Stavolta niente domande ma solo insulti per voi malati di Rick & Morty.
Immagino la reazione di un boomer di fronte alla visione di un qualsiasi episodio della serie creata da Dan Harmon.
Che mediocrità! Che volgarità! Chi la guarda questa roba?
Non ditemi che non sarebbero, più o meno, queste le parole di un vostro zio/padre/nonno alla vista di Rick Sanchez e suo nipote in giro per la galassi, sproloquianti intorno al sistema solare,
Ma noi siamo di bocca buona e stomaco forte e Rick & Morty li amiamo visceralmente, sin dall'inizio e li ameremo per sempre.
E cosi anche la quinta stagione, seppur sottotono, ci ha regalato le solite ruvide soddisfazioni.
Il rischio nel recensire le singole stagioni di Rick & Morty è quello di dire le stesse cose che erano state dette nella recensione di una qualsiasi stagione precedente (a proposito qui trovate la recensione della stagione numero 4).
Non è un, e mai sarà, un problema di appiattimento.
Il "problema" semmai è quello di essere diventati dipendenti, e dunque anche assuefatti, alle trovate brillanti degli autori.
E' come se ci fossimo abituati a vivere delle avventure talmente folli, delle situazioni talmente particolari, dei momenti talmente originali, conditi da un citazionismo spintissimo ed una metatestualità molto marcata.
Questa abitudine, questa assuefazione ci ha fatto, inconsapevolmente, alzare l'asticella.
E' o non è un bene questo?
Un tossicodipendente quando è che passa a nuove droghe?
Quando quella iniettata, sniffata, ingerita abitudinariamente, non fa più effetto.
Rick & Morty è costantemente ad un passo da non farci più effetto ma, ogni volta riesce a tenerci libidinosamente incollati allo schermo.
Nella quinta stagione, ad esempio, il tema delle esche e gli episodi ad esse connessi sono stati quella dose extra che ci ha permesso di sballarci ancora un po con la stessa pasticca di sempre.
Gli altri episodi, qualche anno fa, ci avrebbero fatto ballare come dei liceali al ballo di fine anno dopo 12 rum e pera, oggi sono diventati molto meno ad effetto, molto più "canonici".
E' questo il vero, enorme rischio che Rick & Morty sta correndo da un paio di stagioni.
Non stupire più.
Per la prima volta, in questa stagione, la mia pancia ha notato questo effetto.
La mia testa no.
E' come se razionalmente riuscissi ancora a percepire il valore delle gag messe in scena dagli autori e ne percepissi, totalmente, la genialità.
La mia pancia, quella che fa compiere le cavolate vere, quella che mi fa pensare poco, quella che da il "via" alla parte più istintiva del mio essere, mi ha suggerito, invece, che stesse per arrivare la fine dei giochi, la fine del vero divertimento e che forse fosse ora di passare ad un nuovo sballo.
Rick & Morty, con la quinta stagione hanno fatto un passo nella direzione che hanno sempre tracciato nelle stagioni precedenti: la follia.
La follia è quella cosa che spesso viene fraintesa per qualcosa di nettamente negativo.
Un uomo folle non è quasi mai percepito come geniale.
Un ragazzo folle non viene mai accostato ad un sentimento di pura, vera e bellissima libertà.
Una donna folle raramente viene scambiata per una donna piena di ambizioni e di sfumature.
La follia, a questo mondo, è qualcosa che serve a giustificare, spesso, le avidità altrui, la "normalità" altrui, gli interesse altrui. I folli dicono cose sbagliate. I folli cercano le risposte nei posti sbagliati. I folli pongono le domande sbagliate.
Rick, Morty e la loro allegra famiglia sono esseri folli in un universo di fantasia ricco di sfumature, bellezza, straordinarietà.
Rick & Morty, la serie, è ricca di genialità, libertà e sfrontatezza.
Quella buona.
A volte intervallata da qualche rutto di Rick, altre da qualche brufolosa eccitazione di Morty, altre da triviali scene di sesso alieno ma è lì, anche nella superficiale volgarità, che potrebbero risiedere le fondamenta della grandezza di questo show.
Mai banale.
Mai facile.
Mai monotono.
E forse, per questo, mai davvero capito.
La quinta stagione non è la migliore.
E' meno coesa, è meno attesa, è forse meno divertente.
E', però, una stagione di Rick & Morty, di puro, purissimo Rick & Morty e a noi basta e avanza.
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