Nel tentativo di discostarmi leggermente dalla fantascienza tout court, da qualche anno ho dedicato una sezione apposita alle serie tv ucroniche e/o distopiche che si aggirano tra le varie piattaforme.
Ne sono tante.
Non milioni di milioni ma ne sono tante.
E allora rispolveriamo un po' cosa si intenda per ucronia e distopia.
Ucronia e distopia sono due generi che esplorano realtà alternative, ma lo fanno in modi molto diversi:
Ucronia (o storia alternativa) si basa sul famigerato "What if..?" storico, immaginando come sarebbe il mondo se un evento del passato fosse andato diversamente. Un esempio classico è The Man in the High Castle, che esplora un mondo in cui le Potenze dell'Asse hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale. Altra citazione la merita il recente For All Mankind dove l'allunnaggio è un affare sovietico e non a stelle strisce.
L'ucronia invita a riflettere sulle conseguenze delle decisioni storiche più rilevanti, tracciando una strada diversa da quella storicamente presa e raccontandone i risvolti.
Distopia, invece, proietta una visione pessimistica del futuro, spesso caratterizzata da governi totalitari, controllo sociale o tecnologie oppressive. In una distopia, la società è corrotta o disumanizzata. Un esempio iconico è Black Mirror, che esplora le derive tecnologiche e sociali della nostra epoca, o The Handmaid's Tale, ambientata in un futuro dove le donne sono oppresse da un regime religioso.
E adesso non ci resta che proseguire nello speciale 2024 a suon di What if...?
Fallout si distingue per il suo approccio ucronico, ambientando la storia in una versione alternativa del mondo in cui la guerra nucleare ha devastato la Terra, trasformando la civiltà. Questa narrazione prende vita con un'estetica che fonde un retrofuturismo anni '50 e una visione post-apocalittica unica, creando un mondo distorto ma affascinante. Il punto di forza di Fallout risiede nella sua esplorazione di ciò che potrebbe accadere se la tecnologia e l'umanità fossero andate in una direzione completamente diversa, ponendo domande profonde sul potere, la sopravvivenza e l'umanità in condizioni estreme.
The 8 Show è stata senza dubbio la serie tv più disturbante che abbia visto in questo 2024. Distopica perchè riesce a mettere in scena in maniera cruda e intensa il dramma dell'uomo contemporaneo che, per i motivi più disparati, si lascia andare alla violenza e al sopruso del prossimo nelle forme più impensabili se in palio ci sono soldi, fama o una semplice via d'uscita da una vita ricca di sofferenze, debiti o emarginazione.
Si parla tanto di Intelligenza Artificiale ed ecco che Apple TV Plus piazza la sua chicca a tema, con Rashida Jones protagonista ed un robot, Sunny, a farle da inattesa spalla in un dramma intimo e familiare molto divertente e leggero che ben affronterà i temi cardine del nostro rapporto con le intelligenze artificiali a tutto tondo.
Siamo in Giappone e lì, se vogliamo, l'intersezione uomo/robot è più viva che mai.
A 3 Body Problem è stata a mani basse una delle migliori serie tv di quest'anno.
Purissima fantascienza, ottimi effetti visivi e tantissime domande universali senza risposte certe.
Chi siamo e quanto saremmo in grado di salvarci da noi stessi?
E se esistesse una razza aliena pacifica capace di salvare il mondo?
La accoglieremmo o le dichiareremmo guerra?
Le migliori serie tv ucroniche/distopiche del 2024
A 3 Body Problem
Fallout
The 8 Show
Sunny
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