Terzo appuntamento con la SerialFiller Globe 2021.
Mentre molti di voi saranno in spiaggia o a recuperare il sonno perduto, ed altri ancora a recuperare la vita perduta ed altri a lavoricchiare mentre gli altri si divertono, qui la classifica relativa alle migliori serie del 2021 va avanti inesorabile mentre da qualche parte già si odono fulmini impetuosi che annunciano le preparazioni per gli speciali 2022 di Nella Mente di un SerialFiller.
Coltiviamo, però, la nostra memoria seriale e facciamolo entrando nella top 40 nella quale titoli sempre più consistenti si affacciano ed il solletico ai posti che contano inizia ed essere sempre più urticante.
Buona continuazione.
P.S.
Non dimenticate di votare il sondaggio in fondo.
#40 - Katla (Netflix)
Cominciamo questa top 40 con la fantascienza intima, intimissima di Katla, serie sci fi islandese (si, ho detto "islandese") di Netflix che, per la sua delicatezza e pacatezza mi ha ricordato molto Tales From The Loop (qui la recensione), sebbene le tematiche di fondo fossero decisamente diverse.
Di buoni motivi per guardare Katla ce ne sono molti ma attenzione: è una serie molto lenta, molto da metabolizzare, poco didascalica e del tutto "fumosa" nel senso più positivo del termine.
Vi lascio con la recensione dello show nella quale troverete, di certo, qualche buon motivo in più per apprezzarla.
#39 - Time (BBC One)
Restiamo in Europa e voliamo nell'isola di sua maestà la regina.
Sean Bean (Game of Thrones) è il protagonista, insieme Stephen Grahan (Peaky Blinders, Boardwalk Empire), di Time, drama carcerario anche in questo caso molto intimo in quanto si sofferma sul percorso di accettazione di un crimine commesso ma non voluto da parte del protagonista, un uomo comune, un uomo tendenzialmente buono che ha però strappato via una vita e che per quell'errore, per quel fatale incidente sarà privato della libertà fisica ma, ancor di più, sarà privato della più grande libertà fra tutte ovvero quella di sentirsi una persona dalla parte giusta del mondo, una persona con la facoltà di ascoltare e di essere ascoltato senza essere etichettato come un criminale ed un assassino.
Time è, soprattutto, una storia sul perdono, sulla capacità di perdonare e di farsi perdonare e di convivere con la brutalità che, spesso, ci cammina davanti.
#38 - Gomorra (Sky Italia)
Ancora l'Europa protagonista e questa volta ci siamo noi italiani con quella che da sempre è la nostra serie più rappresentativa.
Gomorra chiude i battenti e lo fa con una stagione che convince a metà, indebolita da una scelta di sceneggiatura che Gomorra aveva subito con il film evento dedicato a Ciro Di Marzio.
Con il passare degli episodi lo show di Sollima & co, riesce a tornare a livelli a cui eravamo abituati restituendoci una stagione finale in pieno stile Gomorra e con un finale molto alla The Wire, anticlimatico e attesissimo.
#37 - Landscapers (HBO)
Con Landscapers restiamo in Gran Bretagna, seppure in una produzione statunitense, ed entriamo in un territorio molto strano e spinoso.
La serie HBO con protagonisti Olivia Colman (The Crown, Broadchurch, Fleabag) e David Thewlis (Fargo)
ha vissuto un altalena di giudizi da parte di pubblico e critica. Alcuni l'hanno considerata un capolavoro assoluto, altri una "palla mortale" (perdonate il francesismo).
Spesso, la verità sta nel mezzo ed è il motivo della collocazione a metà classifica di una miniserie che ha regalato dei virtuosismi registici notevoli, 2 interpretazioni di livello planetario da parte di 2 attori cosi veri e forti ed una struttura narrativa molto originale.
Vero anche che Landscapers è stata a tratti fumosa (stavolta nel senso negativo del termine), ansiogena e spezzettata, rendendo la visione molto poco godibile per lunghi tratti.
Resta uno show che, forte anche di una durata veramente minima (circa 3 ore in totale), da vedere prima di farsi un'idea personale su di esso.
#36 - Station Eleven (HBOMax)
Chiudiamo come avevamo aperto, ovvero con uno sci-fi ed ancora una volta uno sci-fi molto intimo e molto poco didascalico.
Su Station Eleven ho vissuto lo stesso dilemma vissuto con Landscapers.
Siamo di fronte ad un capolavoro o ad una "palla mortale"?
Per me siamo più vicini al primo che all'altro ma la sensazione di inconsistenza c'è tutta e molti spettatori l'hanno denotata. Resta il fatto che HBOMax ci abbia regalato una miniserie post apocalittica molto originale, molto poco muscolare e piena zeppa di personaggi stratificati e ben sviluppati.
Guardando Station Eleven vi chiederete costantemente dove essa voglia andare a parare e probabilmente neppure alla fine riuscirete a capire davvero dove essa si stesse dirigendo.
E' la sua croce e la sua delizia.
Bonus Track: Reservation Dogs (FX)
In molti di voi avranno maledetto Taika Waititi (What We Do In The Shadows) ed il suo Thor: Love & Thunder.
Il regista, però, è anche stato impegnato a scrivere, ed in parte girare, una miniserie stranissima sulla realtà dei nativi americani oggi negli Stati Uniti D'America.
E' un dramedy molto originale, grottesco e divertente ma che lascia anche aperti molti spunti di riflessione.
Qui gli episodi precedenti della Serialfiller Globe:
Quale è la tua serie preferita fra le 6 in classifica?
Station Eleven
Landscapers
Time
Gomorra
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