non è verso la durata in sè ma verso il fatto che, a fronte di episodi di 90 minuti non c'è stato un reale beneficio in termini di narrazione.

Minuti buttati, insomma. Brodo allungato. Costrizione ad essere più tempo davanti alla tv senza che fosse necessario.

Solo per questo Stranger Things merita una menzione speciale.


The Rings of Power


Dopo un nome eccellente eccone arrivare un altro e stavolta mi sembra essere una menzione abbastanza attesa e imprescindibile.

Se ti presenti come una costola di quella immensa saga che è Il Signore degli Anelli e ti presenti come la serie più costosa di tutti i tempi, i risultati non possono essere quelli che abbiamo visto.

Non a caso, The Rings of power si è beccato l'immagine di copertina per il post sulle serie più deludenti del 2022.

E' pur vero che il popolo del web ha molto criticato lo show per cui cosi tanto sopravvalutato, da quel punto di vista, non è stato.

Allo stesso tempo, però, ho notato, anche nei commenti sui social ai miei post, un persistente gruppone di spettatori che esaltavano una serie che non poteva essere esaltata viste le premesse.

Per cui eccoci qui.


Heartstopper


Chiudiamo con un trittico di serie Netflix, manco a dirlo.

Partiamo dalla meno imponente, da quell'Heartstopper al quale mi sono approcciato in ritardo e su cui nutrivo grandissime speranze visto che la ritrovavo, in lungo ed in largo, fra le serie più belle dell'anno secondo molti addetti ai lavori e parte del pubblico.

La visione ha confermato, sicuramente, che ci troviamo di fronte ad un buon prodotto, assolutamente lontano dall'avere le qualità del capolavoro o anche solo dell'ottima serie.

Uno show piccino e che affronta bene il tema che vuole affrontare ma che arriva tardi rispetto a show simili e che non aggiunge assolutamente nulla al panorama seriale.


Jeffrey Dahmer


Uno dei fenomeni dell'anno è stato Jeffrey Dahmer. Oltre ad essere stata, probabilmente, la serie più inquietante dell'anno (qui il post completo), Dahmer ha suscitato numerose critiche per il suo approccio verso la storia dell'efferato protagonista. Ciò nonostante, lo show ha raccolto numerosissimi consensi e tanti premi, specie per il suo protagonista Evan Peters. Ancora una volta, ne ho viste a dozzine di serie di genere migliori di Dahmer. Restando solo a Ryan Murphy, i suoi American Crime Story erano di livello molto più alto, senza scomodare Mindhunter tanto per citarne una. Su Peters applausi, ci mancherebbe, ma quest'anno abbiamo avuto la fortuna di assistere ai miracoli recitativi di Bob Odenkirk, Paddy Considine, Paul Walter Hauser, Gary Oldman tanto per fare qualche nome e Peters, con tutto il rispetto, si attesta una cinquantina di gradini sotto quelle performance.


The Sandman


Chiudo con una sorpresona.

Non ve l'aspettavate di trovare il Dio dei Sogni qui, vero?

In un certo senso, neppure io.

Ma poi ho elucubrato con me stesso e mi son reso conto che The Sandman ha generato un tale entusiasmo da far pronunciare a moltissimi la parola "capolavoro".

Eh no, ragazzi no.

Non è che ogni formaggio che assomiglia al parmigiano o vi ricorda quel sapore lo chiamate parmigiano reggian.

Eh no.

Non funziona cosi.

Vale lo stesso per le serie. The Sandman è stata una bella trasposizione ed una delle migliori serie fumettose del 2022, ma non è un capolavoro.

Neppure per sogno.






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