top of page
  • cinguettio
  • Instagram
  • Facebook Icona sociale

The Patient: non toccate Steve Carrel - First Impressions

Un thriller inatteso?


Un Carrel inedito?


Un atipico drama?


The Patient, in onda da qualche settimana su FX, è la serie che non ti aspetti, quella dove il protagonista viene catapultato in una realtà che non ti saresti mai aspettato di trovare in una serie dove lui, il protagonista, è un quieto e brillante psicologo e dove il plot twist che caratterizza il pilot sconvolge tanto quanto vi sconvolgerebbe trovare una prugna su una pizza margherita.

Il bello è che, nonostante lo shock, lo stratagemma funziona e come se funziona.

Steve Carrel (The Morning Show, The Office, Space Force) è lo psicologo sopra menzionato. Il suo nome è Alan Strauss e sembra essere uno di quei dottori di cui fidarsi, che han scritto libri famosi e che per la salute mentale dei propri pazienti inventerebbero qualsiasi terapia, purchè sia nei limiti dell'etica e della legge.

Dove è che il pilot riesce a sovvertire le regole?

Andate oltre, andate oltre il poster e lo saprete (o meglio ancora guardate il pilot).

Che FX fosse, da sempre, una miniera d'oro dove trovare pepite di tutti i tipi, da Sons Of Anarchy ad American Crime Story, da Legion ad Atlanta, da What We Do In The Shadows al recentissimo The Bear, era cosa nota.

The Patient si inserisce nel solco della tradizione della cable tv statunitense, regalandoci una trama originalissima ma anche una struttura, che per quanto non unica, rappresenta, sicuramente, una rarità.

The Patient, infatti, è una serie tv che ha il formato di una comedy ma la sostanza di un drama. In soldoni, ci troveremo di fronte ad uno show da 20 minuti ad episodio (Hallelujah!) ma che si atteggia (e fa bene) da drama, da ottimo thriller psicologico. E' una goduria perchè riesce a condensare in poco tempo quello che altri show inserirebbero in un'ora e più di girato (vero Stranger Things?).

Dal punto di vista della trama abbiamo un bel po' di cui esser contenti, specie se siamo tra quelli che pretendono originalità ed innovazione da qualsiasi prodotto audiovisivo che si accingono a guardare.

Alan, come detto, è un tranquillo e importante psicologo. I primi minuti ci dicono immediatamente che qualcosa deve essere sfuggito al suo controllo visto che lo vediamo incatenato ad un letto senza possibilità di uscire dalla stanza in cui ci viene presentato.

Fortunatamente, a fine episodio, scopriremo chi, e soprattutto perchè, lo ha imprigionato.

I minuti successivi ci permettono di capire chi sia veramente Alan. Un uomo, fondamentalmente solo, devoto ai suoi pazienti.

Col piglio e la faccia da dottore rassicurante, Alan sembra essere immerso nella sua professione. Ci vengono mostrate varie sessioni con i suoi pazienti di cui uno attira, più degli altri, la nostra attenzione.

Si tratta di Sam, che durante la sua seduta si presenterà con beretto in testa, occhiali da sole e quello che scopriremo essere un nome non suo.

L'istinto, sin da subito, ci dice che Sam potrebbe essere il nostro uomo, colui che, per qualche ignota ragione, ha incatenato il suo stesso dottore ad un letto.

Scopriremo che, per una volta, il nostro istinto non sbagliava ma resteremo, comunque, di stucco, di fronte alla motivazione.

Sam, interpretato dal sempre magnetico Domhall Gleeson, è, di fatto, un serial killer, un uomo che, pur non ritenendosi pazzo non riesce a resistere alla sua compulsione omicida (e qui mi è tornato in mente subito il Jeff Dahmer di Evan Peters).

Il rapimento di Alan, l'averlo messo in catene, è dettato dalla voglia di Sam di uscire da questo tunnel e smettere di uccidere.

Boom!

Tensione alle stelle, curiosità a mille, voglia di andare avanti che neppure sto qui a sottolineare.

Un dilemma etico avrò sicuramente annebbiato la mente di Alan e, al tempo stesso, la nostra.

Aiutereste un serial killer a smettere di uccidere?

Non farlo salverebbe la vostra coscienza ma, probabilmente, causerebbe altri morti.

Cosa fare allora?

Quale delle 2 violazioni etiche abbracciare?

Aiutarlo o denunciarlo (ammesso che incatenati possiate farlo) / fare finta di aiutarlo?

L'ho trovato bellissimo come plot e l'ho trovata una sorta di variazione sul tema rispetto a quello che Dexter aveva avviato circa 15 anni fa (qui la recensione del reboot).

Tutto molto in tono, tutto molto intrigante.

20 minuti per 10 episodi equivalgono a 3 ore del nostro/vostro tempo.

Sicuro che volete spenderle altrove?


Voglia di continuare a vederlo: 9

Voglia di consigliarlo: 8

Originalità: 8

Cast: 7,5

Comparto Tecnico: 6,5

Opening: 5

Dove Vederla: FX

Anno di uscita: 2022

119 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page