I soldi fanno l'uomo onesto, come diceva Pietro Savastano?
I soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria, come diceva un altro partenopeo, ben più famoso?
E l'oro? L'oro può rendere felici e permetterci l'eternità?
L'articolo seguente potrebbe, e sicuramente lo farà, contenere spoiler.
Si tratta di un post a ruota libera che si propone di commentare il terzo episodio dell'ultima, attesissima, stagione di Peaky Blinders.
Il titolo è Gold e come sempre accaduto per la serie britannica, il titolo nasconde un esplicito riferimento agli eventi che saranno narrati nel corso dell'episodio.
Per chi volesse approfondire ulteriormente l'avvio di questa stagione finale, vi invito a collegarvi a www.serialfiller.org e ripescare il commento ai primi 2 episodi della stagione, episodi nei quali, oltre a riprendere le fila del discorso interrotto con la stagione 5, veniva anche accesa la miccia "nera", quella che, attraverso Mosley e la new entry Nelson, sta traghettando la serie verso gli anni bui del fascismo e del nazismo.
Prima di iniziare vi rimando alla recensione dell'episodio precedente:
Nel terzo episodio quel discorso non viene interrotto ma cambia interlocutori.
Non sarà Tommy a fare da collante fra il mondo politico, imprenditoriale e criminale e quella che in quegli anni è stata la corrente nazionalpopolare che avrebbe portato allo sterminio di milioni di ebrei ed alla seconda guerra mondiale ma sarà sua sorella Ada, Ada Thorne a dirigere l'orchestra nera.
Ada, Ada Thorne, riluttante a seguire gli affari di famiglia verrà chiamata al difficile compito di dividersi fra oppio, scommesse e affari illeciti ma, soprattutto, a quello di connettere fra loro gli americani (Nelson) e i britannici "neri" (Mosley).
La socialista Ada si scontrerà con l'impetuosa e cavalcante ondata antisemita che, a detta dei suoi stessi interpreti, porterà ad una purificazione che potrebbe, però, risparmiare i Gipsy.
L'eleganza, la classe e l'intelletto della più colta e progressista degli Shelby potrebbe essere quella ulteriore sfumatura che porterà i negoziati a risvolti attualmente impredicibili.
L'intervento di Ada è reso necessario dalle condizioni di salute preoccupanti di Ruby, figlia di Tommy, la quale è affetta da Tubercolosi, malattia letale e contagiosa che scatenerà gli istinti più primordiali in Thomas.
Quello che vediamo in "Gold" è un Tommy Shelby indifeso, impreparato, sconvolto.
Di fronte all'ineluttabile ed all'imprescrutrabile, Tommy reagirà provando a sottoscrivere un patto con entità sfuggenti ed invisibili, che oggigiorno chiameremmo mistiche, convinto che, anche di fronte alla morte, si possa stringere un qualche patto di reciproca convenienza.
Il suo vagare lo porterà lontano dalla figlia morente e verso montagne scoscese e deserte, in cerca dell'altra sorella perduta Esme.
L'oro vestirà una funzione salvifica doppia.
Da un lato i sali d'oro potrebbero essere la cura per Ruby, dall'altro i lingotti d'oro potrebbero essere la moneta con cui pagare Esme e rigettare ogni maledizione gitana.
Il finale ci svelerà, metaforicamente, che non basterà tutto l'oro del mondo per frenare madre natura in tutta la sua spietata furia omicida.
Arrivati a metà stagione Peaky Blinders ha saputo devastare noi spettatori ed il suo protagonista, lanciandoci verso gli ultimi 3 episodi della serie che si preannunciano squisitamente incerti ed imprevedibili.
Voto Episodio: 8,5
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