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Black Mirror 6x05: Demon 79 - Tra Apocalisse e razzismo

Che Black Mirror stesse diventando altro rispetto a quella dirompente e distopica serie tv che avevamo amato sin dal pilot, appariva abbastanza chiaro da qualche episodio.

Loch Henry era stato il primo momento in cui questo distacco sembrava poterci essere.

Con Mazey Day quel dubbio è divenuto qualcosa di più concreto.

Con il finale di stagione, dal titolo Demon 79, quella concretezza si fa verità, cruda e nuda verità.

Oltre la metà degli episodi di Black Mirror 6 hanno quasi nulla a che spartire con i San Junipero, i Fifteen Milion Credits, i White Christmas, i USS Callister che la saga ideata da Charlie Brooker ci ha regalato in oltre 10 anni e 27 episodi di distillata fantascienza.

Demon 79 è la perfetta conclusione di un percorso che, molto probabilmente, doveva traghettare lo show da una versione puramente distopica e tecnologica ad una in cui lo schema narrativo ed il genere sarebbero stati irrilevanti ai fini del messaggio che si sarebbe voluto trasmettere.

Loch Henry, Mazey Day e Demon 79 hanno, infatti, in comune sia il fatto di non essere episodi alla Black Mirror, sia il fatto di essere episodi in cui l'obiettivo era quello di denunciare qualcosa e di affondare il coltello in storture più o meno evidenti della società e dell'uomo contemporaneo.

L'ossessione per storie macabre e vite altrui, il diritto all'invasione alla privacy e l'odio verso il diverso hanno contraddistinto queste 3 puntate, abbandonando totalmente navicelle spaziali, futuri più o meno imminenti, abusi tecnologici, l'etica delle cose ed il nostro rapporto con tutto ciò che la nostra mente e la nostra "specie" ha saputo creare e continuerà a creare in nome del progresso e del benessere.

Vi aspetto su telegram, cliccate qui per accedere al canale.

Black Mirror 6x05 Demon 79

Demon 79 è, come d'altronde anche gli altri, un buon episodio che dura un'infinità (circa 75 minuti) ma che non ci induce mai a mollare.

La protagonista, interpretata da Aniana Vasan, già protagonista del bellissimo We Are Lady Parts che vi invio a recuperare, è una ragazza indiana che vive in un paesino britannico nell'Inghilterra di fine anni '70, un periodo che, per certi versi, ricorda alcuni momenti attualissimi, fatti di indifferenza, intolleranza e discriminazione verso i cittadini non "puri", quelli con un colore della pelle diverso da quello degli "indigeni", quelli con abitudini differente da quelle definite normali.

E' un tema tanto forte quanto abusato ma che qui riesce ad avere una buona presa grazie alla costruzione di un personaggio pacato, educato, contenuto nei modi ma ardente dentro di una rabbia dettata dagli sgarbi e l'ignoranza altrui.

L'incontro con un talismano/demone le darà la forza ed il "permesso" di uccidere persone meritevoli. Ne basteranno 3 in 3 giorni per fermare l'apocalisse nucleare.

Vero o non vero?

E' pur sempre un diavolo alato a parlare, a corrompere un'anima buona ma corruttibile come quella di Nida.

Crederci o no?

Cedere o no alle lusinghe di Lucifero?

Ne segue una caccia al prossimo agnello sacrificale, una caccia non cercata, non voluta, non desiderata eppure necessaria.

Il tempo scorre.

L'apocalisse è imminente.

Le uccisioni fondamentali.

Il ritmo è buono. La storia va. Il personaggio piace.

Il finale è ammiccante.

Black Mirror, cosi come quel mondo spazzato dall'Apocalisse, è entrata ufficialmente in un'altra fase, in una nuova era.


Voto 6x05: 7

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