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Killing Eve riparte con la solita "stramberia"

Vi mancavano Eve e Villanelle?


Ricordate il loro ultimo incontro?


Dove andranno a parare nella quarta stagione?


Ed eccoci qui, finalmente ritornati a parlare di Eve Polastri e Villanelle.

Quanto ci erano mancate?

Molto, anche se poi la prova del nove è sempre la stessa ed è sempre coincidente con quel momento in cui accendiamo la tv e ripiombiamo nelle atmosfere e le dinamiche di una delle coppie femminili (e non) più stravaganti della serialità contemporanea.

La quarta stagione è disponibile anche in Italia dal 28 Febbraio e quelle di oggi vogliono essere delle considerazioni sparse sui primi 2 episodi della quarta annata, episodi che ho trovato particolarmente stranianti.

Ecco perchè.

Devo ammettere che non mi sarei aspettato che la nuova stagione cominciasse cosi.

Eve e Villanelle completamente separate e distanti, provano a cambiare strada.

Entrambe queste affermazioni, però, saranno smentite dai fatti entro poche decine di minuti.

Eve non ha più il suo lavoro, Eve è a caccia dei Dodici nonostante nelle sue mani abbia solo armi spuntate. Il personaggio di Sandra Oh, in questa fase iniziale sembra una variabile impazzita, una pedina che sulla scacchiera si muove con una dissennatezza che il personaggio aveva fatto intravedere nelle scorse stagioni ma mai con cosi tanta assenza di pudore e di freni.

Eve Polastri sembra un candelotto di dinamite con la miccia accesa ed in costante movimento. Solo una tempesta, solo il forte vento potrà spegnerla.

Quel soffio impetuoso sarà proprio Villanelle?

Ma non avevo detto che i 2 personaggi ci sono apparsi distanti in questo avvio?

Si, l'ho detto.

Lo sono fisicamente ma di sicuro non emotivamente.

Sembrano ancora legate, ancora ossessionate ma questa volta il peso ha sbilanciato la bilancia dalla parte opposta.

Se nelle prime stagioni era Villanelle a rappresentare l'ossessione di Eve, quest'anno sembra avvenire il contrario.

La sicaria russa ci viene presentata come una donna in cerca di pace, in cerca di una nuova vita, in cerca di opposte abitudini e sensazioni rispetto alla persona glaciale, schizzata e pirotecnica che abbiamo conosciuto.

E quale location migliore di una Chiesa per intraprendere questo cammino?

Quale raffigurazione migliore se non quella di un battesimo per affermarne la rinascita?

Oksana è in clausura, vogliosa di essere affermata a Cristo, di bagnare il proprio capo e lavare via ogni peccato nella speranza di risorgere dai propri peccati.

Sarà una vera voglia di fare ammenda e ricominciare una nuova vita?

La risposta ci verrà data prepotentemente nel secondo episodio ed è li che capiremo quanto Eve sia entrata sotto pelle alla bella Villanelle.

Lo show è tornato più in forma che mai ma con qualche appunto che per adesso non voglio mettere sul registro.

Diventerà una nota di merito o di demerito?

Solo i prossimi episodi ce lo sveleranno.

Per adesso mi sento di dire solo: Bentornate!



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