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The Great: Huzzah a questa straordinaria serie tv e alla splendida Elle Fanning

Ci sono delle serie tv che skippi, rimandi, chiudi nel cassetto per molto tempo e poi dimentichi lì.

Altre ti piombano addosso e senza apparente motivo si tramutano nel tuo binge watching settimanale.

The Great è nella seconda categoria.

Ennesima serie Hulu di quest'anno, la serie narra l'inizio dell'avventura sovietica di colei che diventerà Caterina la Grande.

Altra serie o film sull'imperatrice russa, quindi?

Si, ma stavolta è diverso.

Bastano pochissimi minuti per ammettere a se stessi che questa volta la musica sarà diversa.

Stop ai musi lunghi, solennità, rituali, gioielli sfarzosi, vestiti improponibili e spazio a bicchieri rotti, oscenità, sesso libero, grassi generali, luride cortigiane.

La storia, tra il serio e il faceto, tra la fiction e la realtà, è quella di Catherine The Great, lo stile non è quello che siamo abituati a vedere quando si mettono in scena storie di questo tipo. Siamo più dalle parti de "La Favorita" di Lanthimos che di "The Crown" per intenderci.

Assomiglia a quello che potrebbe essere un film dei fratelli Cohen se ambientato nella Russia del '700.

Ad interpretare la "piccola" o meglio la giovane Caterina (la grande) è una stupenda e perfetta Elle Fanning. A soli 22 anni, la sorella di Dakota, si sta affermando come una delle migliori attrici al mondo e questa serie in qualche modo la consacra, o per restare in tema, la incorona.

Elle Fanning è una giovanissima Caterina che dal centro Europa parte, promossa sposa dell'imperatore Pietro, giovane figlio di Pietro il grande.

La vita di Caterina cambia. Da anonima, seppur acculturata e bellissima, principessa del regno di Prussia, ad imperatrice dell'impero russo.

Il suo approdo in terra sovietica è ben diverso da quello che si era immaginata. Lei, principessa dal cuore buono, dai sogni incrollabili, dall'educazione eccellente, diviene imperatrice. Nei suoi sogni nulla avrebbe potuto superare il raggiungimento di un titolo cosi prestigioso.

Purtroppo per lei, la realtà che si sarebbe presentata una volta al cospetto di Pietro

sarebbe stata ben diversa.

Nessun amore, addio poesia, nessun uomo pronto a corteggiarla e a farle battere il petto. Caterina sarebbe servita solo allo scopo di dare un erede al rozzo e bizzarro Pietro.

Nicholas Hoult presta il volto all'imperatore Pietro. Lungi dal volerne fare una ricostruzione storica, Pietro è ritratto come il delirio in persona. La sua amante è la moglie del suo miglior amico Grigor, spacca bicchieri a terra in continuazione, beve senza sosta, non ha una visione politica, è violento, infantile, lussurioso e senza cuore.

Il regno della Russia è nelle sue mani e dunque in pericolo.

L'arrivo di quella ragazza dolce e timorosa da Stettino è un segno del destino, è il destino stesso della Russia tutta.

I libri di storia parlano, altre serie tv o film raccontano l'ascesa di Caterina, il suo carisma, la sua determinazione.

The Great preferisce raccontarne la formazione, la scalata da donna succube e da ingravidare a quella che sarà l'imperatrice che tutto il mondo conosce.

I soprusi di Pietro, gli sberleffi a corte, le insidie di palazzo la tempreranno, la formeranno. In questo, The Great, assomiglia ad un romanzo di formazione a tutti gli effetti.

The Great è folgorante. La serie riesce a rendere leggerissime delle situazioni che normalmente non potrebbero esserlo. Nicholas Hoult riesce a delineare un Peter imbarazzante e ridicolo ma altrettanto cinico e spietato. Un problema per la Russia ma anche un prodotto della storia. Pietro è quello che la Russia si merita o la Russia meriterebbe altro?

Il viso di bambola, gli occhi azzurri come laghetti, i capelli d'oro di Caterina finiranno per essere quello che Russia aveva sempre cercato: un leader.

Un leader che conquisti e non imponga, un leader forte ma non spietato, un leader gentile ma non ingenuo, un leader progressista ma non snaturante.

Nel corso dei 10 episodi assistiamo all'evoluzione di una ragazza che si fa donna anche attraverso un cambiamento sostanziale dei suoi comportamenti, un indurimento del proprio carattere, ma senza mai rinnegare i suoi principi ed ideali.

