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WandaVision: esordio delizioso per una serie ancora tutta da scoprire

Si diceva che ne avrebbero parlato tutti.

Tutti ne hanno parlato.

Ci riferiamo, ovviamente, a WandaVision, una delle serie tv più attese del 2021 (a proposito, restate sintonizzati che nei prossimi giorni partirà una mini maratona per illustrarvi con 4 post quali saranno le serie da tenere d'occhi quest'anno) nonchè il primo assaggio di Marvel original sulla piattaforma Disney Plus.

Come sicuramente saprete, WandaVision solo la prima serie tv Marvel che Disney Plus ci proporrà in questo 2021. A seguire arriveranno Loki, The Falcon and The Winter Soldier e altre ancora. Il tentativo, più o meno taciuto, è quello di replicare quanto fatto per il Marvel Cinematic Universe o quantomeno di espanderne gli orizzonti.

I primi volti che ci accompagnano in questo nuovo mondo seriale (che nulla ha a che vedere con l'universo Marvel/Netflix costituito da Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage, ma questa è un'altra storia) sono quelli di Wanda Maximoff e Visione, 2 personaggi notissimi agli appassionati degli Avengers e dei fumetti Marvel e che qui ritornano in una veste tanto insolita quanto indecifrabile.

Il mistero è solo uno dei colori che compongono questo meraviglioso arcobaleno dipinto dalla casa delle idee. Parlare di arcobaleno e di colori, rispetto ad un prodotto che si è presentato ai nostri occhi in bianco e nero, restituisce di per sè stesso il dolce imbarazzo nel parlare di una serie che è tutto fuorchè banale e scontata e che promette scintille e grandi rivelazioni.

Disney Plus ha deciso di ripetere, anche con WandaVision, la formula vincente adottata con The Mandalorian. Niente binge watching e rilascio di un episodio a settimana, fatta eccezione per questo avvio dove i primi 2 episodi sono stati messi a catalogo contemporaneamente.

Ci eravamo talmente entusiasmati, e poi abituati, al binge watching da dimenticare quanto fosse magico (proprio come i 2 piccioncini nel secondo episodio) aspettare qualche giorno fra un episodio e l'altro. La diluizione degli episodi in un arco temporale canonico ci consente, come fan, spettatori, critici, teorizzatori, di elaborare quanto visto, di discuterne con gli amici veri e virtuali, di fare congetture, di andarci a riprendere quel dettaglio e capirlo, giudicarlo, incastrarlo nel contesto prima che il prossimo episodio arrivi. E' un qualcosa che The Mandalorian ci ha prepotentemente ricordato e che WandaVision promette di stabilizzare e, ci auguriamo, riportare in auge.

Questo appello/endorsement/premessa relativo al contro binge-watching è funzionale al racconto di un doppio episodio che necessita, appunto, di essere metabolizzato e "pensato". Se il primo episodio è servito ad introdurci e spiazzarci alla nuova realtà, il suo epilogo e l'epilogo del secondo ci hanno destabilizzato ulteriormente, scrostando quella patina di tranquillità che sembrava avvolgere entrambe le puntate.

Ma facciamo un passo indietro.

Come ampiamente preannunciato dai trailer che hanno preceduto questo esordio, Wanda e Visione si trasferiscono in un tranquillo sobborgo statunitense tutto vicine impiccione, raccolte fondi, lavori da ufficio, casalinghe sorridenti, casette enormi e giardini di pertinenza.

Ad accoglierce c'è un coloratissimo bianco e nero che evoca, appunto, un tipo di situazioni tipiche dei primi anni del dopo guerra, con il boom economico alle porte e valori conservatori e tradizionali come unica via per il successo dentro e fuori casa.

Il format scelto, e anche questo in qualche modo lo avevamo intuito dai trailer, è quello della sitcom multicamera (o forse dovremmo dire della finta multicamera).

Wanda e Visione sono i Sandra e Raimondo della tv statunitense, facce da Happy Days, un marito e una moglie inusuali ("an inusual couple") come spesso ripetere Wanda al marito.

Tra riferimenti al MCU, gag volutamente abbastanza banali ma esilaranti ed un tono di fondo placido e familiare, i primi minuti della serie scivolano via che è un piacere lasciandoci però una domanda che tormenta la nostra coscienza:


Avrei visto una serie del genere se non si fosse chiamata WandaVision e se non fosse stata parte dell'universo Disney/Marvel?


