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La Vita Bugiarda degli Adulti non è L'Amica Geniale netflixiana

C'era un'attesa fortissima per l'esordio de La Vita Bugiarda degli adulti.

A testimonianza interna di questo fatto, basti leggere questo post dove riportavo tutti i debutti più attesi del 2023.

Il fatto che la miniserie Netflix (qui le migliori serie del 2022) fosse legata ad un romanzo di Elena Ferrante aveva ammantato lo show, ancor prima che iniziasse, di un mantello di invulnerabilità quasi come se, considerando la penna dietro il romanzo, fosse automatico che tutto sarebbe filato liscio proprio come l'altro prodotto di cui la Ferrante era autrice e che, nel campo seriale, ha visto nascere uno dei più clamorosi successi della serialità italiana, e non solo.

Sto parlando de L'Amica Geniale e di come La Vita Bugiarda degli Adulti, inevitabilmente ha dovuto fare i conti con questo pesantissimo paragone.

E tuffiamoci sotto le pendici del Vesuvio per parlare, paragonare, ragionare su questo insuccesso di Netflix non esattamente da buttare.

Vi rimando, giusto per farvi rimescolare le carte del 2022, all'articolo di recap con tutti gli articoli inerenti al lungo speciale 2022.

Parto proprio dal confronto con la serie Rai-HBO che tanto ho amato e che quest'anno si appresta a chiudere i battenti con la quarta e conclusiva stagione.

Il paragone è imbarazzante ma, soprattutto, perchè L'Amica Geniale è di un altro livello rispetto al 99% delle serie tv degli ultimi anni, serie che, non a caso, ha meritato la copertina di questo post.

Non vedo, dunque, un demerito nella serie Netflix nel perdere questa sfida, semmai vedo un grosso merito nello show di Saverio Costanzo a renderla cosi impari.

Questo primo assunto, però, una cosa ce la dice. La vita bugiarda degli adulti non è diventata un "must to watch" cosa che, probabilmente, in casa Netflix speravano divenisse.

E allora scivoliamo lungo questo parallelo per fare altre considerazioni.

La storia, diversa in mille modi, lascia intravedere degli scampoli alla Ferrante e questo è un grosso plus.

Il non essere etichettabile, il saper leggere quel momento storico senza mai davvero parlarne, l'essere sensuale e libera nel parlare di sessualità, sesso e convenzioni, il tratteggiare ed universalizzare un luogo tutto sommato piccolo ma che diventa grande nel racconto dell'autrice.

Sui personaggi è stato fatto, sicuramente, un ottimo lavoro.

La mano che scava in profondità per provare a tratteggiarli senza banalità, si nota.

C'è una ricerca spasmodica, quasi esagerata, dell'imperfezione, quasi come se quella smarginatura (per usare un termine caro ai lettori de L'Amica Geniale) fosse necessaria ad irrobustire il racconto.

Questo affondo costante sui peccati, le ossessioni, le esagerazioni dei personaggi risulta, alla fine, molto in contrasto con la raffinatezza de L'Amica Geniale, divenendo un boomerang che non rompe finestre ma non lascia illesa la qualità della storia.

L'esempio plastico è quello di zia Vittoria, interpretata da quella che sarebbe dovuta essere la punta di diamante del cast, ovvero Valeria Golino.

Dico "dovrebbe" poichè la Golino, anzichè impreziosire la serie ha finito per rovinarla. La sua presenza mi ha letteralmente irritato. Modi di fare esagerati ed esagitati, un continuo urlare, sproloquiare ad ogni battuta, un personaggio che è sembrato diventare, minuto dopo minuto, una caricatura di se stesso.

E' forse stato questo il peccato più grande dello show.

Un peccato enorme visto che Vittoria, probabilmente, avrebbe dovuto farsi carico della componente più drammatica della serie aggiungendo, al tempo stesso, una spolverata di energia a tutto il resto.

E' accaduto, invece, l'esatto contrario, con la Golino che ha reso Vittoria un personaggio piatto e monodimensionale proprio perchè non ha saputo sfumarlo, non ha saputo giocare con le varie anime di una donna che nella sua drammaticità, schiettezza e voglia di vivere avrebbe dovuto proiettarci in una dimensione altra rispetto al resto.

Detto di Vittoria, però, non possiamo trascurare il fatto che la vera protagonista dello show sia stata Giovanna, interpretata dalla giovane Giovanna Marengo. Entrata in sordina, la ragazza è riuscita a crescere, quasi letteralmente, episodio dopo episodio, incamerando ogni contrasto possibile.

Ricca ma attratta dall'ideologia di sinistra, "chiattilla" del Vomero ma frequentatrice dei centri sociali, ragazza per bene ma che si autodefinisce "zoccola", amica generosa e traditrice, figlia di papà impietosita dalla propria mamma. Giovanna è un personaggio che vive di incoerenze e proprio per questo risulta essere sempre il personaggio più in evoluzione, più in movimento, più ricco di sfumature. Al suo fianco spiccano 2 figure genitoriali che vivono di apparenze, che vivono di un'ideale anticonformismo che si tramuta in bugie pedissequamente raccontate a se stessi più che gli altri. Bene, molto bene in questo caso il casting, con Pina Turco ed Alessandro Preziosi che, seppur faticosamente, riescono ad emergere nel corso dello show. I personaggi di contorno, in generale, non sfigurano ma non hanno il carisma e la potenza di un Sarratore o di un Pasquale, di un Solara o di un Carracci, giusto per restare nell'alveo dei personaggi magnifici proposti da L'Amica Geniale nel corso degli anni.

In definitiva, dunque, La Vita Bugiarda degli adulti perde impietosamente il confronto con la sua sorellona ma non lascia insoddisfatti.

Il soundtrack è dignitosissimo, riportandoci nella Napoli degli anni '80, tra Almamegretta, Enzo Avitabile e 99 Posse. I personaggi hanno molto da dire, il casting, fatta eccezione per la Golino, non è stato malvagio. Il racconto è atipico ed originale, forse un po' rarefatto ma di sicuro interesse. Tuffarvi nella miniserie Netflix, in fondo, non sarà una perdita di tempo (ma neppure l'investimento seriale del secolo).


Sceneggiatura: 6

Regia: 7

Cast: 6--

Genere: Drama

Complessità: 7,5

Originalità: 6++

Autorialità: 6,5

Intensità/coinvolgimento emotivo: 5

Profondità: 8

Contenuti Violenti/Sessuali: 3

Intrattenimento: 6

Opening: 5

Soundtrack: 08

Produzione: Netflix

Anno di uscita: 2023

Stagione di riferimento: 1


 

Voto complessivo: 6,5

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