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Drops Of God: In vino veritas

Rolling Stone, in questo articolo, l'ha definita "la Succession del vino". Mi sarebbe bastato un richiamo del genere per fiondarmi su Drops of God ma, per buona pace di Rolling Stone e di qualsiasi altro titolo succulento, da buon blogger ossessivo quale sono, Drops of God l'avrei vista a prescindere, o almeno ne avrei visto il pilot. Certo è che, se accosti quella che reputo la migliore serie degli ultimi 10 anni insieme a Better Call Saul, ad una nuova uscita di Apple TV Plus, mi istighi, mi pungoli, mi stuzzichi più di quanto tu possa immaginare. La visione del pilot conferma che trattasi di una serie dove c'entra una successione, un'eredità molto importante, vi sono soldi ed una grandissima ossessione di mezzo ma difficilmente questi tratti comuni con la serie HBO certificheranno un simile livello qualitativo, semplicemente perchè stiamo confrontando un nuovo show con tantissima strada da fare con uno che di strada ne ha fatta talmente tanta da essere stato invitato al tavolo delle migliori serie all time con voto unanime ed applauso della commissione composta da tutti i titani della serialità.

Ciò detto, veniamo a Drops of God o meglio al pilot della serie Apple- ma prima date un'occhiata alla classifica LIVE 2023 per valutare se ci sono stati scossoni in vetta. La trovate qui.

Piccoli spoiler sul primo episodio vi attendono.

Un'immagine da Drops of God: il nettare degli Dei serie tv sul vino di Apple TV Plus

Drops of God è una serie che farà storcere il naso a tutti coloro i quali credono che la passione per il vino, il mondo della degustazione, l'enologia siano una grandissima fesseria. Per quelle persone che da sempre si fanno beffe di coloro i quali "annusano" calici, "sparano" sentenze su sentori e terroir dopo aver sorseggiato una ridicola quantità di un qualsivoglia vino, Drops of God potrebbe essere l'ennesima esagerazione su un mondo da loro considerato inutile.

Che vi sia un overdose di programmi, film, serie tv sul mondo della cucina è un dato di fatto. Recentemente, ha fatto discutere The Menu, con Ralph Fiennes mentre in tv The Bear ha letteralmente fatto il "botto" di consensi (qui la mia recensione sulla serie FX disponibile su Disney Plus), senza parlare degli infiniti talent e format sulla ristorazione ad ampio spettro, da Masterchef ad Hell's Kitchen e derivati. Siamo in una bolla che non accenna a sgonfiarsi e Drops of God sembra esserne un'ulteriore ramificazione (ammesso che una bolla possa ramificarsi, ma ci siamo capiti).

La cosa interessante di questa nuova etichetta seriale è che mi pare aggiungere qualcosa a quanto abbiamo già visto in passato e questo mi conforta. Non siamo di fronte, solamente, ad una nuova variante sul cibo o sul vino o sulla qualità in cucina ma siamo al cospetto di una bella serie sull'ossessione in senso stretto che decide di sviscerare i tormenti, la solitudine, la mania, la dedizione di un uomo attraverso il mondo del vino. Il motore degli eventi è, infatti, un uomo che ha dedicato l'intera esistenza alla ricerca della bottiglia unica, pregiata, originale, sofisticata, di complessa struttura e chi più ne ha più ne metta. Alexander Leger è il più importante esperto di vino al mondo. Alla sua morte lascerà una cantina con 87.000 bottiglie di vino, tutte molto pregiate, per un valore complessivo vicino ai 200 milioni di dollari.

Alexander ha una figlia, Camille, con cui non parla da ben 11 anni. Da piccola, Camille veniva educata al mondo della degustazione dal padre, il quale la accompagnava in una cantina di famiglia dove la bendava e la sottoponeva a dei test che sarebbero stati difficili anche per il più abile sommelier. Per chi ha un minimo di familiarità col tema degustazione, sarà chiarissimo l'universo nel quale si articola l'intero show. Il mondo della degustazione, e dell'enologia è da molti ritenuto fine a se stesso mentre per gli appassionati pare essere una vera ragione di vita. Camille, per qualche ragione non chiarissima all'inizio, ha rigettato la fortuna del padre ed il suo intero mondo, decidendo, forse anche per problemi di salute, di non bere alcolici, proprio lei che era avviata ad essere uno dei "nasi" più ricchi al mondo.

In quegli 11 anni di distanza, suo padre Alexander ha coltivato un rapporto quasi filiale con un ragazzo giapponese, Tomine, che, al momento del pilot, viene considerato uno dei nasi più brillanti al mondo grazie alla sua capacità di scovare sentori, capire annate, individuare la giusta stagionalità di qualsiasi vino.

Alexander, in punto di morte, contatterà sua figlia, dopo 11 anni, chiedendole di recarsi a Tokyo, dove egli vive, per un ultimo saluto. L'uomo è, infatti, in fin di vita. Camille, tormentatissima, deciderà di dire addio al padre, arrivando, purtroppo, troppo tardi.

Ad attenderla, ci sarà, comunque, il testamento che rivelerà la sadica ma molto importante volontà di Alexander.

L'intera eredità andrà a chi, fra Camille e Tomine, supererà un test in 3 fasi preparato, ante mortem, da Alexander in persona.

Inutile dire che il vino ne sarà protagonista.

Inutile dire che questa strana ma intrigante scelta, rappresenterà uno dei motivi di interesse che Drops Of God lascerà dopo il pilot.

Pronti a partecipare a questa degustazione seriale?


 

Voglia di continuare a vederlo: 8,5

Voglia di consigliarlo: 7

Originalità: 8

Cast: 5,5

Comparto Tecnico: 6

Opening: 3

Dove Vederla: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2023



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