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The Good Lord Bird: Ethan Hawke sontuoso in una miniserie che piacerebbe ai fratelli Coen

Ethan Hakwe crea ed interpreta una miniserie che potrebbe piacere tantissimo ai fratelli Coen e al loro esigente pubblico.

The Good Lord Bird è basata sull'omonimo romanzo scritto da James McBride. In Italia è arrivata in quasi contemporanea con gli Stati Uniti dove Showtime ha prodotto e mandato in onda la serie.

Spiegarvi perchè vederla è difficile, raccontarvi perchè dovreste vederla è molto semplice.

The Good Lord Bird manda un messaggio forte e chiaro all'uomo contemporaneo e lo manda con un'eco che parte dal 1859 e arriva fino ad oggi. Che tua sia vittima o no, battiti e lotta contro le ingiustizie. Un uomo che soffre è un uomo che va salvato. Una vita in pericolo è una vita per cui vale la pena lottare. Un'ingiustizia è tale anche quando non riguarda noi in prima persona.

The Good Lord Bird ci racconta la lotta folle ed esaperante di John Brown, abolizionista convinto e uomo devotissimo che in nome di Dio e di un ideale più grande provò con tutte le sue forze e con sacrifici indicibili a salvare il popolo afroamericano dalla schiavitù.

Nell'epoca del Black Lives Matter e dell'insurrezione a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, guardare questa serie è quasi obbligatorio.

Non è un prodotto facile ma risulta godibilissimo grazie all'interpretazione shock di Ethan Hawke e alla volontà di rappresentare ogni personaggio in maniera molto marcata, quasi caricaturale, caricando ciascuno di dialoghi lunghi e colorati e peculiarità uniche.

Resta una serie in costume, a tratti compassata e che non concede distrazioni.

Son 6 episodi densissimi, che con i loro alti e bassi ci restituiscono un prodotto che sarebbe meglio non perdere.

Non ci troviamo di fronte ad un capolavoro, ne tantomeno di fronte ad un miracolo di scrittura o regia ma di spunti per essere felici a visione ultimata ce ne sono e non sono pochi.

Ethan Hawke è il mattatore di questa serie.

Potrebbe definire la sua interpretazione muscolare e sofferta ma non riusciremmo comunque a rendere onore all'intensità messa in campo dal padre di Maya e marito di Uma Thurman.

Viscerale e sentitissima, la sua recitazione ha permesso di sfoggiare uno dei personaggi migliori dell'anno.

Il reverendo John Brown è quello che definireste un uomo in missione, determinato a raggiungere il suo scopo o morirci provando.

E' quello che definireste pazzo. Lottare contro un nemico onnipresente, sovvertire lo status quo, donare la libertà agli schiavi, sottrare potere ai privilegiati.

Mettersi in groppa ad un cavallo per provare a far questo cos'è se non follia?

La sua dignità si confonde con la superbia di sentirsi un uomo prescelto dal Signore stesso per guidare il popolo afroamericano verso la riscossa più totale.

Ci riuscirà? Incontrerà il favore del popolo soggiogato dalla mano bianca? Vi saranno altri bianchi pronti ad appoggiarlo?

Eh si, perchè quello che non vi ho ancora detto (ma che avrete immaginato sicuramente visto l'attore coinvolto) è che il reverendo John Brown è un uomo bianco, un uomo bianco che lotta per i diritti dei neri.

Se oggi, questo, è considerabile come "strano" e inusuale, figuratevi come deve essere sembrato nel 1859 agli occhi degli altri uomini bianchi, spesso schiavisti, spesso convinti che fossero loro ad essere gli eletti, per diritto divin di qualsivoglia status di potere e soggiogamento nei confronti degli uomini di colore.

John Brown è però convinto che sia necessario che proprio l'uomo bianco porti la salvezza a chi quella salvezza non la sogna neppure più, corroso da secoli di schiavitù che non gli permettono neppure di immaginare una vita senza catene.

Il reverendo intraprenderà il suo viaggio, speranzoso di trovare terreno fertile, uomini, soldati e investimenti per quella che lui stesso definirà una guerra fatta di sangue e necessità.

Se pensate che questa sia una serie molto solenne non preoccupatevi, non fatevi ingannare da questo mio "osanna" nei confronti del personaggio protagonista.

The Good Lord Bird è soprattutto una serie grottesca e assurda dove non faticherete a trovare personaggi che sembrano essere usciti da "Django Unchained" o da "Fratello, Dove sei?".

Questa componente meno seriosa, unita anche all'istrionismo e la lucida follia di John Brown, permettono alla serie di trovare un suo particolarissimo equilibrio.

Da un lato la gravitas del momento e del messaggio che essa porta in dote, dall'altra una leggerezza mai effimera nel tratteggiare personaggi dannati in cerca di una fuga impossibile.

The Good Lord Bird è un prodotto diverso, che forse non resisterà al tempo e alle stagioni ma che riesce a comunicare qualcosa oltre che intrattenere.

Nell'epoca dei grandi entusiasmi per i Bridgerton, i Ratched e le regine di scacchi, sarebbe bello che almeno per una volta a far parlare di sè fosse un prodotto non banale e molto attuale, interpretato da un grande attore mai troppo celebrato.



 

Sviluppo Personaggi: 8

Complessità: 6,5

Originalità: 8

Autorialità: 6,5

Cast: 7,5

Intensità: 7

Trama: 7

Coerenza: 6,5

Profondità:6,5

Impatto sulla serialità contemporanea: 4

Componente Drama: 8

Componente Comedy: 6

Contenuti Violenti: 8

Contenuti Sessuali: 2

Comparto tecnico: 6++

Regia: 6++

Intrattenimento: 5

Coinvolgimento emotivo: 6,5

Soundtrack: 4

Stagione di riferimento: 1

Produzione: Showtime

Anno di uscita: 2020

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