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Masters of The Air: la seconda guerra mondiale vista dall'alto

Avete mai visto Band of Brothers?

Se non l'avete fatto, provvedete immediatamente o vi scomunico.

Al netto di questa vostra eventuale lacuna, rispolvero un grande classico della serialità per fare subito un accostamento facile, veloce, immediato con una delle migliori serie tv mai prodotte da Apple TV Plus.

Masters of The Air ha tante cose in comune col capolavoro della HBO.

Dall'ambientazione ai produttori, passando per il tono e l'obiettivo.

Qui, come allora, lo sfondo è quello tragico, nefasto e sanguinoso della seconda guerra mondiale.

Qui, come allora, Tom Hanks e Steven Spielberg si dilettano in veste di produttori esecutivi e "ficcanaso" nella realizzazione di un mastodontico show.

Qui, come allora, il tono è drammatico, molto drammatico ma anche ricco di quello spirito di fratellanza e amicizia che deve avere alimentato la speranza di milioni di giovani americani pronti a salpare oltre oceano per liberare l'Europa dalla minaccia nazista.

Qui, come allora, l'obiettivo è molto lontano da quelli che sono i trend degli ultimi anni visto che Masters of The Air, cosi come Band of Brothers, sembra avere avuto l'intenzione dura e pura di ricordare le atrocità naziste, schierarsi fieramente dalla parte di chi quella guerra l'ha combattuta da "buono" ed affermare che in quell'oblio chiamato Olocausto qualcuno, gli Stati Uniti, riuscì a portare la luce nelle tenebre.

Una serie classica da questo punto di vista ma maestosa come poche altre nella messa in scena.

Un grande colpo piazzato da Apple TV Plus.

L'ennesimo.

Qui trovate il meglio della "mela" televisiva.

Recensione Masters of The Air serie tv Apple TV Plus

Masters of The Air finirà sia nella categoria delle "serie tv tratte da una storia vera" sia in quelle alla voce "adattamento letterario" visto che la miniserie è tratta dall'omonimo libro che attinge a piene mani dalle coraggiose avventure degli uomini e le donne dell'aviazione americana che, in pieno conflitto, furono chiamati ad accorrere nei territori di confine a quelli occupati dalle truppe nemiche per fermare quella follia e liberare i territori messi a ferro e fuoco da Hitler e compagnia.

Quello che per i posteri sarà ricordato, dallo sbarco in Normandia in poi, come un trionfo è, in realtà, stato un grande massacro grazie al quale si costruì quel liberatorio e salvifico successo.

La regia è attenta e gli autori riescono a farci percepire con feroce calma il tormento di quegli aviatori che, arrivati in Europa, si trovarono di fronte una flotta aerea, quella tedesca, superiore in forze, numeri e strategia. Ogni missione segnava la morte di decine di militari statunitensi, altre decine finivano per essere catturati dopo essersi lanciati coi paracadute dai propri aerei in fiamme, altri venivano giustiziati una volta caduti su suolo nemico. Ogni volta che una flotta statunitense partiva l'unica speranza era riveder tornare alla base qualche manciata di aerei. Episodio dopo episodio abbiamo visto i morti diminuire, le missioni fallite tramutarsi in successi, e i cieli essere sempre più dimora delle truppe alleate.

Un'escalation lentissima che ha portato, alla fine, alla vittoria sulla Germania nazista.

Quante bombe sganciate, quanti compagni morti in battaglia, quanti civili morti collateralmente, sotto le bombe amiche e nemiche o anche solo a causa dei detriti di quei giganti del cielo in fiamme. Quante madri non hanno più riabbraciato i propri figli. Quante mogli o future tali non hanno più salutato i propri amati. Quante famiglie spezzate. Quanto dolore. Quanta morte. Quanto orrore.

Masters of The Air è una serie che non accetta sfumature, che non fa prigionieri morali.

"La guerra è guerra anche se fa male, e torneremo ancora a cantare" cantava De Gregori.

E' esattamente quel che avviene anche qui.

Si parte, si combatte, si muore, si genera dolore, si accumula dolore e poi, alla fine, si torna a cantare.

In un bar.

Con quei pochi compagni d'armi sopravvissuti.

Austin Butler ha la faccia da divo che serviva per rappresentare il vero eroe americano, quello di stampo classico, fiero leader in una guerra più grande di chiunque e di qualsiasi cosa ma che l'eroe, in senso ampio, non può esimersi dal combattere e non può non sperare di vincere.

Callum Turner è lo scudiero più sregolato, l'amico di infanzia, il rubacuori imperterrito che quella guerra dovrà vincerla anche per il suo compagno.

E poi ci sono Croz e Rosie, i 2 impavidi eroi di cui nessuno avrà mai il poster in cameretta. Focalizzati sull'obiettivo, concentrati, seri e di ispirazione massima per chiunque.

Sono loro, insieme a tanti altri, i protagonisti di questo drama bellico imponente che qualche sbavatura ce l'ha e qualche passaggio a vuoto lo denota ma che, in ogni singola scena, infonde nell'animo dello spettatore un gran senso di appartenenza e di orgoglio grazie ad una epicità che si respira sin dal primo fotogramma e fino all'ultimo ci riempie il petto di speranza e inimmaginabili contrasti emotivi.

Masters of The Air è una serie che spara alto, vola alta e si dirige verso i cieli più spettacolari della serialità, attestandosi, sin da subito, come una delle migliori serie dell'anno.

Band of Brothers aveva, di certo, un altro spessore ma quasi 25 anni dopo è bello constatare che Spielberg e Hanks non hanno perso ne il fiuto ne la voglia di raccontare il più orrorifico momento della nostra Storia recente cercando di sottolinearne l'orrore e il dramma ma anche le tinte più luminose, fatte di sorrisi di ragazzi di ritorno da una missione, di donne in attesa dei loro cari, di bambini con gli occhi al cielo ad ammirare quei giganti tra le nuvole, di cibo che cade dagli sportelloni degli aerei statunitensi o anche di bombe sganciate sugli obiettivi pre-stabiliti per sconfiggere, un giorno dopo l'altro, il mostro nazista.

Masters of The Air ci regala una delle serie con gli effetti visivi migliori degli ultimi anni e lo fa restando classica nella sua struttura e nel suo racconto.

La fatidica serie da consigliare ai giovani, da divulgare nelle scuole, per sancire fermamente che, le opinioni contano ma i fatti, specie quelli che riguardano il fascismo ed il nazismo, contano ancora di più.

Soprattutto oggi.


 

Sceneggiatura: 7+

Regia: 8,5

Cast: 7,5

Genere: Drama

Complessità: 6

Originalità: 5

Autorialità: 6

Intensità/coinvolgimento emotivo: 9

Profondità: 6+

Contenuti Violenti/Sessuali: 8

Intrattenimento: 6,5

Opening: 8

Soundtrack: 7

Produzione: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2024

Stagione di riferimento: 1

Voto complessivo: 8,5


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