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Echo: tanto godibile quanto inutile

Se Ahsoka è stato lo spinoff di uno spinoff (The Mandalorian che a sua volta partiva dal vasto universo cinematografico di Star Wars) che aveva un suo scopo ed un suo preciso senso, l'operazione della Marvel intorno ad Echo non sembrava, sin dagli albori, avere altrettanta forza.

L'arrivo su Disney Plus dello spinoff di Hawkeye, a sua volta, spinoff dell'enorme Marvel Cinematic Universe, era stato anticipato da tante polemiche circa l'effettiva utilità di un'operazione cosi insignificante in termini narrativi, risvegliando l'atavico conflitto fra chi vorrebbe universi sempre più espansi e chi ne ha piene le tasche di questo continuo atomizzare le storie intorno a personaggi sempre più marginali.

Quella di Echo è la dimostrazione plastica di questo fenomeno che a moltissimi sembra assumere sempre più le sembianze di una spremitura di limoni molto succosi e molto grandi, a scapito della profondità e della qualità (e se vogliamo dell'unicità) del racconto.

La prova di Echo va giudicata in quest'ottica o come prodotto a se stante?

E' questa, forse, la più grande domanda.

Recensione Echo

Volendo, come sempre, restare molto "alto" nei commenti che da sempre faccio sulle serie che recensisco, provando anche ad evitare spoiler, per me è essenziale giudicare Echo in quanto spinoff ed in quanto goccia di quel famoso limone.

Il giudizio di Echo in quanto prodotto stand alone non solo avrebbe poco senso ma rischierebbe di mettere a repentaglio la stessa esistenza dello show.

In soldoni, chi di voi avrebbe dato una chance ad Echo se fosse stata una serie, scritta e diretta allo stesso modo, ma prodotta da una emittente norvegese su una eroina non udente che "menava di brutto" ed era al soldo di un potente criminale? Probabilmente avrebbe avuto un suo pubblico ma, certamente, inferiore a quello su cui Echo poteva contare per il solo fatto di essere una piccolissima costola del più famoso e celebrato universo narrativo mai esistito.

Ecco che, dunque, non posso esimermi dal parlare di Echo in quanto prodotto figlio di Hawkeye a sua volta figlio dei film sugli Avengers che a loro volta erano tratti da fumetti famosi più di Padre Pio a San Giovanni Rotondo.

In questa prospettiva, l'operazione messa in atto dalla Disney e dalla Marvel è risibile, a tratti ridicola poichè risponde retoricamente alla domanda stizzita e provocatoria di qualsiasi addetto ai lavori o spettatore più navigato ovvero "perchè dovrei investire 6 ore del mio tempo per scoprire cosa accade ad un personaggio di cui non mi importa nulla?".

Con Echo la questione è palpabile essendo ella un'eroina poco famosa e molto forzata nell'universo cartaceo e quello seriale.

Al netto di tutto questo discorso fondamentale, non mi sento di distruggere uno show molto godibile e che ha avuto il merito di portarci nuovamente dentro il mondo del Daredevil netflixiano non solo grazie alle presenze di Vincent D'Onofrio e il nostro amico Cox ma anche attraverso quelle atmosfere dark e quei combattimenti "ganzi" che solo il diavolo di Hell's Kitchen sapeva regalarci.

Ancora una volta, anche rispetto a questi evidenti pregi cala la mannaia di quella domanda fatidica a cui se ne aggiunge un'altra alla quale la Marvel tutta non può evadere.

Se volevate riportarci ad Hell's Kitchen, non sarebbe bastato un ritorno di Daredevil con una serie tutta sua?

La domanda, retorica, impone una risposta ovvia a cui segue la considerazione che trovavate sin dal titolo.

Echo è una serie inutile.


Sceneggiatura: 6

Regia: 6,5

Cast: 6

Genere: Comics

Complessità: 4

Originalità: 3

Autorialità: 4

Intensità/coinvolgimento emotivo: 7

Profondità:4

Contenuti Violenti/Sessuali: 7

Intrattenimento: 8

Opening: 3

Soundtrack: 3

Produzione: Disney Plus

Anno di uscita: 2024

Stagione di riferimento: 1

Voto complessivo: 4,5

44 visualizzazioni

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