Con la quarta stagione già rinnovata prima ancora che la terza andasse in onda, gli autori di The Morning Show potevano contare su un racconto da plasmare a lungo raggio in questa stagione 3.
E cosi hanno fatto.
Largo spazio agli approfondimenti dei singoli personaggi, molta più romance, meno intrighi di palazzo e consueto sguardo oltre quello che piomba quotidianamente sotto il nostro naso.
The Morning Show resta la serie più attuale del panorama seriale, degna erede delle varie The Good Wife, Newsroom e The Good Fight.
Forte di un cast stellare ed in formissima, impreziosita da una guest star come Jon Hamm, la serie ha saputo convincere e vincere ancora una volta, specie con gli ultimi fibrillanti episodi dove l'introspezione ed il focus sugli amori dei personaggi principali si è affievolito lasciando spazio al "big picture" complessivo.
Come sempre accade, quando la narrazione si sposta dal particolare al generale, ad emergere sono personaggi forti come Alex e Cory, veri mattatori degli ultimi episodi.
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Facciamo subito un piccolo passo indietro ai primi episodi della stagione, episodi che avevo commentato in questo post.
L'avvento di Paul Marks, interpretato appunto da Hamm (Mad Men, Good Omens), non rappresentava solo l'avvento di un nuovo personaggio affascinante, carismatico e dirompente ma simboleggiava l'avvento dei grandi magnati dell'hi tech, dei nuovi padroni del mondo, all'interno della tv generalista, ed in senso ancora più ampio, all'interno del mondo della comunicazione, del giornalismo, dei mass media.
Un fenomeno importante e preoccupante, potenzialmente distopico che, se vogliamo, era stato già affrontato nell'ultima stagione di Succession (qui la recensione).
Cosa accadrebbe se la scialuppa di salvataggio alle grandi famiglie della tv generalista, venisse lanciata da uno come Paul Marks aka Musk aka Bezos aks Zuckerberg?
Quanto enorme sarebbe il conflitto di interessi?
Quanto gigante sarebbe il problema etico per ogni singolo giornalista?
Come tratterebbero, una notizia relativa anche solo ad una minuscola sfera di appartenenza di una delle tante aziende o progetti in capo al nuovo padrone?
Divulgherebbero un fallimento di Space X se a capo ci fosse Musk?
Parlerebbero dei problemi di Meta se a capo ci fosse Zuckerberg?
E poi, cosa ne farebbero i vari Musk, Zuckerberg, Bezos dell'impressionante mole di dati, contatti e archivi di una big company del settore delle comunicazioni?
Li userebbero considerando ogni singola norma in merito?
Rispetterebbero la privacy di ognuno?
Li frullerebbero nei loro enormi calcolatori per minacciarci?
Il tema emerge sin dal primo episodio grazie proprio all'ingresso di Marks salvo poi sbiadire nella parte centrale dove tutto viene messo in secondo piano per affondare a piene mani nell'intimo e nel privato di Alex, Bradley, Mira e tanti altri.
Dopo un ottimo inizio, la fase centrale della stagione mi aveva convinto poco pur risultando sempre piacevole, ricca di spunti di riflessione e di grandi dialoghi e colpi di scena. Ho sempre trovato che la natura di The Morning Show fosse più "generale" ovvero più mirata ad argomenti e tematiche universali e contemporanee. Il rapporto con le fake news, la cancel culture, la fine della televisione per come la conoscevamo, i social media e cosi via. Per farlo, lo show si era servito di personaggi istrionici e mastodontici come Bradley Jackson, Alex Levy e Cory Ellison a cui aveva affiancato un recurring cast affiatatissimo e ottime guest star come il già citato Jon Hamm e Julianna Marguilles. Nonostante la forza dei personaggi, non ho mai creduto che fossero loro, o meglio le loro scelte private, il loro intimo, a stuzzicarmi alla visione. Ero qui per altro. Guardavo The Morning Show per altro. Quando ho visto che il perno della stagione parevano essere i tira e molla fra questo e l'altro personaggio ho temuto il peggio.
Per mia fortuna era solo un abile escamotage per prepararci ancor meglio al finale.
Ogni personaggio ne è uscito temprato.
Ogni scelta ha avuto un peso ancor più forte.
Il finale ha assunto ancor più signinficato.
Come d'abitudine, per questa meravigliosa serie, i giochi finali ribaltano sensazioni e certezze accumulate fino a quel punto.
Paul Marks sembrava davvero essere cambiato, pronto ad una vita normale e ad un qualche slancio etico per la UBA del futuro. Cory pareva essere il carnefice imperfetto e spavaldo. Alex l'opportunista dell'ultima ora. Bradley la piagnona della porta accanto. Stella l'arrogante arrivista.
Un'escalation lunga vari episodi che, però, nelle ultime puntate diviene una de-escalation che riporta tutti ai blocchi di partenza ma con tante informazioni, scene e approfondimenti accumulati nel corso della stagione. Conosciamo meglio Cory, grazie soprattutto all'incontro con la sua importante madre. Approfondiamo il passato di Stella. Ci insinuiamo nelle paure di Alex. Affondiamo insieme a Bradley. Applaudiamo Mira e il suo mettersi sempre al servizio degli altri.
Sono tutti personaggi a loro modo fragili, di fronte ad un bivio che è personale e professionale allo stesso tempo.
Stella potrà finalmente essere in una posizione di potere in cui potrebbe cambiare per davvero le cose.
Ma a che prezzo?
Alex potrebbe divenire la prima donna a fondare una propria emittente.
Ma a che prezzo?
Bradley potrebbe farla franca insieme al fratello e ripristinare la pace familiare.
Ma a che prezzo?
Cory potrebbe tenersi stretto il suo ruolo con o senza UBA.
Ma a che prezzo?
Tutti, alla fine delle fiera, dovranno fare i conti con i propri fantasmi e affrontarli, afferrarli con pugno fermo per sferrare l'attacco decisivo a colui che tutto può, tutto ha, tutto manovra, quel Paul Marks affascinante, magnetico, potentissimo e ineffabile che nulla può, tuttavia, contro un team di persone determinate a proteggere il posto di lavoro e la dignita di tante persone, persone che per loro e per noi rappresentano una vera e propria famiglia.
La stagione termina.
I nodi vengono al pettine.
Il futuro non è quello che ci aspettavamo ma è lì ad aspettarci.
Dietro l'angolo di una terza stagione ancora una volta riuscitissima.
Sceneggiatura: 7,5
Regia: 6,5
Cast: 9
Genere:- Drama
Complessità: 7
Originalità: 6,5
Autorialità: 6,5
Intensità/coinvolgimento emotivo: 8
Profondità: 6,5
Contenuti Violenti/Sessuali: 1
Intrattenimento: 7
Opening: 9
Soundtrack: 4
Produzione: Apple TV Plus
Anno di uscita: 2023
Stagione di riferimento: 3
Voto complessivo: 7,5
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