Gli attori italiani fanno schifo!
Non guardo serie tv italiane!
E' robaccia, come tutte le cose che fanno in Italia!
Come fate a dire che è un capolavoro, siete dei provinciali!
Imparassero dagli ammmerrriggggani!
Una noia mortale questa serie di Sorrentino!
Gomorra parla solo ai napoletani e ai camorristi!
Strappare Lungo i Bordi è una cagata pazzesca!
Anna di Ammaniti mi ha fatto venire sonno!
A fini di spettacolarizzazione ho romanzato alcune affermazioni ma tutte le frasi di cui sopra sono farina del vostro sacco e segnano le più classiche e avventurose invettive contro la nostra serialità, rea di essere "troppo italiana" come direbbe il buon Stanis, grande protagonista di una delle serie italiane più divertenti ed iconiche di sempre.
C'è bisogno di dirvi il titolo?
Nel frattempo, godetevi la classifica LIVE 2023. La trovate a questo link!
Ed è proprio dai titoli che vorrei partire per smontare il comune "sentire" sulla mediocrità delle nostre produzioni:
Anna
Bang Bang Baby
Boris
Call My Agent Italia
Christian
Esterno Notte
Generazione 56K
Gomorra
L'Amica Geniale
La vita Bugiarda degli Adulti
Petra
Prisma
Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo
Romanzo Criminale
Romulus
Skam
Speravo de Morì Prima
Strappare Lungo i Bordi
The Bad Guy
The Good Mothers
The New Pope
The Young Pope
Tutto chiede Salvezza
Da notare come, a parte un paio di casi, trattasi di serie tv prodotte negli ultimi 5 anni, segno della straordinaria ascesa della nostra serialità.
Ho preferito partire dai nomi perchè davanti ad essi tutti credo possano alzare le mani e ricredersi (a meno che non abbiate il prosciutto davanti agli occhi o facciate parte di una setta il cui credo è "le serie tv italiane fanno schifo").
Ci siete sin qui?
Se non ci siete ritrovatevi nella marea oceanica di nuovi post pubblicati recentemente qui.
Di tutte le serie sopra citate credo che ce ne siano almeno 5 che potrebbero avere le- carte in regole per essere considerate dei capolavori o quasi.
Gomorra è un caposaldo della serialità mondiale. Tradotta in decine di lingue, definita la nuova The Wire proprio nella terra dello show di David Simon, osannata dalla critica di tutto il mondo, solo in Italia ha avuto critiche feroci per utilizzo del dialetto napoletano (cosa avrebbero dovuto usare il dialetto milanese o quello friulano????) e per una fantasiosa teoria secondo cui Gomorra sarebbe un elogio della criminalità. La serie tratta dal libro di Saviano ha, sin dal primo episodio, messo in chiaro che chiunque si tuffi in quel mondo ha i giorni contati. In Gomorra, anche i boss più invincibili, finiscono al 41 bis o, ancor più frequentemente, ammazzati. Ma la serie di Sollima è una grandissima serie poichè riesce a scavare molto a fondo al mondo che racconta, un mondo che esiste solo grazie alla difficoltà delle istituzioni di essere presenti e penetrare in quel territorio per legittimare la sua presenza ed instaurare una cultura della legalità e della speranza.
Da una serie cult ad un capolavoro. L'accoppiata Sorrentiniana costituita da The Young Pope e The New Pope rappresenta forse il vertice più alto della serialità italiana. Uno show che tutto il mondo ci invidia cosi come accade ogni volta che Paolo Sorrentino decide di mettere mani alla cinepresa. Jude Law è il perfetto interprete di uno show tanto viscerale quanto poetico, tanto blasfemo quanto sacro. Una serie fatta di contrasti e che sui contrasti gioca fino in fondo.
Dalla Napoli di Gomorra, passando per un regista napoletano, ritorniamo a Napoli, una Napoli polverosa, povera e "antica", una Napoli raccontata attraverso la sapiente penna di Elena Ferrante. L'amica geniale è un'altra serie che tutto il mondo ci invidia, cosi come tutto il globo terracqueo invidia la Ferrante ed i suoi libri. Fra pochi mesi assisteremo all'ultimo capitolo. Sarà l'ultimo passo prima dell'eternità.
Strappare Lungo i Bordi ed il suo sequel non sequel Questo mondo non mi renderà cattivo, ci hanno dimostrato che la serialità italiana sa anche essere varia e attingere da generi e stili che solo i grandi disegnatori e creatori di mondi animati sanno fare. Un grande architetto ce lo abbiamo in casa. Si chiama ZeroCalcare e su Netflix la sua fama ha finito per precederlo.
Nonostante un ritorno sottotono Boris è, insieme a Romanzo Criminale, lo show pioniere di un cambiamento che è stato soprattutto di mentalità. Con questi 2 show, diversissimi ma entrambi "romani", l'intera industria televisiva italiana ha capito che un nuovo modo di fare televisione era possibile. Grazie a loro abbiamo avuto la certezza di essere in grado di reggere il confronto con le grandi produzioni estere. Grazie a loro oggi mi è possibile scrivere questo post senza il rischio di essere deriso o smentito.
Provate, infine, ad immaginare 20 titoli di serie prodotte da una singola nazione europea negli ultimi 5 anni, fatta eccezione per l'inarrivabile qualità e quantità british.
Avete trovato di meglio in Germania o in Olanda o nei paesi scandinavi? Lungo le coste del mediterraneo, per caso, vi siete imbattuti in serie tv spagnole o portoghesi o turche o greche migliori di quelle elencate all'inizio?
Comunque la vediate, geograficamente, qualitativamente, produttivamente, c'è da essere, per una volta almeno, fieramente patriottici (e non per le amenità alla Vannacci o alla Sangiuliano o alla Santanchè!). Le nostre serie tv sono di livello stratosferico. Alcune per gioco, altre per passione, altre, invece, per una capacità di mettere a terra progetti pensati, studiati e poi costruiti come solo in America sanno fare. State certi che uno svedese, un irlandese, un belga, un bulgaro, di fronte ai nostri show direbbe:
Quando impareremo a produrre serie come solo in Italia sanno fare?