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"Regent" prova a farci rifiatare dopo la danza dei draghi

Che l’episodio successivo alla danza dei draghi sarebbe stato più interlocutorio e di passaggio era più che lecito aspettarselo.

Regent” questo il titolo dell’episodio numero 5 della seconda stagione di House of The Dragon, conferma in pieno questa linea mettendoci al cospetto di un regno logorato da una Guerra tutto sommato appena iniziata.

Ai vertici di quel regno le due fazioni Targaryen, quella dei Verdi e quella dei neri, pronte a darsi battaglia sul campo e a tavolino, tra ribaltamenti di fronte, messe in discussione e concili ristretti in subbuglio.

Un episodio di preparazione che permetterà presto o tardi alla serie di esplodere proprio come avvenuto per lo scorso episodio.

Regent fa il verso a quello che è il nuovo ruolo di Aemond che, dopo aver tentato di uccidere il fratello e dopo essere riuscito a sferrare un colpo fatale a Rhaenyra uccidendo in un sol colpo Rhaenys ed il suo grande drago Maelys, si appresta ad occupare, seppure in pectore, il trono di spade sparigliando le carte e attribuendosi, con la forza, il più prestigioso ruolo dei sette regni.

Per un re in convalescenza ed uno nuovo che si affaccia, abbiamo una regina in grandi difficoltà a Dragonstone con sempre più evidenti segni di insofferenza da parte delle persone a lei più vicine e tanta voglia di scendere in campo.

Misarya sembra giocare un ruolo sempre più cruciale come consigliera della regina e Jace, dal canto suo, freme di dimostrare il suo valore e legittimare la sua posizione di erede.

Si cerca un piano B ora che la potenza di fuocoè tutta dalla parte dei Targaryen di Approdo del Re.

Daemon, intanto, è sempre più avvolto nella sua solitudine e follia e manifesta sempre più chiaramente il desiderio di essere lui a sedere sul trono di spade. Fra sogno premonitori, alleanze inseguite, spargimenti di sangue nella Terra dei fiumi, il fratello di Viserys sembra diventato l’umana reincarnazione del castello di Harrenhall.

Alicent e Rhaenyra sembrano vivere, in questa stagione, destini comuni e sempre molto alterni. Lutti, dolore, ingratitudine e tanta gente, tanti uomini che non vorrebbero altro che le loro teste. Anche in questo episodio i loro binari continuano a viaggiare in parallelo sebbene sembri che, per la prima volta, sia Alicent a sprofondare nell’indifferenza e l’abbandono, stavolta per mano e volontà di suo figlio Aemond.

Episodio di transizione ma bello denso questo “Regent” che scorre via che è un piacere nonostante le accuse di gran parte del web oramai troppo abituato ad andare in velocità e pretendere livelli di scrittura, ritmo e azione inimmaginabili come quello dell’episodio scorso.

La verità è che il 99% delle serie non riesce ad esprimere, neppure al suo apice, episodi come questo mentre ad House of The Dragon si contestano questi episodi etichettandoli come “perdite di tempo”.

Sapete che vi dico?

Mi tengo stretto queste perdite di tempo.


Voto 7



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