Dati alla mano la potremmo definire la serie prodigio nell'ambito delle comedy, la prima a fare man bassa di Emmy in tutte le categorie del genere e quindi, da un punto di vista squisitamente legato al palmares, una delle migliori comedy all time.
Sto parlando di Schitt's Creek, serie tv canadadese, in 5 stagioni, creata dai Levy, papà e figlio, e capace di far innamorare perdutamente la critica americana in occasione, soprattutto della quinta stagione.
Per snocciolare la grandezza di questa serie vi basti pensare che, per le 3 macro-categorie principali presenti nella notte degli Emmy (Drama, comedy, miniserie) abbiamo 7 premi principali:
Miglior serie
Miglior attrice protagonista
Miglior attore protagonista
Miglior attrice non protagonista
Miglior attore non protagonista
Miglior sceneggiatura
Miglior regia
Agli Emmy del 2020 Schitt's Creek, nella categoria comedy, ha vinto tutti e 7 questi premi.
Non mancava, di certo, la concorrenza visto che in quell'anno competeva la straordinaria prima stagione di The Great, la lanciatissima The Good Place, l'apprezzatissimo The Kominsky Method, l'intramontabile The Marvelous Mrs Maisel e serie sempre verdi come Curb Your Entusiasm, Modern Family e Will & Grace.
Questo non ha impedito allo show di sbaragliare la concorrenza e fare incetta di premi, siglando il record all time per quanto riguarda il numero di vittorie nella categoria comedy come dicevamo poco fa.
A questo punto, cosa dovrebbe fare una serie per attirare la vostra attenzione?
Pochi giorni fa, partecipando ad un evento negli Stati Uniti, ho avuto il piacere e l'onore di assistere ad un panel di circa un'ora sul tema dell'arte al cospetto dell'intelligenza artificiale. Uno degli ospiti era Dan Levy.
Questa piccola esperienza personale mi ha fatto capire molto del personaggio ma soprattutto dell'uomo che si celava dietro David Rose.
Dan ha parlato a lungo della sua adolescenza, ricordando come, fino ad una certa età non abbia fatto altro che nascondersi, nascondere la propria identità, il proprio modo di essere, le proprie convinzioni. Un discorso appassionato il suo che qui riporto perchè credo possa farci capire quanto Dan Levy ci sia in Schitt's Creek, serie in cui il suo personaggio non si nasconde se non dietro una insicurezza nei rapporti amorosi dovuta più alla vita agiata che ad altro.
In quel panel, Dan Levy ha svelato anche un aneddoto su Annie Murphy (intanto lanciatissima dopo le ottime performance in Kevin Can F*** Himself e Black Mirror). Ebbene, Annie era sul punto di chiudere la sua carriera di attrice, a causa delle tante delusioni passate quando i Levy la contattarono e la blindarono per il ruolo di Alexis.
Sempre in quella circostanza Dan Levy racconta di come Schitt's Creek fosse stata silurata da tutte le emittenti e piattaforme statunitensi. I tanti rifiuti non abbatterono padre e figlio che si rifugiarono in Canada dove trovarono le braccia aperte da parte di una piccola emittente.
Fu solo dopo qualche stagione che in U.S.A. Netflix ne acquistò i diritti lanciando la serie sul grande palcoscenico statunitense.
Fu subito amore.
Il resto è storia.
Capite che stiam parlando di una cenerentola che ha vissuto la sua personalissima favola.
Una piccola produzione, poco vista, poco conosciuta, respinta da quelli che contano, da quelli che dovrebbero fiutare un successo (e questo, se vogliamo, è un tema gigantesco che dovrebbe farci riflettere), si auto-esilia e prende questo esilio come un'occasione per essere ancora più libera, più verace.
Il paradosso di questa favola dei nostri tempi sapete quale è?
E' che Schitt's Creek ci racconta una favola al contrario, quella dei Rose, una delle famiglie più ricche d'America che si ritrova, di punto in bianco, a non avere più un soldo bucato. Questa voragine economica li costringe a trasferirsi in un piccolo e scomodo motel dell'America rurale, Schitt's Creek appunto.
Quel trasferirsi fisicamente in un luogo puzzolente, imbruttito, colmo di bifolchi, minuscolo li proietterà in un inferno personalissimo che proveranno a combattere con tutte le loro forze.
Moira sarà sempre colei che non riuscirà ad adattarsi ad una vita di stenti.
Alexis tenterà in ogni modo di fuggire.
David, con un fare più timido ma eccentrico, proverà a rifugiarsi in qualcosa di nuovo pur sempre rinnegando quella nuova vita.
Solo Johnny, il capo-famiglia, pur sognando i campi da golfo ed i mari caraibici, si rimboccherà le maniche, sia umanamente che imprenditorialmente.
E qui scatta la contro-favola.
I ricchi, diventati poveri, scoprono di essere stati poveri per tutta la loro esistenza ed inizieranno ad apprezzare quella vita fatta di ritmi lenti, persone vere, sentimenti puri.
Banale?
Forse.
La vita non è spesso fatta di cose semplici che per sminuire definiamo banali?
Schitt's Creek, tra mille risate e stranezze, è stata l'elogio della semplicità, una semplicità ritrovata per 4 persone abituate a vivere nello sfarzo, nell'agiatezza totale. Il "tutto e subito" era il loro mantra eppure quel tanto avere corrispondeva ad altrettanto vuoto, altrettanto inconsistente non essere. Quelle feste con migliaia di persone, considerate amici, sono risultate vane e quegli amici non cosi tanto amici visto che, al momento del disastro economico della famiglia Rose, nel momento del bisogno, di amici non se ne son visti e non è rimasto nessuno. I momenti familiari, le riunioni tra genitori e figli erano rare e anche quando avvenivano, avvenivano sotto gli occhi di governanti, camerieri e inservienti, con i due ragazzi impegnati al cellulare tutto il tempo ed i due genitori impegnati ad adularsi a vicenda per i propri successi lavorativi.
L'approdo a Schitt's Creek li costringe a convivere in pochi metri quadri e senza un centesimo in tasca.
Dopo un inizio difficile i 4 inizieranno a godersi, seppure nei limiti e con tante obiezioni, quei momenti insieme, quella nuova normalità.
Frequenteranno persone più ruspanti, avranno nuovi amori, si tufferanno umilmente nell'imprenditoria locale riprovando a partire da zero.
Schitt's Creek è una comedy che fa molto ridere. E' una comedy molto classica. Ogni episodio dura 20 minuti e raramente troverete l'episodio favoloso che ricorderete per tutta la vita. Nel complesso, però, la serie dei Levy vi gratificherà oltremodo, proiettandovi in un mondo di risate, buon umore e tanta fiducia nell'umanità.
Sceneggiatura: 9
Regia: 5
Cast: 7
Genere: Comedy
Complessità: 8
Originalità: 9
Autorialità: 8
Intensità/coinvolgimento emotivo: 6
Profondità: 7,5
Contenuti Violenti/Sessuali: 0
Intrattenimento: 10
Opening: 7
Soundtrack: 2
Produzione: PBS
Anno di uscita: 2015-2020
Stagione di riferimento: 1-5
Voto complessivo: 8
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