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2 parole sul pilot di Squid Game vogliamo spenderle?

Siete stati travolti anche voi dall'onda coreana?


Non ce la fate più a leggere post sulla serie del momento?


Avete delle remore a guardare una serie coreana in lingua originale?


Siete dei gamer compulsivi?


Squid Game non può non aver attirato la vostra attenzione e se non ancora avete fatto quel passo verso l'abisso dell'ultimo grande successo di Netflix allora proverò a farvi cambiare idea.

Sono rimasto abbastanza indietro, per motivi di tempo e logistici, rispetto a questa serie coreana che è diventata un vero e proprio evento.

Ora che son, finalmente, riuscito a gustarmi il pilot voglio proporvi sensazioni e mia personalissima lettura del primo episodio, giusto per provare sempre a restare sul famoso pezzo, che poi mai ho capito bene di quale pezzo si parli, ma questa è un'altra storia.

E' innegabile che negli ultimi temi vi sia stata una vera esplosione del made in Korea. Registi come Bong Jon Hoo e Park Chan Wook hanno di certo contribuito a tale fenomeno ma se esso ha raggiunto un pubblico cosi vasto ed una dimensione cosi ampia è soprattutto perchè accanto a loro, dietro di loro si è andata creando una vera e propria cultura del fare film, serie tv, musica di un certo tipo e con una certa ricercatezza e, senza dubbio, con un certo gusto nel creare hype.

Squid Game si incunea perfettamente in questa cultura e ci regala un pilot che, di certo, non dimenticheremo mai.

Si può parlare di cult?

Non so cosa verrà negli episodi a venire (noto anche delle aspre critiche in giro per cui mai dire mai) ma il pilot ha tutti gli elementi per essere ricordato.

Quello che mi ha impressionato è stata la capacità di presentare molto bene il personaggio principale Seong Gi Hun e di far apparire come naturale la sua evoluzione e, dunque, il suo approdo nel famigerato gioco del calamaro.

Fare leva sulla disperazione della gente per mettere determinati personaggi in condizioni estreme e violentemente elettrizzanti non è sicuramente qualcosa che ha inventato Squid Game.

La Casa Di Carta, Breaking Bad, The Punisher sono solo alcuni degli esempi che mi vengono in mente, seppur con risultati alterni e seppur partendo da altre fonti di disperazione e annichilimento.

Quello che Squid Game introduce, e che risulta dirompente, è il fenomeno collettivo che spinge quasi 500 persone a tuffarsi in un buco nero nel quale sperano di trovare l'Eldorado.

Tutti i partecipanti, infatti, sono accomunati dall'aver accumulato debiti esorbitanti e di vivere delle vite piene di sofferenza e paura, braccati come sono dai loro creditori, feroci macchine da soldi che pur di recuperare il loro credito son disposti a mettere in gioco organi e vite dei malcapitati.

In questo dramma collettivo ci ho visto anche una denuncia sociale. Pur non conoscendo a fondo quello che la Korea del Sud rappresenta come popolo, come società, ho apprezzato il focus su questo spaccato di persone comuni che, chi per vizio, chi per sfortuna, chi per colpa, finisce per diventare preda di usurai e malavitosi senza scrupoli.

Sono vite non vissute, ostaggi di se stessi, immobili in un mondo che non li aiuta ad essere diversi da quel che sono. C'è tanta colpa nella loro sfortuna ma c'è anche un elemento di ineluttabilità che emerge fortemente nel primo episodio.

Venendo al gioco, è stato inquietante e al tempo stesso meraviglioso assistere alla mattanza avvenuta nel terrificante "un, due, tre, stella" che chiude l'episodio.

La violenza che esplode improvvisamente.

Il connubio stridente fra il sangue e quello che è sempre stato il gioco dei bambini per eccellenza.

La macabra scoperta di essere di fronte ad un gioco ad eliminazione fisica e non virtuale.

La rappresentazione plastica di quello che i tanto amati videogames potrebbero essere se venissero proposti nella realtà.

Tutti questi elementi hanno contribuito a rendere il pilot un unicum, un episodio cult che va archiviato negli annali della serialità.

Che questa esplosione di violenza possa sembrare gratuita è il rischio che tutte le serie violente e disturbanti corrono, penso al nostro Gomorra tanto quanto allo storico The Sopranos, ma la lista sarebbe lunghissima.

In definitiva devo dire che non mi aspettavo di essere cosi sorpreso da questo pilot. Ero convinto, in cuor mio, di trovarmi di fronte a qualcosa di spiccatamente sopravvalutato.

Cosi non è stato, per niente.

Quel che sarà, sarà. Per il momento resta la sensazione di agghiacciante goduria provata durante la visione e per uno che cerca sempre l'originalità, lo shock, la novità, Squid Game è come il cacio sui maccheroni.

Bon appetìt.


Voto Episodio: 9,5

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