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Sons Of Anarchy: 7 atti drammatici tra Harley Davidson e sangue rincorrendo l'ineluttabile

Lo hanno definito un racconto shakesperiano in 7 atti, eppure a giudicare dal titolo, dall'ambientazione e dai protagonisti quella sarebbe stata la definizione più remota che vi sarebbe venuta in mente. Sons of Anarchy è diventata cult senza la pretesa di volerlo essere.

Un crescendo costante ed inesorabile che ha visto la serie tv di Kurt Sutter divenire un piccolo fenomeno globale col passare del tempo. Uno di quei rari casi (ricordate The Wire?) in cui abbiamo assistito ad un aumento della popolarità e del successo della serie solo in coda alle sue stagioni e incrementalmente al termine della serie stessa.

In onda sulla FX per 7 stagioni, lo show ci ha portato all'interno di piccole bande di riders che, in sella alle loro Harley, ci hanno fatto vivere momenti di altissima televisione.

Un dramma di quelli pesanti (non ai livelli di I Know This Much is true ma quasi), costruiti benissimo e con personaggi indimenticabili.

Protagonista assoluto, ma non unico, Jackson "Jax" Teller interpretato da un Charlie Hunnam giovanissimo e lanciatissimo verso una splendida carriera.

SAMCRO è la banda di motociclisti che, solo apparentemente, sono riuniti sotto la stessa patch per pura passione motoristica. Quello che li unisce è un vero e proprio patto di sangue che li legherà a vita come fratelli.

Il concetto di famiglia è molto solido ma è altrettanto labile all'interno della serie.

In nome dell'amore fraterno, paterno, filiale vengono commossi atti gravissimi.

La famiglia, come avveniva in Breaking Bad ad esempio, assume una valenza salvifica e mortifera allo stesso tempo. E' grazie ad essa, che sia una famiglia di sangue o una famiglia acquisita dalla fede SAMCRO, che i protagonisti lottano in un inferno senza fine giustificando la sete di vendetta o la violenza ininterrotta con il loro senso di appartenenza spiccato al gruppo esteso di cui fanno parte e per cui farebbero ogni cosa. Rispetto al capolavoro di Gilligan c'è di certo molta più crudeltà, molto più gusto per lo splatter, molta più teatralità ma è indubbio che le 2 serie condividano molto e si trovino a danzare sulla stessa pista da ballo in molte occasioni.

La gang risulterà molto simile ad una famiglia mafiosa ma con un nucleo esteso rappresentato da un vertice ed una vera e propria organizzazione con a capo un presidente e tanti membri deputati a decidere su ogni cosa riguardi la crew.

Una crew che si macchierà di ogni tipo di crimine e delitto, dalla vendita di armi alla droga, dall'omicidio al rapimento e via discorrendo.

Un crescendo fatto di tradimenti inattesi, giochi di potere e doveri verso una fratellanza tossica che renderà ogni evento e macchinazione sempre più drammatica. Un'escalation senza fine che tuttavia non si fermerà alla sola componente brutale e criminale.

In gioco ci sono vite, amori e sogni di Jax, ragazzo sognatore che per quanto spietato avrà sempre come obiettivo quello di vivere una vita pulita e fuori dal traffico di armi e di droga.

La sua evoluzione è una delle più complesse e complete della storia della tv.

Un antesignano delle lotte tra padri e figli che avremmo rivisto negli anni a venire nei Gomorra e nei Gangs of London. Jax è un ragazzo puro che si troverà a raccogliere un'eredità scomoda e diversa da quella che aveva sempre percepito.

Molti nodi verranno al pettine e sarà lui a doverli sbrogliare, lui che in un batter d'occhio si troverà a passare dal belloccio muscoloso e intelligente del gruppo all'esserne leader e guida spirituale.

La sua intelligenza funge da macigno sulla sua coscienza e da martello nei confronti di un'organizzazione che scopre essere ben diversa da quella che sua madre Gemma, suo padre e i suoi "zii" bikers gli avevano sempre raccontato. Il tentativo di rifondarla dall'interno, di allontanarla dai traffici illeciti e riportarla ai suoi antichi valori saranno non altro che una forza centripeta che renderà i SAMCRO sempre più attratti dal crimine e da criminali sempre più spietati, sempre più cinici, sempre più forti. Quella di Jax è una corsa drammatica su una scala mobile percorsa testardamente al contrario.

Non una vita classica da bravo ragazzo ma una vita da non criminale, vissuta con amore verso la sua Tara e i suoi figli e con rispetto e passione verso i propri fratelli. Ma quando si gioca sporco i danni collaterali sono dietro l'angolo, e di danni collaterali tutta la serie viene costellata.

E cosi evento dopo evento Jax si ritroverà dentro una spirale di violenza senza fine alla quale non riuscirà mai a sottrarsi.

Ineluttabile.

Questa è la parola chiave di una serie superba dove il destino sembra essere già scritto per tutti.

Qualunque sia il sogno che hai, qualunque sia la speranza che ti porti dentro, non basterà.

Sembra essere questa la morale Sutteriana, quella che avevamo già apprezzato nel ruvido e bellissimo The Shield.

In un mondo cosi spietato dovrai guardare le spalle a te e ai tuoi cari, e non è detto che questo possa bastare. Il destino è beffardo e nonostante gli sforzi il fato continuerà il suo cammino, proseguirà il suo lavoro, continuerà a compiersi, trascinando con se ogni progetto di una vita diversa.

Lo show di Kurt Sutter è inesorabile, non fa prigionieri, non fa sconti a nessuno. Nessuno è al sicuro, il diavolo è nei dettagli ed il nostro oscuro passeggero spesso avrà la meglio sui buoni propositi.

Al confronto Game of Thrones, il vero Game of Thrones, quello delle prime stagioni, sembra quasi tenero, quasi benevolo con i suoi personaggi.

Opie, Bobbi, Tig, Juice, Chibs, Unser, Tara, Clay, Chucky, Piney sono personaggi tragici seppur diversissimi fra loro.

La fedeltà di alcuni come controaltare all'avidità di altri.

L'arroganza di qualcuno ha bilanciato la spensieratezza di qualcun altro.

Ognuno è però stato travolto dallo stesso ineluttabile destino, messo in scena gagliardamente a suon di plot twist che non hanno mai fatto rima con "deus ex machina". Ognuno ha assolto fino in fondo al proprio destino, come se fosse già scritto, accettandolo e abbracciandolo quando è stato il momento senza mai arrendersi ad esso fino in fondo.

Da Sons of Anarchy è nato anche uno spinoff, Mayans M.C., da poco rinnovato per una terza stagione. Molto simile alla serie madre e per questo meno dirompente ma comunque efficace.

Se avete voglia di regalarvi una serie da mettere nella vostra top 10 allora non aspettate,

Sons of Anarchy è ciò che fa per voi.



 


Sviluppo Personaggi: 9

Complessità: 7

Originalità: 10

Autorialità: 7,5

Cast: 8

Intensità: 10

Trama: 9,5

Coerenza: 7,5

Profondità: 7

Impatto sulla serialità contemporanea: 9

Componente Drama: 10

Componente Comedy: 2

Contenuti Violenti: 10

Contenuti Sessuali: 4

Comparto tecnico: 6,5

Regia: 7

Intrattenimento: 8,5

Coinvolgimento emotivo: 10

Opening: 7

Soundtrack: 9

Stagione di riferimento: 1-7

Produzione: FX

Anno di uscita: 2008

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