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Moon Knight si esalta con il quinto episodio. Basterà?

Gli attori contano?


Le interpretazioni possono salvare uno script non eccezionale?


Moon Knight ha ancora qualcosa da raccontare?


L'ho detto e ripetuto più volte nel corso delle recensioni agli episodi scorsi.

Oscar Isaac è un attore fenomenale e Moon Knight, se è ancora in carreggiata, lo deve soprattutto a lui.

Il quinto episodio della serie Marvel/Disney Plus, intitolato Asylum, amplifica questa percezione, restituendoci una performance da parte dell'attore protagonista, che sarebbe da Oscar se solo Moon Knight fosse una pellicola cinematografica.

Anche grazie a questa prestazione ed ad una bella svolta a cui abbiamo assistito rispetto all'evoluzione ed al passato del personaggio, la serie si lancia verso il finale sperando in un colpo di coda che la renda qualcosa in più di un semplice riempitivo settimanale.

Perchè tutte queste lodi ad Isaac e tutte queste belle parole sull'episodio?

Il tutto si intreccia all'interno di quanto questa puntata ci ha mostrato.

Negli episodi precedenti abbiamo conosciuto Marc e Steven e mille teorie ci sono venute in mente.

Questo episodio ci svela chi siano davvero Marc e Steven, facce della stessa medaglia o, per meglio dire, espressioni della stessa mente, della stessa vita.

Avevo accostato il finale del quarto episodio a Legion. Questo quinto episodio si avvicina ancora più dirompentemente alla serie di Noah Hawley.

Marc è il vero "possessore" del corpo e dell'anima del nostro protagonista. Steven ne è solo un ospite, o meglio è un artefatto, una proiezione che Marc ha fatto sin da bambino su se stesso.

Un'infanzia infelice e turbolenta, caratterizzata da un trauma che avrebbe messo a tappetto un tirannosauro, lo ha costretto a rifugiarsi in un alterego immaginario che, sin da quel momento, ha assunto il nome e le sembianze di Steven.

Marc si è sempre sentito in colpa per la morte di suo fratello più piccolo, morto in circostanze nefaste mentre i 2 tentavano l'avventura in una grotta da bambini. La madre di Marc ha sempre incolpato il figlio di quella morte, finendo per diventare il vero villain nella vita del ragazzo. Offese, silenzi, botte e cinghiate hanno reso la vita di Marc un inferno. Steven ne è stata la proiezione felice, l'emblema del figlio sereno, che amava i propri genitori, la propria vita e che ha sempre provato a costruire qualcosa di buono.

Ma Steven è sempre stata, appunto, solo un'astrazione.

Marc è il vero proprietario di quel corpo. Steven è stato sempre protetto da quell'infanzia brutale e da tutte le scelte avventurose e criminogene effettuate da Marc.

L'approdo nel regno dei morti, nell'attesa che la bilancia si assestasse, ha permesso a Steven di scoprire tutto.

Nasce lo scontro, il dissidio cresce ma poi viene assorbito dalla capacità di Steven di comprendere ed empatizzare con il suo "creatore" e dalla capacità di quest'ultimo di gettare il cuore oltre l'ostacolo e sacrificarsi affinchè la sua versione buona continui a vivere.

La storia di Moon Knight resta ampiamente sullo sfondo.

Non ci sono particolari svolte sul fronte supereroistico se non la certezza che, gli eventi narrati in questo episodio consentiranno al cavaliere mascherato di uscirne rafforzato e, probabilmente, capace di portare a termine la sua missione.

L'episodio è straordinario.

Isaac è straordinario.

Resta la solita domanda che più volte ci siamo fatti in occasione dell'analisi anche di altre serie Marvel:

si potrà condensare tutto quello che resta da raccontare all'interno di un singolo ed ultimo episodio?

Il finale, già andato in onda, ci ha svelato questa carta.

Non ci resta che "andarla a vedere".


Voto episodio: 9++

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