top of page
  • cinguettio
  • Instagram
  • Facebook Icona sociale

Dexter è di nuovo tra noi. E ora?

Tonight is the night?


Are You a serialkiller?


Or a SerialFiller?


Io spero siate dei serialfiller ovviamente, e non solo per una ragionevole voglia di non essere accerchiato da psicopatici sanguinari ma anche per la futilissima ed egoistica speranza di avere sempre più appassionati nella famiglia di "Nella mente di un serialfiller".

Se siete dei veri, autentici serialfiller, allora avrete in comune con me e con gli altri membri della famiglia- un paio di cose.

Dexter è stata un vostro amore non troppo segreto.

Il finale di Dexter è stato il peggiore finale della storia della tv (quella che conta).

La notizia del ritorno di Dexter vi ha spiazzato, intimorito e intrigato.

La scorsa settimana vi siete presi un'oretta libera per poter assistere in religioso silenzio al suddetto ritorno.

Tralasciando che se oggi sono un serialfiller lo devo a Dexter, e che se porto quel nickname (serialfiller appunto) lo devo alla voglia di tributare un omaggio a quella serie che, insieme a Lost, mi ha convinto a passare sempre più tempo in compagnia di mondi e personaggi immaginari disegnati dentro quella scatola infernale chiamata tv, oggi non potevo non parlarvi di questo attesissimo e temutissimo ritorno.

Come sarà stato?

Parto da quella che è stata la sensazione che mi ha avvolto durante tutti i 55 minuti della serie.

Rivedere Michael C.Hall (sempre bravissimo) impersonare quel tipaccio imbranatello e solidissimo, degno di fiducia ma pienissimo di pulsioni sanguinolente, mi ha fatto piacere, mi ha fatto molto piacere, un po come quando ti capita di reincontrare un vecchio amico del liceo con il quale avrai condiviso un mare di cose, la maggior parte piacevolissime, ma che poi non hai più visto o sentito per anni.

Quel piacere e quell'incontro, a distanza di anni (10 nel caso di Dexter), ti ha fatto ricordare che non sei più la persona di allora e che in fondo con quell'amico hai condiviso anche qualche dolore e vissuto alcune incomprensioni e che quando vi siete lasciati lo avete fatto non proprio amichevolmente.

Di lui non avevi sentito la mancanza. La nostalgia forse ti aveva colto di sorpresa ogni tanto ma mai avevi avvertito la necessità di ricontattarlo, di ripescare una vecchia foto di voi, di mandargli un sms.

Ecco che, cosi, il suo ritorno ti spiazza perchè ti regala estremo piacere e confortevolezza ma poche, pochissime emozioni.

Considerando che, per chi scrive, le prime 4 stagioni di Dexter sono state una delle emozioni seriali più forti, vive, sorprendenti e continuative di tutta la sua vita, scoprire che il ritorno di quel passeggero oscuro sia stato cosi freddo è un vero colpo al cuore.

E il freddo è sembrato essere il catalizzatore di questa première di Dexter: New Blood. Freddo è stato l'opening credit, privo di quella musichetta di Rolfe Kent (per anni anche sveglia mattutina, ma questa è un'altra storia) e di quel montaggio volutamente equivoco. Fredda è stata l'ambientazione nella quale Dexter ci ha accolto ora e nella quale ci aveva lasciato 10 anni fa. Fredda è sembrata la scelta degli autori di cambiare formalmente tutto senza cambiare sostanzialmente nulla.*

La sigla che tanto amavamo non c'è più.

L'attrezzatissima e sofisticatissima Polizia di Miami è stata rimpiazzata con una semplicissisima e sempliciotta stazione di polizia in culo al mondo. Omicidi plurimi, serialkiller ed efferati crimini che avvenivano in Florida sono stati soppiantati da furti di galline e alterchi fra vicini. Il caldo di Miami sostituito da boschi freddissimi, neve, baite e ghiaccio. Le biondissime Rita e Hannah avvicendate dalla morissima Angela. La vocina interiore di Dexter non è più suo padre ma la sua defunta sorella. Persino Dexter Morgan non è più Dexter Morgan ma Jim Lindsay (easter egg verso il creatore del romanzo "La mano sinistra di Dio" da cui tutto questo nacque quasi 20 anni fa).

Tutto sembra cambiato a guardare la superficie ma poi prendi il luminol e ti accorgi che sotto, dentro, in profondità tutto è rimasto uguale.

Dexter ha rimpiazzato una routine ad un'altra.

Il suo passaggero oscuro lo accompagna ancora.

Anche tra i boschi ci sono dei cattivoni che meritano la morte per mano dell'ex cittadino di Miami.

Anche qui Dexter è costretto a nascondersi in piena vista.

Il dilemma morale che sottendeva le prime stagioni di Dexter continua ad esistere anche oggi.

Anche oggi Dexter vive cercando di non essere beccato.

Il codice preesistente è stato rimodellato ma è ancora necessario.

E allora vien da chiedersi. Perchè siamo qui? Che bisogno c'era di ritornare a vedersi?

La risposta sembra essere soprattutto legata alla volontà degli autori di correre ai ripari rispetto a quel finale orribile che ci avevano regalato. E' un po come se dopo anni di vita matrimoniale felicissima, uno dei 2 coniugi decidesse di sabotare il matrimonio, alzando la voce, tradendo ripetutamente il partner e picchiandolo e, dopo un divorzio burrascoso, fosse tornato dopo 10 anni promettendo che questa volta sarebbe finita diversamente.

Capite bene che siamo di fronte ad un paradosso. Fare peggio sarebbe impossibile ma dopo aver spalato tanto letame sarebbe altrettanto impossibile tornare a essere quelli felici, felicissimi dei primi anni insieme.

Guardando questa première mi è sembrato evidente che quanto sospettavo sin dall'annuncio di questo sequel si stesse avverando. Gli autori riusciranno a fare meglio ma non riusciranno a restituirci quel Dexter lì, calcolatore e tormentato, attentissimo e violentissimo, psicopatico ma etico, conflittuale e drammatico. Non ci riusciranno perchè intanto è Dexter stesso ad essere cambiato e perchè intanto, diegeticamente, abbiamo vissuto 4 stagioni di buio totale, dove la buona scrittura è stata un'optional e l'attenzione ai dettagli qualcosa di dimenticato nel cassetto.

In questo primo episodio del nuovo corso tutto sembra essere stato "calcolato" meglio in termini di scrittura ma con degli scivoloni preoccupanti che ci fanno ripiombare in quell'inferno di scrittura delle stagioni conclusive (basti pensare alla coincidenza assurda con cui l'amico della prossima vittima di Dexter confessa a Dexter qualcosa che mai aveva confessato a nessuno, così dè botto!).

E questo ritorno è stato, dunque, molto conflittuale. C'è da essere contenti ma senza riporre troppe speranze, moderatamente soddisfatti senza gridare al grande ritorno, confidenti che gli errori siano stati utili a imparare a rimediare ma consapevoli che nulla potrà tornare come prima.

Dexter è di nuovo tra noi. Lo aspettavamo da tempo. Lo abbiamo amato tanto. Gli vogliamo un bene enorme.

Dexter è di nuovo tra noi.

E ora?

 

Voglia di continuare a vederlo: 10

Voglia di consigliarlo: 6++

Originalità: 5

Cast: 7

Comparto Tecnico: 6

Dove Vederla: Showtime

Anno di uscita: 2021


357 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page