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The Old Man: azione, segreti e (soprattutto) Jeff Bridges

Proprio non riuscite a trovare un buon action?


Siete tra quelli che posseggono un poster di Drugo in camera?


Jeff Bridges è uno dei vostri attori preferiti?


FX colpisce ancora, in un anno di grazia per la cable tv americana che, in questo 2022, ha sfornato successi come The Bear (qui la recensione completa), ha segnato il ritorno clamoroso di Atlanta (qui la recensione di un singolo e bellissimo episodio della terza stagione), il ritorno di What We Do In The Shadows (qui un recentweet) e altri titoli interessanti, a cui si affiancheranno altre serie tv in arrivo nelle prossime settimane.

Il titolo di cui voglio parlarvi oggi (e molto bene) è The Old Man, serie tv diretta da un pezzo da '90 della Hollywood contemporanea, quel Jon Watts che ha firmato la regia dei 3 Spider Man recentemente confluiti nel Marvel Cinematic Universe.

C'era tanta attesa nel vederlo dietro la macchina da presa in una serie tv, attesa amplificata dal fatto che fosse chiamato a dirigere altri 2 colossi del panorama cinematografico (Jeff Bridges) e seriale (John Lithgow).

Questa accoppiata di attoroni, diretta da un regista cosi acclamato, avrà partorito una montagna o un topolino?

Sarebbe possibile presentare una pizza fatta in casa non mangiabile o poco buona quando gli ingredienti a disposizione sono una mozzarella di bufala DOP proveniente da Battipaglia, un pomodoro San Marzano appena colto, olio EVO che più naturale esiste solo una mela appena colta da un albero in Val di Non, con un impasto già preparato dal miglior pizzaiolo di Napoli e del basilico appena colto in giardino?

Dovreste, letteralmente, solo prepararla, condirla ed infornarla in un buon forno, alla giusta temperatura e per il corretto minutaggio.

Facile come mangiare una pezza di torta.

E' un po' quello che è capitato con The Old Man.

Il regista è il nostro San Marzano, Bridges la mozzarella, Lithgow l'olio ed FX il basilico.

L'intera produzione risulta impeccabile ma la pizza è buona quando rispecchia anche il gusto di chi la mangia.

Non è forse vero?

Una pizza buona per me, potrebbe non esserlo per voi. D'altronde c'è anche chi ama la pizza con l'ananas (ma per nostra fortuna Domino's ha chiuso i battenti).

Esiste, però, l'arte della pizza cosi come esiste l'arte della recitazione, l'arte della regia, l'arte dell'intrattenimento.

Jon Watts ha dimostrato di dominare una serie cosi esplosiva dal punto di vista tecnico e registico.

Jeff Bridges di essere un dominatore assoluto.

Lithgow di essere una spalla eccellente.

La pizza, dunque, è venuta bene. Molto buona e bella da vedere.

Ma sarà piaciuta a tutti?

The Old Man è la classica serie che ti colpisce subito.

Il primo impatto è ottimo.

Il ritmo è alto, il protagonista è centratissimo, la storia lascia aperte molte domande fornendo, sin da subito, qualche risposta. La serie piace, capace, come è di trascinare lo spettatore all'interno del racconto in pochi minuti.

E' un pilot esplosivo che non si ferma solo alla sua componente action. C'è dello spy drama all'orizzonte, un thriller che promette faville, un'intimità ed un dolore tutto da investigare, quello del protagonista, Dan Chase (Jeff Bridges) un fantasma con chissà quanti scheletri e segreti custoditi nell'armadio.

2 cani vigilano sul loro padrone e su una storia che ha molto da raccontare.

La pizza è sfornata.

Profuma. L'acquolina in bocca inonda il palato. Il primo spicchio è buonissimo. Viene voglia di passare subito al prossimo.

Sono 7 i triangoli di pizza che compongono la pizza stessa. 7 episodi che hanno il compito di nutrire la nostra fame e farci passare la serata con l'ansia positiva di chi adora i thriller e vuole, al tempo stesso, non arrovellarsi troppo su complesse trame.

The Old Man lascia presagire che tutto questo vi sarà offerto.

La storia, però, si fa via via più fumosa.

Dan Chase non perde un millimetro del suo carisma.

Tutto fila liscio eppure qualcosa inizia ad affaticare lo stomaco e a far perdere, pian piano, l'appetito del primo boccone.

Qualcosa si inceppa, senza fermare il motore. Il ritmo, sempre molto alto, cala.

Il mistero, infittendosi, si complica.

I personaggi, evolvendo, perdono quel fascino iniziale.

The Old Man è una serie ottima, quasi eccellente che però subisce un calo nella parte finale.

I primi episodi avevano fatto gridare al miracolo. Una serie che sembrava poter correre a mille senza disprezzare la lentezza di dialoghi sempre molto intimi, molto interessanti, specie quelli fra Dan ed il personaggio interpretato da Amy Brennaman (Shining Girls, The Leftovers) e quello interpretato da John Lithgow (Dexter, The Crown).

Poi, il rallentamento ed una perdita di quel fascino che la serie sembrava avere, proprio come il suo protagonista.

Poteva essere una serie da 9, dovrà accontentarsi di un 7,5 abbondante e di tutti i consueti voti a cui vi lascio prima di salutarvi.

Sviluppo Personaggi: 8

Complessità: 5

Originalità: 5,5

Autorialità: 7,5

Cast: 9

Intensità: 7,5

Trama: 6+

Coerenza: 7+

Profondità: 5,5

Impatto sulla serialità contemporanea: 4

Componente Drama: 8

Componente Comedy: 2

Contenuti Violenti: 9

Contenuti Sessuali: 1

Comparto tecnico: 7,5

Regia: 8

Intrattenimento: 7

Coinvolgimento emotivo:7,5

Opening: 6

Soundtrack: 6,5

Produzione: FX

Anno di uscita: 2022

Stagione di riferimento: 1

145 visualizzazioni

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