Piccole serie italiane crescono.
E' proprio vero, d'altronde l'ho detto io nella libertà ed autonomia editoriale di un blog dove sono l'unico a scrivere, pensare, decidere. Se non sono libero qui...
Auto-psicanalisi a parte, oggi ritorno a parlare di un piccolo gioiellino italico che nel 2022 ha fatto breccia in molti cuori.
Prisma è stata una delle migliori serie italiane dell'anno (qui trovate la lista delle più succulente) e su questo non ci piove affatto.
Tenera che si tagliava con un grissino, spavalda ma elegante, la serie di Amazon Prime Video (qui le migliori serie dell'anno su Prime) ha saputo convincere addetti ai lavori e non suscitando grande interesse per una seconda stagione che presto o tardi arriverà.
Prima di addentrarci nel vivo del post, vi rimando agli ultimi articoli pubblicati, so che qualcosa avete perso strada facendo ed è arrivato il momento di recuperare.
Dagli autori di Skam Italia, nasce, vive e cresce una serie tv delicatissima che riesce a penetrare nell'animo di ognuno di noi rendendo ciascuno un pochino più sensibile a certi temi di quanto non lo fosse all'inizio della visione.
Protagonisti sono un manipolo di adolescenti che, in quel di Latina, vivono le prime esperienze amorose, nutrono i primi interessi sessuali e iniziano a scoprire se stessi.
Storie teen ma non troppo.
Storie di inclusività ma non solo.
Storie d'amore ma non solo.
Prisma riesce a piegare al servizio delle emozioni la propria storia senza mai perdere di coesione e robustezza.
La forza di questo show è nella capacità di farci vivere i tormenti ed il disagio di chi, in giovanissima età, scopre di essere destinato ad una vita diversa da quella della maggior parte dei coetanei. Sarà una vita più facile rispetto a chi, anni prima, aveva dovuto porsi le stesse domande ma aveva dovuto farlo in una società che mal tollerava il diverso e faceva pochissimo per nasconderlo. Nella Latina di oggi, nell'Italia di oggi, un quindicenne che si scopre attratto da coetanei dello stesso sesso non è visto più come un "freak" ma viene ampiamente accettato, seppure spesso con grande difficoltà a seconda dell'estrazione sociale e del grado culturale. La serie, però, è abile a far emergere come alla fine sia l'amore a trionfare. Quello verso un figlio, quello verso un amico, quello verso una nuova fiamma.
Andrea e Nina sono una delle coppie più belle che il 2022 seriale ci ha restituito. Un ragazzo che credeva di essere etero e si è riscoperto gay. Una ragazza che era certa di essere gay e si è riscoperta attratta proprio da chi, come Andrea, stava comprendendo, a poco a poco, quale fosse il suo posizionamento nello spettro sessuale. Una fluidità totale, nella narrazione, nel rapporto fra i personaggi e nell'evoluzione dei singoli protagonisti che aiuta a non stancarsi, a non stagnare mai la narrazione, offrendo sempre nuovi equilibri ad un'asse narrativo mai precario.
Prisma emozione e, se vogliamo, insegna ad aprire la mente.
Nell'Italia dei Giambruno, dei Fontana, delle Roccella ne abbiamo un disperato bisogno.
Purtroppo.
Sviluppo Personaggi: 7,5
Complessità: 6
Originalità: 9
Autorialità: 7,5
Cast: 7,5
Intensità: 6
Trama: 6,5
Coerenza: 6
Profondità: 5
Impatto sulla serialità contemporanea: 7
Componente Drama: 2
Componente Comedy: 9
Contenuti Violenti: 10
Contenuti Sessuali: 3
Comparto tecnico: 7,5
Regia: 7,5
Intrattenimento: 10
Coinvolgimento emotivo: 5
Opening: 10
Soundtrack: 7
Produzione: HBO Max
Anno di uscita: 2022
Stagione di riferimento: 1
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