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Made For Love: in lotta con se stessi (e con la propria coscienza)

recensUna distopia individuale?


Una commedia che diventa dramedy e poi flirta con la fantascienza?


Cristin Milioti finalmente protagonista assoluta?


Made For Love raggiunge insperatamente la seconda stagione grazie alla lungimiranza di HBOMax che, nonostante un debutto non eccelso in termini di visualizzazioni, decide di continuare a puntare sullo show ideato da Patrick Sommerville (Station Eleven, Maniac) ed Alissa Nutting, tra l'altro scrittrice dell'omonimo romanzo da cui la serie è tratta.

La lungimiranza, però, ha avuto breve vita visto che al termine della seconda stagione HBOMax si è affrettata a cancellare lo show (What?) salutando Sommerville, Milioti e l'Hub intero.

Sarà stata una perdita cosi rilevante?

Un anno fa mi sarei strappato i capelli per una notizia cosi.

La prima stagione, infatti, mi aveva sorpreso sin da subito.

Non a caso le mie first impressions erano state positivissime (le trovate qui) e la recensione finale entusiasta (la trovate qui).

Avevo addirittura inserito Made For Love nella lista delle serie tv più sottovalutate dell'anno, dedicandole l'immagine di copertina (qui c'è il post).

La seconda stagione, però, oltre ad un carico di aspettative bello grosso ha consegnato anche una concreta disillusione verso un prodotto che aveva sorpreso tanto e che non ha saputo tenere alta l'asticella.

Un peccato che trovo anche difficile riassumere a parole in quanto se dovessi dirvi il vero motivo della mia delusione probabilmente lo riscontrerei non tanto nella sostanza delle cose ma in quella che è stata la mia esperienza da spettatore nel corso della seconda stagione.

Vi faccio, subito, un esempio.

Nella prima stagione, Made For Love era per me una di quelle serie che dovevo guardare obbligatoriamente nei momenti in cui sapevo di essere comodo, sgombro da impegni, privo di distrazioni. Era un appuntamento serialmente rilevante.

Nella seconda stagione non è accaduta la stessa cosa. Dopo un paio di episodi, infatti, ho iniziato ad accompagnarmi a lei con molta leggerezza e parziale interesse. Perdevo qualche frame, mi alzavo per andare a prender qualcosa in frigorifero, la pausa bagno non era accompagnata dal click sul tasto "pausa" del telecomando. Ho provato, lievemente, e progressivamente, un sotteso senso di pigrizia verso lo show.

Se dovessi dirvi il perchè, francamente, faticherei molto a trovarlo, eppure cosi è stato.

Volendo, però, cimentarmi in questo esercizio, posso dirvi che, più o meno volutamente, la seconda annata ha voluto tributare troppo alla prima. Made For Love è tornata a se stessa cosi come Hazel è tornata tra le braccia di Byron. Una sorta di sindrome di Stoccolma che ha faticato molto a spiegarsi, a mostrarsi nella sua essenza.

La morte, la vita, la coscienza, il libero arbitrio, l'amore, l'isolamento, la felicità sono tutti temi di cui si parla da millenni e senza avere mai davvero qualcosa di rilevante da dire. Ci provano in molti, in pochissimi riescono ad essere originali ed efficaci.

La prima annata di Made For Love ci era riuscita. La seconda no.

Eppure i temi erano i soliti, i personaggi gli stessi, gli autori idem.

Questo, probabilmente, mi ha caricato di inconsapevole indifferenza, quasi come se stessi pensando ad altro mentre i personaggi interagivano e la trama scorreva. Made For Love ha riprovato ad essere originale senza riuscire ad esserlo, ha riprovato a parlare dei massimi sistemi senza aggiungere nulla di nuovo. Proprio come il fil rouge di questa ultima stagione, la serie tutta ha finito per copiare la propria coscienza e presentarsi a noi con le stesse fattezze dei personaggi e dei luoghi che conoscevamo ed amavamo. Ad un certo punto, però, ci siamo accorti di trovarci di fronte ad una copia, più o meno sbiadita, del gioiellino che luccicava 12 mesi fa negli schermi dei nostri dispositivi.

Made For Love non mi ha più stupito, non mi ha entusiasmato pur portando avanti un discorso sull'identità, l'amore e la morte non di poco conto.

Il rapporto fra Hazel ed il padre è stato fondamentale, in questo senso, per permettere agli autori di sviscerare il tema di fondo di questa stagione.

Cosa è vivo e cosa è morto? La coscienza è vita? Preservare la coscienza di un defunto può essere un modo per ingannarne la morte? E infine, cosa fareste per amore, per salvare una persona amata da morte sicura? Vi stringereste ai fianchi di una persona odiata?

Hazel si trova ad affrontare tutte queste domande offrendo a se stessa (e di rimando a noi) risposte di non sempre facile lettura.

Il suo percorso si compie restando molto zoppo a causa della cancellazione.

Hazel non avrebbe mai sacrificato il padre, non lo avrebbe mai mollato, non avrebbe mai desistito di fronte alla anche remota possibilità di salvarlo dalla malattia.

La sua copia, si. La sua copia più efficiente, ottimizzata, upgradata, avrebbe lasciato andare un uomo pur di salvarne la dignità, pur di rispettarne la volontà.

Quale delle 2 versioni di Hazel ha amato di più il padre?

Quella che l'ha rispettato, uccidendolo o quella che l'ha forzato, salvandolo?

Sono queste le domande per cui Made For Love merita attenzione ed applausi, sono queste che l'hanno resa grande.

In questa stagione, purtroppo, la serie non ha saputo più insistere su questi aspetti o almeno lo ha fatto con meno convinzione forse perchè distratta da personaggi secondari a cui non siamo riusciti a dare il giusto peso in questa annata e che, dunque, hanno sottratto minuti preziosi alla complessa evoluzione di Hazel ed alla storyline principale. Personaggi come Fiffany, ma non solo, che pur avevano fatto intravedere buone potenzialità, si sono trascinati a fatica fino al termine della stagione (e della serie).

Hazel, Herbert e Byron sono rimasti il cuore pulsante dello show.

Fino alla fine.

Fino al termine della vita di questo piccolo smeraldo che ha confuso il proprio bellissimo blu con quello del mare, finendo per perdersi nell'oceano della serialità.


Sviluppo Personaggi: 7,5

Complessità: 8

Originalità: 7

Autorialità: 6,5

Cast: 7

Intensità: 6

Trama: 6

Coerenza: 5,5

Profondità: 9

Impatto sulla serialità contemporanea: 3

Componente Drama: 7

Componente Comedy: 5

Contenuti Violenti: 2

Contenuti Sessuali: 2

Comparto tecnico: 6,5

Regia: 6

Intrattenimento: 8

Coinvolgimento emotivo: 7

Opening: 2

Soundtrack: 4

Produzione: HBO Max

Anno di uscita: 2022

Stagione di riferimento: 2



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