La risposta, con ogni probabilità, sarebbe stata no, non l'avrei vista.

Per nostra fortuna, però, questa è una serie tv Disney/Marvel e oltre ad assicurare garanzie sotto ogni comparto, da quello tecnico a quello attoriale, passando per la scrittura e gli effetti visivi, essa garantisce anche una sana dose di umorismo e mistero che tornerà prepotente al termine del doppio episodio.

Ma se questa domanda ha tormentato un pò tutti, c'è un'altra domanda che dovremmo porci in maniera ancora più critica e allargata:


WandaVision a chi vuole mostrarsi? Al pubblico fumettoso ed entusiasta del MCU o anche ad un pubblico nuovo che magari Iron Man, Thor, Thanos, SpiderMan e dunque Wanda e Vision li conosce solo di fama?


E' una domanda interessante a cui sarebbe stato difficile dare una risposta prima e che adesso trova, però, qualche spunto in più per essere affrontata.

Come tutti i prodotti che attingono da un materiale esistente (e Wanda Vision gioco forza trae la sua linfa dalle decine di film del MCU) è impossibile credere di poter essere al 101% dentro la storia senza la conoscenza della storia pregressa.

E' avvenuto con The Mandalorian, avverrà con la trasposizione de "Il Signore degli anelli" , è avvenuto e avverrà sempre di più con WandaVision.

I 2 protagonisti hanno fatto riferimento, e faranno costante riferimento, agli eventi narrati nei 4 Avengers o nei vari film che hanno composto la saga, mai in maniera esplicita ma con dei detti e non detti che potrebbero far saltare dalla sedia il fan più accanito della saga e dire poco o nulla a chi si avvicina allo sterminato mondo Marvel per la prima volta.

In questo senso Kevin Feige pare aver optato per un prodotto che parli soprattutto ai fan, a chi mastichi già abbastanza dell'universo espanso marvel. Una scelta che sembrerebbe suicida a livello di marketing ma che potrebbe pagare altissimi dividendi in considerazione del digiuno a cui i fan sono sottoposti da oltre un anno. Ricordiamo, infatti, che con la chiusura della saga dell'infinito e l'attesa fase 4, saremo quasi 2 anni senza film Marvel al cinema. Questa avidità del pubblico, unita alla disponibilità di tutti i film delle prime 3 fasi sulla piattaforma Disney +, potrebbe letteralmente creare un effetto domino che vedrebbe le decine di milioni di conoscitori del MCU fiondarsi su WandaVision e tutti gli altri "costretti" a recuperare i film del MCU, in preda ad una FOMO (fear of missing out) abbastanza prevedibile.

E qui torniamo al discorso di fondo. Disney Plus non è nata per vendere necessariamente i prodotti online che trovate sulla piattaforma, semmai è nata per pubblicizzare i brand in sè. The Mandalorian ha avuto un clamoroso successo di pubblico, portando Disney Plus ad avere quasi 100 milioni abbonati nel giro di un solo anno. L'effetto che The Mandalorian ha avuto sul brand Star Wars è stato 10-100-1000 volte più potente di quello che ha avuto su Disney Plus stessa. E' probabile, infatti, che grazie a The Mandalorian tutto il merchandising che ruotava intorno ad esso e alla saga di Luca sia schizzato alle stelle.

E' probabile che ciò avverrà anche con la Marvel grazie a WandaVision.

Tornando alla serie, e concludendo, è importante tributare il giusto omaggio a Paul Bettani e, soprattutto, Elizabeth Olsen. Una coppia inusuale ma soprattutto deliziosa, con la Olsen veramente scoppiettante, bellissima e nata per questa parte.

Accolta tutto sommato con larghissimo consenso, WandaVision è destinata a grandi cose, grazie alla sua capacità di intrattenere e instillare tante domande allo spettatore, giocando con la metatestualità e dosando mistero e commedia in maniera perfetta.

Ci rivediamo fra qualche settimana per il bilancio complessivo sulla prima stagione. I miei 2 centesimi li scommetto tutti su una riuscita totale dell'operazione WandaVision.

E voi, su chi puntate?

 

Sensazioni dopo la visione del doppio episodio iniziale:


Voglia di continuare a vederlo: 10

Voglia di consigliarlo: 7

Originalità: 9

Cast: 9

Comparto Tecnico: 9

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