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Billions: addio ai nostri lupi di Wall Street

Mi sembrava giusto salutare Billions che, pur senza mai conquistare premi, copertine e titoli in prima pagina, ci ha tenuto compagnia per 8 lunghi anni presentandoci ogni volta citazioni mirabolanti su sport, cinema, costume, musica della cultura statunitense e lo ha fatto raccontandoci un mondo di sciacalli, ricchissimi sciacalli che sul grande schermo avevano provato, con grande successo, a raccontarci film iconici come Wall Street e The Wolf of Wall Street.

Da quel contesto, da quel mondo, ne è derivata una riflessione più o meno cruciale, seria, reale, sul potere e su quanto quel celebre detto di Andreotti fosse vero.

Il potere logora chi non ce l'ha?

Probabilmente si ma per Billions si potrebbe riformulare in:

La ricchezza logora chi non ce l'ha.

Quello di oggi vuole essere un omaggio rapido e indolore a Billions.

Un saluto a degli assurdi e avidi bastards che ci hanno tenuto sempre molto in tensione in questi anni senza mai prendersi troppo sul serio.

Il loro è stato uno spettacolo godibilissimo che ci ha proiettati nel mondo degli "1" e degli "0" della finanza globale.

Damien Lewis ci ha regalato l'ennesimo personaggio iconico della sua carriera con un Bobby Axelrod che per tutti noi serialfiller resterà il mago della finanza per anni.

Maggie Siff è ritornata sensualmente sul proscenio dopo le grandi prove in Mad Men e Sons of Anarchy.

Il pluri-premiato Paul Giamatti ci ha dato prova del suo talento con il duro, determinato e scaltro Chuck Rhoades.

David Costabile ha messo alle spalle quel colpo di pistola in Breaking Bad per farci sorridere con il suo Wags.

Altre decine sarebbero gli attori da ricordare, le comparsate da segnalare, i momenti da incorniciare.

Billions è stata un trattato sul potere e la ricchezza all'epoca dei super computer, una ricchezza che si misura oggi, più che mai, in influenze, magheggi, contatti e spauracchi da mostrare agli investitori ed i potenti di questo mondo.

In questo senso, Billions ci ha si aperto gli occhi facendoci sentire più poveri, divertiti e logorati di prima.

Adios Axe Capital!


 

Sceneggiatura: 7,5

Regia: 5,5

Cast: 8

Genere: Drama

Complessità: 6+

Originalità: 6

Autorialità: 5,5

Intensità/coinvolgimento emotivo: 7,5

Profondità: 5

Contenuti Violenti/Sessuali: 2

Intrattenimento: 9

Opening: 5

Soundtrack: 9

Produzione: Showtime

Anno di uscita: 2023

Stagione di riferimento: 7

Voto complessivo: 7--


VOTO SERIE: 7,5

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