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Moon knight: gli episodi centrali rappresentano la svolta o la resa?


Il terzo e quarto episodio di Moon Knight rappresentano (ed è lapalissiano dirlo), rispettivamente, il giro di boa ed il superamento di quella boa in vista del finale che sarà decretato dall'episodio numero 6.

E' tempo, dunque, di bilanci, molto parziali ma comunque una bella riga bisogna pur tirarla e chiederci se questa operazione, sin qui, abbia avuto un senso.

La risposta, vedrete, non è cosi semplice.

Se volessimo dare una risposta di pancia, di quelle che generalmente nelle urne ti portano a votare Matteo Salvini, allora probabilmente la risposta sarebbe una risposta piena di negatività e di pensieri sonnolenti.

Il personaggio interpretato da Oscar Isaac ha ben presto esaurito la sua forza, è sembrato stantio, ha "rotto" le scatole con la storia della doppia (o tripla?) personalità, l'andirivieni dall'Egitto e dai suoi dei misteriosi ha stufato ancor prima di iniziare a girovagare tra tombe e piramidi, e via discorrendo.

Per fortuna, però, alla fine, almeno da queste parti, la casella di spunta sul nome di Matteo Salvini non è stata mai messa e discorsi di pancia si lasciano soprattutto a tavola o alla sagra della salamella e gorgonzola.

Moon Knight è sembrato un esperimento, non si sa ancora se riuscito ma un esperimento.

Lo erano stati, in verità, anche le altre 5 serie tv Marvel/Disney Plus, capitanate da WandaVision che, ancora oggi, sembra difficilmente battibile.

A dirla tutta, forse, Moon Knight non è stato un vero e proprio esperimento narrativo o stilistico. Loki lo è stato di più, WandaVision non ne parliamo proprio, What if...? ancora di più. Moon Knight ha però, cambiato atteggiamento, abbassato i toni. E' sembrato meno chiassoso e meno altezzoso, forse per adeguarsi alla duplicità e lo spaesamento del suo condottiero.

Se questa attitudine, all'inizio, era sembrata un bell'asso nella manica, dopo il terzo e quarto episodio è sembrata un boomerang.

Di cose ne son successe, badate bene, ma di sicuro non con quella cura e quel pathos che ci eravamo illusi di poter toccare dopo gli ottimi primi episodi.

Per nostra grazia, però, gli ultimi minuti dell'episodio numero 4, hanno saputo strapparci dal nostro sconforto e rimetterci in carreggiata, pronti alle prossime curve.

Una cosa, però, voglio proprio dirla in merito a questo colpo di scena.

Mi ha ricordato maledettamente Legion, assoluto capolavoro della serialità contemporanea nonchè una delle serie tv più sottovalutate all time.

Non a caso, in Legion, il protagonista David aveva dei presunti disturbi della personalità, e non a caso, anche lui, aveva dei poteri che per molti lo posizionavano dritto fra i potenziali supereroi più forti e potenti dell'universo Marvel.

Anche David, come Marc, ha cercato tutta la vita di capire cosa fosse reale e cosa no.

In questo parallelismo tra Legion e Moon Knight ci vedo 2 facce della stessa medaglia.

Una consolatoria, l'altra mi fa storcere il naso.

Sapere quanto fosse dirompente per David in Legion la svolta legata all'accettazione e la vivisezione dei suoi disturbi, mi fa ben sperare. Quelle sequenze nel bianco reparto psichiatrico, quell'incontro fra Marc e Steven, mi fanno ben sperare.

Che quell'incontro e quella sequenza possa essere, invece, solo una scialba copia di Legion, non saprei ma se cosi fosse sarebbe una delusione grandissima, una delusione che nessun Dio egizio potrà mai cancellare.




Voto 1x03: 6,5

Voto 1x04: 7,5


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