Caterina è davvero convinta che attraverso la cultura e l'educazione il popolo possa elevarsi ed autodeterminarsi. E se il popolo è culturalmente ricco allora anche la Russia lo sarà. Per Caterina il termometro del successo di una nazione è la capacità di pensare, di riflettere, di scegliere. Per questo il più grande male, oltre la guerra, che lei incontra al suo arrivo a corte è l'analfabetismo ed il ruolo oggettificato della donna.

Lotterà per questo, whatever it takes come direbbe Mario Draghi.

Fin qui sembrerebbe una classica serie sul potere.

Non lo è. Come detto, The Great è divertente, a tratti esilarante. Non ci si annoia mai e ben presto sarà difficile togliersi dalla testa piccoli tormentoni come "Huzzah" o "Brilliant" o ancora "Marvelous", parole elettrizzanti che Pietro pronuncia ad ogni sua battuta, ad ogni sua bevuta, ad ogni idolatrazione altrui.

E' una serie che riesce a bilanciare la costruzione di una storia molto importante all'interno del quadro storico del '700, e forse dell'umanità, ed un intrattenimento che, nonostante violenze, sesso, nudità, risulta essere sempre elegantemente frizzante ed irriverente.

In questo fanno un gran lavoro tutti gli attori coinvolti.

Elle Fanning sbaraglia tutti. A volte, guardando una serie, capita di distrarsi un momento, guardare il cellulare, pensare ad altro. Sono brevi momenti, anche quando la serie è gagliarda e meriterebbe attenzione, ma accadono.

Ogni qualvolta che Elle Fanning è in scena questi momenti smettono di sopraggiungere.

L'attenzione è tutta per lei.

L'attrice è stata capace, nel corso di tutta la prima stagione, di sfoggiare una gamma di espressioni imbarazzante.

Dalla gioia estatica alla rabbia repressa, dall'odio celato dietro un sorriso alla passione più travolgente, paura e compassione, tristezza e tenerezza.

Non c'è stato un istante in cui il suo lavoro non sia stato da manuale.

La sua antica bellezza di certo non ha peggiorato la situazione ma sono migliaia le belle attrici che non hanno mai recitato a questo livello.

E' doveroso sottolineare quanto sia stata perfetta a ricoprire questo ruolo Elle Fanning.

Per noi italiani c'è stato anche un altro grande motivo di curiosità nel guardare la serie.

Moltissime scene, la prevalenza, sono ambientate nella nostra Reggia di Caserta.

Il giardino, le cascate, le stanze, le famose scale, la corte, sono stati sfruttati al massimo in modo da costruire internamente ed esternamente quella che poteva essere la vita di corte nella Russia di Pietro e Caterina.

Il capolavoro vanvitelliano è stato più volte il teatro di riprese, spesso di film importantissimi (basti pensare a Star Wars) ma questa volta è apparsa in tutta la sua bellezza, senza filtri e senza effetti visivi a deformarne la bellezza.

The Great è un frutto fresco che cogliamo volentieri, specie in queste giornate di caldo eccessivo.

Una creatura indefinibile, come la sua Caterina, fatta di puro dramma ma di grandi momenti comici, di violenza ma anche di tenerezza, di ricostruzioni storiche ma molto romanzate, di amore e di tradimento.

E' un drama o una comedy? Forse un dramedy? Probabilmente tutto, o forse qualcos'altro, qualcosa di nuovo, proprio come deve essere sembrata la sedicenne Caterina quando arrivò alla corte dello scapestrato Pietro.

Nuova, pura e nonostante tutto misteriosa.

Il finale della prima stagione lascia aperta la porta a tutto. Tanti fili rimasti scoperti con maestria e tanta spasmodica attesa per quella che fin da ora si appresta ad essere una great second season.

E allora in alto i calici (di vodka ovviamente, o se volete di Moscow Mule) e:

Huzzah!


 

Sviluppo Personaggi: 8,5

Complessità: 7,5

Originalità: 9,5

Profondità: 6,5

Cast: 9

Trama: 7

Impatto sulla serialità contemporanea: 8

Componente Drama: 7

Componente Comedy:7

Comparto tecnico: 6,5

Regia: 7-

Intrattenimento: 10

Coinvolgimento emotivo: 8

Soundtrack: 6


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