Circa 9 mesi fa, The Walking Dead aveva chiuso i battenti (si fa per dire) dopo 177 episodi ed 11 stagioni! Una longevità pari solo alla delusione che, milioni di fan, hanno provato nel vedere una serie cult ridotta quasi a macchietta di se stessa.
Un'escalation che, stagione dopo stagione, è divenuta sempre più evidente, generando prima delusione, poi rabbia, poi preoccupazione ed, infine, rassegnazione. Quella serie devastante che avevamo ammirato nelle prime 2-3 stagioni, non esisteva più. Mancavano il dramma e l'originalità e le promesse iniziali non sembravano poter essere mantenute. Episodi sempre più piatti, trame sempre più riciclate, personaggi sempre più monodimensionali, schemi sempre più ripetuti, resero The Walking Dead, forse, uno dei più grandi rimpianti della storia della serialità. Un gap, quello tra cosa sarebbe potuta diventare la serie con autori più capaci e ciò che, invece, diventò, che ancora oggi mi provoca l'orticaria.
Nonostante queste considerazioni furono cosa concreta sin dalla quarta stagione, come un pazzo scriteriato decisi di continuare sino alla fine, avvolto dalla speranza che, prima o poi, un cambio di passo ci sarebbe stato. Come il protagonista de Il Deserto dei Tartari di Buzzati, aspettai a lungo, praticamente per sempre, una svolta che mai arrivò. Salutai lo show con un post eloquente che vi lascio qui, a questo link, arrabbiato come non mai per aver appreso che la fine altro non era che l'annuncio di un nuovo inizio, quello che attendeva l'avvio di numerosi spinoff, chiamati a (ri)tessere le trame dei personaggi più cari.
Ed eccomi qui, oggi, pochi mesi dopo quell'addio polemico e definitivo a parlarvi proprio del pilot di uno di quegli spinoff.
Ci son cascato di nuovo!
Prima di parlarvi di The Walking Dead: Dead City, vi lascio agli ultimi post da me pubblicati, a caccia di qualcosa di più interessante!
Ritornare sul luogo del delitto, dopo averne parlato cosi tanto male e dopo aver sconsigliato a tutti di impelagarsi in un'avventura che sarebbe finita male, mi ha fatto sentire come uno che ha passato la vita a raccontare le verità giudiziarie, extra-giudiziarie, politiche, imprenditoriali ed etiche di Silvio Berlusconi, salvo poi presentarsi al suo funerale con la maglietta nera ed una scritta bianca "io sarò in lutto una settimana".
La verità è che, un pochino per "deontologia" professionale di quella che non è una professione ma un hobby senza alcun guadagno ed un pochino perchè l'unica sottotrama che poteva vagamente interessarmi è proprio quella che sottende a questo spinoff, ho deciso di dare un'occhiata al pilot e, pensate un po', al termine del pilot non sono soddisfatto ma neppure cosi tramortito dall'affossare lo show.
Per chi non lo sapesse, The Walking Dead: Dead City, ha come protagonista l'insolita coppia costituita da Maggie e Negan, i 2 acerrimi nemici finiti, molte volte (forse troppe) a lavorare, combattere e lottare insieme. Personalmente credo che, The Walking Dead abbia regalato il suo ultimo afflato di vita quel giorno in cui girò l'episodio epico, violentissimo e crudele in cui Negan, e la sua Lucille, furono gli artefici dell'uccisione più iconica, cruenta e indimenticabile della saga. Da quel momento in poi, il declino lento ed inesorabile. Non è un caso che, in questo pilot, quell'episodio torni a galla, riaffiorato dagli incubi di Maggie sottoforma di istantanee che tornano a mostrarci quanto Negan fosse un pazzo, psicopatico che provava gusto a spappolare meningi. Il fatto che, 7 anni seriali dopo, Negan e Maggie riescano a stare nella stessa stanza senza saltarsi alla gola, la dice lunga sul percorso fatto dai 2, forse l'unico degno di nota in tutto lo show.
Ritenendo quel percorso, il solo meritevole di attenzione e, ritenendo Negan l'unico e solo personaggio capace di destare interesse anche nel più insulso degli episodi della serie madre, ho reputato opportuno e legittimo fare una capatina in Dead City.
Me ne sono pentito a metà.
Il bicchiere mezzo pieno è dato dal fatto che la serie sarà costituita da soli 6 episodi per cui un pensierino a concluderla, in caso, lo si potrebbe fare. I 2 personaggi hanno ancora quella tensione drammatica fra loro che fa ribollire le loro interazioni. Il figlio di Maggie scopre una cosa che potrebbe scatenare imprevedibili teorie e retroscena (già me lo vedo uccidere Negan proprio quando quest'ultimo avrà ricevuto il perdono di Maggie). La location, più metropolitana, definisce un cambio di scenario che ci voleva. Non avere tra i piedi decine di personaggi inutili potrebbe giovare all'intera serie.
Il bicchiere mezzo vuoto, invece, è dato dal fatto che, nonostante tutto pare essere ancora in uno schema arci-noto. Il cattivo, il buono, la fuga, la rincorsa, il rapimento, il salvataggio e cosi via. Solite cose di cui siamo totalmente stufi. A mancare è, inoltre, quel guizzo, di qualsiasi natura, col quale differenziare questo show dalla serie madre. Una regia differente, uno stile o un tono completamente nuovo, una struttura narrativa che faccia scalpore, un provare a seguire la strada tracciata ottimamente da The Last Of Us (qui la recensione). Nada. Tutto simile, se non identico alla serie madre. Infine, la tensione fra Maggie e Negan è palpabile ma è anche, oramai, acquisita. Sono anni che li vediamo rincorrersi e promettersi morte reciproca senza che mai vi sia il definitivo perdono o la definitiva vendetta.
Temo, in conclusione, che questo spinoff possa andare bene per chi ha amato la serie madre e che non riesca ad accontentare gli indecisi.
Figuriamoci i detrattori.
Come il sottoscritto...
Voglia di continuare a vederlo: 5,5
Voglia di consigliarlo: 6++
Originalità: 2
Cast: 6
Comparto Tecnico: 5++
Opening: 6,5
Dove Vederla: AMC
Anno di uscita: 2023
Comments