Avete letto tutti i libri di Dan Brown?
Thriller e paranormale li mangiate a colazione?
Vi manca Il Codice Da Vinci?
Tenetevi forte perchè Peacock ha pensato soprattutto a voi quando ha ideato Dan Brown's Lost Symbol (in Italia edito come Il Simbolo Perduto), serie prequel di quel famoso best seller divenuto poi un film con protagonista Tom Hanks. Raro caso di successo in libreria e successo al botteghino.
In Italia lo troverete anche su Sky e Now Tv per cui non dovrete scervellarvi prima di capire dove trovarlo e se disponibile in lingua italiana (cosa che aborro ma siete liberi di guardare serie tv doppiate, per carità).
Quella che vi propongo è un'analisi "atmosferica" del primo episodio, fatta da chi il primo episodio se non avesse avuto un blog che vive e respira serie tv manco lo avrebbe guardato e che dopo il primo episodio ha detto basta e non andrà ulteriormente oltre.
Chi sono io, però, per dirvi cosa vedere e cosa non vedere oltre ad essere uno che ne ha viste oltre 500 in 15 anni di serie tv e che nutre una forte ossessione/passione verso quel mondo lì al punto da cimentarsi nella creazione autodidatta e solitaria di un blog come questo che oramai vi fa compagnia da 15 mesi?
Venendo alla serie sono pochissimi i motivi per cui oggi qualcuno potrebbe avere voglia di investire qualche ora per assistere alle mirabolanti avventure di un giovane Langdon.
I primi che mi vengono in mente riguardano la vostra sana passione per gli scritti di Dan Brown ed il vostro affetto verso le opere cinematografiche che fungono da richiamo verso questa piccola serie.
Sullo sfondo noto anche altre possibili motivazioni.
Adorate i misteri. Siete tra quelli ancora affezionati alla tv generalista. Amavate i vecchi procedurali alla CSI. Appartenete alla (ahimè) folta schiera di coloro i quali cercano solo l'intrattenimento e scartano a prescindere prodotti più impegnati ed impegnativi.
Se il vostro identikit è questo allora credo proprio che dovreste dare uno sguardo a The Lost Symbol e credo anche che possiate essere tra i tanti che finiranno per continuarne la visione.
Nulla di male.
Vi incentivo a farlo.
Non abbiate paura.
Non vi giudicherò per questo.
Io mi fermo qui, non è il mio tipo di narrazione. Non è quello che cerco e poi la giornata è fatta di 24 ore di cui il 95% passate a lavorare, spostarsi, fare la spesa, cucinare, lavare, stirare, dedicarsi agli affetti, creare un minimo di socialità e privacy per cui temo che, pur volendo (e non voglio), non riuscirei mai a stare dietro ad una seriucola come questa, pur apprezzandone la creazione e comprendendone la targetizzazione.
E allora che dire? Buona continuazione.