Anche Apple può sbagliare?
Quale è il limite fra l'originalità e la clonazione?
Quanto è difficile stupire?
Apple TV Plus, dopo una sequela di successi e prodotti qualitativamente altissimi, è scivolata con uno dei suoi ultimi titoli.
Si chiama Now & Then ed è una serie in doppia lingua (inglese e spagnolo) che per tantissimi versi mi ha ricordato la recente Yellowjackets, andata in onda sul finire del 2021 su Showtime.
Non ci sono disastri aerei stavolta ma l'impostazione che lo show di Apple si è data mi ha riportato a molte scelte narrative che la serie Showtime ci aveva mostrato, e con discreto successo.
Tornando a Now & Then, trattasi di una serie di genere thriller (o almeno è quello il primo genere che mi viene più facile associare), prodotta da Apple, uscita nel maggio 2022, ambientata al confine tra Messico e Stati Uniti e diretta da Gideon Raff.
Il cast è quasi totalmente "latino", scelta obbligata per una serie in cui si parla spagnolo la metà del tempo.
La serie è deludente e dimenticabile.
Questo post di first impression spero possa permettervi di risparmiare tempo che invece perdereste bellamente accollandovi l'intera stagione.

Il pilot, a dir la verità, parte anche abbastanza bene.
Un gruppetto di ragazzi si sta godendo una serata in spiaggia.
Il classico falò estivo organizzato da adolescenti, tra sogni e alcol, tra eccessi e speranze in un futuro che sta arrivando.
L'avvio è quasi documentaristico, visto che uno dei protagonisti è intento a filmare gli eventi di quella notte, nel tentativo di bloccare per sempre quei momenti sfuggenti che un giorno rimpiangeranno. E' una sorta di documentario personale, fatto di riprese insistenti, qualche breve intervista agli astanti e tanta spensieratezza.
Gli eccessi, però, spesso portano a conseguenze estreme. Uno dei ragazzi va in overdose.
Non capiamo se sia vivo o già morto, neppure i protagonisti riescono a capirlo e cosi decidono di precipitarsi in auto e recarsi al più vicino ospedale.
La corsa furiosa verso il pronto soccorso viene interrotta da un incidente mortale.
I ragazzi si salvano, tutti tranne chi era già morto in spiaggia in seguito all'overdose (questo lo scopriremo durante il pilot). Il conducente dell'altra auto muore sul colpo.
I ragazzi crollano.
Hanno perso un amico e commesso un omicidio stradale.
Decidono, a quel punto, di "usare" il proprio amico morto come capro espriatorio, piazzando il suo corpo senza vita al volante, in modo che gli inquirenti possano determinare che quell'incidente mortale fosse stata causa sua.
I primi 5-10 minuti scorrono via bene, da qui iniziano i disastri.
L'episodio ci proietta avanti nel tempo, a circa 20 anni dall'accaduto e, proprio come in Yellowjackets, assistiamo al fermo immagine sulla vita dei ragazzi a qualche decade dall'accaduto.
Tutti sono andati avanti ma i loro sogni si sono infranti quella notte, colpiti da un trauma collettivo che mai più li abbandonerà.
Qualcuno, però, inizia a ricattarli.
Chi avrà scoperto la verità su quella notte?
Panico, paura, devastazione fra i protagonisti.
Ed ora finiremo tutti in galera? - Esclama uno.
Ma no, il reato è prescritto! - Esclama un altro.
Tutto scorre con dialoghi, ritmo e circostanze trite e ritrite.