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I'm a Virgo è una serie gigante

Il titolo di oggi è stato molto istintivo.

Da esso trapela qualcosa che non potrebbe corrispondere al vero ma che spero possa verificarsi.

I'm a Virgo (in Italia edito come Sono Vergine) è una delle più recenti serie tv prodotte da Amazon Prime Video e che trovate disponibile sul catalogo italiano.

Sono 7 gli episodi che compongono la prima stagione, con una durata singola di circa 35 minuti. Una serie che, come Swarm qualche mese fa (qui la recensione), potrebbe essere vista, agevolmente in 1-2 serate. Sono, infatti, circa 4 le ore necessarie per completarne la visione. Non un dettaglio in un momento prolifico come questo dove, letteralmente ogni giorno, emerge qualche nuova serie tv subito definita "serie del momento". I'm a Virgo, uscita il 23 giugno scorso, ha tutte le carte in regola per meritarsi il suo periodo di gloria seriale.

E' una serie, infatti, che poggia i piedi su un terreno abbastanza classico ma mescolando una varietà di generi e paradigmi narrativi fra loro fino a creare una serie veramente unica e spiazzante.

Ce ne saranno tante altre così originali all'interno degli ultimi articoli che ho pubblicato qui?

Jharrel Jerome è Cootie in un'immagine dal pilot della serie tv I'm a Virgo, Sono Vergine di Amazon Prime Video

Jharrel Jerome (Mr Mercedes, When They See Us) interpreta Cootie, un bambino, poi diventato adolescente, che è nato con una caratteristica molto evidente ed ingombrante. Cootie è, infatti, un gigante. Non nel senso morale, intellettivo o altro ma proprio nel senso fisico, in termini di statura. A 19 anni (che è l'età in cui il pilot scivola per assestare il racconto), Cootie è alto circa 4 metri. I genitori, in qualche modo adottivi (il papà è, in realtà lo zio visto che la madre naturale di Cootie è morta durante il parto), sono amorevoli e protettivi con lui e hanno sacrificato le proprie vite alla cura, la crescita e l'educazione del gigantesco bambino. I primi minuti ci mostrano le difficoltà, anche fisiche e logistiche nel dover sfamare, far muovere e allenare un ragazzo molto più grande delle stanze che compongono la casa in cui vive. Un Gulliver metropolitano che al primo movimento scoordinato rischia di buttare giù un muro portante o far cadere un pochino di intonaco. Cootie viene nascosto al mondo dai suoi tutori, impauriti da quella che potrebbe essere la reazione del mondo esterno ad un fenomeno strano, diverso e contronatura come quello. Ritrovarsi, fra le strade, nei locali, nelle scuole, nelle piazze un giovane uomo alto il triplo di chiunque altro e capace di sollevare un automobile con un dito, genererebbe tanta curiosità ed ammirazione ma anche spavento e ferocia da parte di uomini guidati dalla rabbia verso il diverso. E' la storia dell'umanità ad insegnarci che quella sarebbe la naturale reazione di almeno una parte della cittadinanza. Quella reazione segnerebbe l'inizio della fine per un ragazzo normale nell'anima e nei modi ma diverso nelle fattezze. E' una facile ma mai scontata metafora universalmente accettabile (ahinoi) quella che vedrebbe uomini "normali" aizzare le folle verso uomini "diversi". La paura di Lafrancine e Martisse, la coppia che ha cresciuto Cootie, è appunto quella di ritrovarsi fra le mani una bomba sociale innescata dalla "liberazione" del ragazzo all'interno della società. Il destino di Cootie è a metà fra quello riservato agli uomini raffigurati nel mito della Caverna di Platone e la più celebre Alice del paese delle meraviglie che tutti noi conosciamo grazie al romanzo del 1865 ed all'adattamento di Tim Burton sul grande schermo. In questo schema ci ho visto tanti topoi di genere ed un classicismo opportuno nell'avviare la storia.

Laddove, però, la serie riesce a catturare l'attenzione è nel mescolamento di generi che ci porterà ad incontrare un supereroe rigido e vagamente fascista, interpretato dal sempre sia lodato Walton Goggins, un affondo profondo sul fantomatico Bing Burger che tanto ha ricordato quelle opere alla Fight Club che vivevano di accuse e critiche al consumismo ed il capitalismo, un teen drama non troppo velato visto il protagonista è adolescente e tanta analisi sociale intorno al razzismo e all'intolleranza. Il tutto emerge nel solo primo episodio per cui, nel prosieguo la narrazione, lo stile e la struttura potrebbero solo arricchirsi di nuovi elementi e sfumature.

Per adesso, dunque, il gigante Cootie è il protagonista di una serie che potrebbe diventare enorme. Succederà?


 

Voglia di continuare a vederlo: 8,5

Voglia di consigliarlo: 8

Originalità: 9

Cast: 6,5

Comparto Tecnico: 6+

Opening: 1

Dove Vederla: Amazon Prime Video

Anno di uscita: 2023


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