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Love & Death: storia vera in mano ad una super Elizabeth Olsen

Fermatela!

Fermate subito la HBO!

Quest'anno potrebbe essere multata per eccesso di velocità nella produzione di serie belle, bellissime e anche qualche capolavoro che resterà per sempre nella storia della serialità (Dico bene cara Succession?).

L'artefice dell'ultimo sogno televisivo è David E.Kelley, autore prolifico e produttore sagace che negli ultimi anni è si è contraddistinto per ottimi prodotti quali Mr Mercedes e The Undoing ed un caposaldo della recente serialità come Big Little Lies.

Questa volta, il buon Davidone nostro, ha voluto attingere, a piene mani, da una true story che, a quanto pare, in America tira più di un carro di buoi.

E' quella di Candy Montgomery, annoiata casalinga texana che nel 1980 salì agli "onori" della cronaca nera, gialla e rosa per un efferato delitto. Solo lo scorso anno, su Disney Plus, andò in onda una miniserie con Jessica Biel che raccontava la stessa storia, tanto per capire quanto questo singolo evento sia vivido nella memoria degli statunitensi.

A Jessica Biel viene contrapposta in Love & Death un'altra dea di sconfinata bellezza, impagabile talento e assoluto prestigio.

Elizabeth Olsen (WandaVision, Sorry For Your Loss) è la protagonista assoluta di uno show dal cast di livello e corale.

Si va da Jesse Plemons (Breaking Bad, Fargo) a Kristen Ritter (Breaking Bad, Jessica Jones), passando per Lili Rabe (American Horror Story, The First Lady)ed Elizabeth Marvel (House of Cards, The Dropout) passando per una serie di recurring dai volti non proprio sconosciuti.

La miniserie, in 7 episodi, ha debuttato sulla HBO lo scorso 27 Aprile ed oggi voglio parlarvi delle mie solite e benedette first impressions.

Non voglio spoilerarvi (e neppure spoilerarmi) la storia vera da cui la serie è tratta.

Sappiate l'essenziale, ovvero che Candy, qui interpretata dalla divina Elizabeth Olsen (quanto la adoro questa donna qui!), è una moglie amorevole, madre accorta, casalinga perfetta. Candy è rappresentata, sin dal primo episodio, come uno stereotipo vivente: quello della mogliettina casa e chiesa tutta sorrisi, abbracci e rassicurazioni, devota a tutto ciò che la circonda, fedele, leale e benevola.

Ma chi avrebbe guardato una serie con un protagonista cosi piatto e monodimensionale?

Ovviamente nessuno. Ed ecco che nel primo episodio, dal titolo The Huntress, scorgiamo un lato peccaminoso e libidinoso della nostra brava Candy, nutrito proprio da quella vita che la renderebbe uno spot vivente per dipingere la vita dei sobborghi americani degli anni '70 ed '80. La quotidianeità di Candy, infatti, è sciapa, routinaria, senza sussulti. Un marito bravo, bravissimo in apparenza ma monocromo, monotematico, monotono regala stabilità e sicurezza ma non certo passione e sconfinate possibilità. La vita scorre uguale, giorno dopo giorno, fra cori nella Chiesa metodista, incontri con le amiche, picnic, grigliate e qualche piccolo hobby poco sconvolgente.

Ed è proprio nelle pieghe di una maglia esistenziale cosi asciutta, morbida e priva di fili "appesi" che si annida il pelucchio che non ti aspetti, quello che ti fa venir voglia di strapparla via quella stessa maglia e provare qualcosa di diverso.

Durante un incontro amatoriale di pallavolo organizzato dalla congregazione di cui fanno parte, Candy ha modo di scambiare uno sguardo di pochi secondi con Allan, amico di famiglia e di congrega. Quello sguardo la scombussola a tal punto da inciderle una canzone nella testa che non andrà più via nei giorni a venire. Allan, nonostante un fisico poco attraente ed un volto non proprio da supermodello, è riuscito a trasmetterle un senso ed una voglia di sesso, di scappatella, di tradimento.

E' una voglia di evadere dalla propria vita o dal proprio matrimonio che spinge Candy a desiderare ardentemente tutto ciò?

O forse è solo il gusto del proibito, il senso estremo del peccato a renderla cosi avventurosa e perigliosa?

La prima puntata offre intriganti risposte ed una buonissima costruzione di un evento che, irrimediabilmente arriverà.

E' proprio il come questa escalation emotiva è sviluppata che rende, a mio avviso, Love & Death una serie degna di attenzione nonostante, in fondo in fondo, ci stia propinando la solita vecchia storia di una donna annoiata e priva di futuro che non riesce ad accontentarsi di quello che ha e cerca nell'eccezione alla regola che ella stessa aveva scelto di seguire quando era divenuta una moglie e madre in quel micromondo texano, americano, di quegli anni dove la favola a stelle e strisce aveva dei ben precisi stilemmi da seguire e gerarchie da rispettare.

Il tutto sarebbe stato di ben minore effetto e di riuscita molto meno efficace senza l'apporto di Elizabeth Olsen che qui ha portato sullo schermo l'immagine di una donna di una duplicità interiore pazzesca ed una sfacciata, quasi spudorata, voglia di fare qualcosa di stupido in quel momento della propria vita. Bella e irresistibile a qualunque uomo, Elizabeth/Candy ha dovuto faticare per convincere il morigerato Allan in questa piccola follia. In molti uomini sarebbero caduti al primo sguardo, figuriamoci di fronte ad una richiesta esplicita di una donna cosi! Ed è forse questo il vero grande difetto dei primi episodi, ovvero quello di aver reso quasi del tutto inverosimile le resistenze di un uomo flaccido, panzuto e senza carisma di fronte a cotanta grazia, di fronte a quegli occhi, quel sorriso che Elizabeth Olsen porta in dote. La Candy Montgomery reale era donna assai meno piacente ed assai meno corroborante dal punto di vista testosteronico. Questa scelta Hollywoodiana di puntare molto, anche, sulla bellezza della protagonista, l'ho trovata troppo in controtendenza con il trend recente di Hollywood e dintorni che, oramai da 1-2 decadi predilige la verosimiglianza all'edulcorazione di caratteri e personaggi.

A parte questo, pur non essendo di fronte alla storia della tv, siamo di fronte ad una buona rappresentazione di una storia vera che nell'immaginario collettivo statunitense è fortemente presente ancora oggi, 43 anni dopo.


Voglia di continuare a vederlo: 7,5

Voglia di consigliarlo: 7

Originalità: 5,5

Cast: 8

Comparto Tecnico: 7+

Opening: 5

Dove Vederla: HBO

Anno di uscita: 2023


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