top of page
  • cinguettio
  • Instagram
  • Facebook Icona sociale

Black Bird: negli abissi di una mente deviata (e criminale)

A caccia di serial killer, oltre che di serial filler?


Rimpiangete il giorno in cui True Detective è terminato?


La psicologia criminale vi affascina da sempre?


Qualche settimana fa, attraverso questo post di first impressions, vi avevo avvertito.

Apple TV Plus aveva provveduto a sfamare il nostro appetito criminale, rilasciando il pilot di Black Bird, serie tv tratta da una storia vera e che sembrava avere tutte le carte in tavola per convincere e vincere su tutta la linea.

Avevo, addirittura, azzardato un accostamento con True Detective (che blasfemo che sono!), ed oggi al termine della visione dello show, e dopo aver metabolizzato tutti gli elementi che l'hanno caratterizzato, sono a dirvi che....(scopritelo dopo l'immagine di un malatissimo Paul Walter Hauser nei panni di Larry Hall).

Direi di partire proprio da qui, dall'interpretazione credibile, convincente e disturbante di Hauser, chiamato ad interpretare Larry Hall, uomo che, negli anni '90 fu accusato del rapimento, dell'uccisione e della sepoltura di decine di adolescenti, ragazze innocenti finite nella tela di un killer seriale che le autorità avevano individuato nella persona di Larry Hall.

Nella serie, Larry viene rappresentato come un ragazzone di campagna, esperto ed appassionato di rivisitazioni storiche, turbato e complessato e spesso nel mirino delle autorità.

Il non ritrovamento dei corpi (salvo quello della prima vittima, Jessica Roach) impedisce alle autorità di tenere "al fresco" l'assassino per il resto della sua vita, sperando che egli non vinca l'appello previsto di li a qualche mese.

Le confessioni forzate, la vena chiacchierona di Larry, i suoi palesi disturbi comportamentali, l'essere stato a volte smentito rispetto alle sue stesse versioni, mettono a rischio la dimostrazione della sua colpevolezza.

Hauser ha fatto un lavoro di mimica facciale straordinario, restituendoci un personaggio palesemente agghiacciante ma spesso in bilico fra la verità e la follia.

Taron Edgerton, anche lui chiamato ad una prova attoriale non da poco, ha dovuto, invece, impersonare Jimmy Keene, indomabile playboy finito in galera per 10 anni a causa di traffici illeciti di vario tipo. L'FBI chiederà a Jimmy di smascherare Larry e di "tirargli dalla bocca" le posizioni geografiche in cui Larry ha sepolto le ragazze.

Taron dovrà, dunque, costringere Larry a fidarsi di lui, provando a fargli "vuotare il sacco".

Nel farlo scenderà negli abissi di una mente cosi perversa, e noi con lui.

Tornando ad Hauser sono con lui i momenti più inequivocabilmente importanti, feroci e ripugnanti.

Sul volto dell'attore trasuda tutta la deviazione di un uomo che ha compiuto delitti efferati, contro bambine innocenti, ree di essere capitate lungo il percorso della follia dell'uomo, convinto di dover dare serenità e beatitudine a quelle ragazze, mosso da una mano divina che lo avrebbe reso parte di qualcosa.

Quel non essere mai stato parte di qualcosa, di un gruppo, di una comunità, di una famiglia, ha reso Larry totalmente disumano e costantemente alla ricerca di un modo per "essere visto".

Quelle uccisioni saranno il suo biglietto da visita verso la celebrità ma, soprattutto, verso l'approvazione di chi, nella vita di tutti i giorni, lo respinge come si respingerebbe un fiume di letame o, semplicemente, lo ignora come si ignorerebbe un mendicante ai margini di una strada.

Larry, dopo aver subito traumi irreparabili nel corso della sua infanzia, riesce a creare la propria liturgia, la propria setta di cui solo lui farà parte e di cui solo lui venererà la divinità.

Per Jimmy sarà una discesa negli inferi.

Ogni volta che scoprirà un dettaglio in più, finirà per causare una nausea ancora più profonda a se stesso, finirà per essere ancora più disgustato dai racconti del suo "amico".

La serie non ci porta da nessuna parte se non alla conclusione di questa specifica vicenda giudiziaria e criminale, quello che, però, riesce a fare è di portarci nei meandri della psiche umana, tanto quanto riusciva a farlo, ancora meglio, True Detective con la sua stagione numero 1. Il paragone, sempre rischioso, regge pienamente poichè ci porta dentro la testa di un uomo che rappresenta quella fetta di umanità disturbata e deviata ma che viene ulteriormente spinta verso il lato oscuro dalla invisibilità a cui la società lo sottopone.

Non è un caso se, il contraltare di Larry sia proprio Jimmy, ragazzo di strada, fascinosissimo e ricco che ha avuto la fortuna di scatenare le sue pulsioni sessuali e, a suo modo, deviate nei confronti di giovani e belle donne che lo avrebbero seguito su qualsiasi letto ed in qualsiasi stanza, spinte dal desiderio di toccare con mano il suo corpo, la sua ricchezza, la sua potenza.

Larry, brutto, grasso, povero, impacciato ed inquietante ha scatenato quelle stesse pulsioni su adolescenti facili da rapire, semplici da addomesticare e su cui, purtroppo, scatenare la sua furia sessuale ed omicida.

Se la famiglia, gli amici, la comunità avessero intercettato quelle pulsioni e quel disagio prima che diventasse crimine, forse Larry Hall non sarebbe mai esistito.

La psicologia è (anche) questione di ambiente e di opportunità.

Black Bird ce lo ricorda e lo fa attraverso una miniserie intensa, fatta benissimo, recitata ancor meglio e che avrà un posto importante in questo abbondante e variegato 2022 seriale.


P.S.


C'è anche Ray Liotta, all'ultima interpretazione prima di lasciarci per sempre qualche mese fa.

R.I.P. Ray.


Sviluppo Personaggi: 9

Complessità: 6

Originalità: 5

Autorialità: 7,5

Cast: 8,5

Intensità: 9

Trama: 7++

Coerenza: 6,5

Profondità: 6,5

Impatto sulla serialità contemporanea: 2

Componente Drama: 10

Componente Comedy: 1

Contenuti Violenti: 8

Contenuti Sessuali: 2

Comparto tecnico: 6,5

Regia: 7

Intrattenimento: 6,5

Coinvolgimento emotivo: 9

Opening: 6,5

Soundtrack: 7

Produzione: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2022

Stagione di riferimento: 1



313 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti

ความคิดเห็น


bottom of page