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The Idol: recensione di un fallimento?

Euphoria è una delle migliori cose che siano state prodotte negli ultimi anni. Originale, diretta superbamente, innovativa, senza filtri e capace di destrutturare e sconvolgere il genere del teen drama come nessun'altra serie prima. Se non ci credete, rispolverate una delle mie recensioni sulle prime 2 stagioni di Euphoria e sui suoi episodi speciali. Dovreste trovare tutto a questo link.

Ma che c'entra Euphoria con questo articolo?

Tutto.

Il creatore di The Idol è, infatti, proprio quel Sam Levinson a cui si deve il successo di Euphoria. E' lui la mente creativa che, dal nulla, qualche anno fa sfoderò una serie che, in pochissimo tempo, si accaparrò alcuni fra i premi più ambiti nel panorama televisivo, riuscendo, al contempo, a far brillare di luce ancora più accesa la stella di Zendaya. Sam Levinson, soprattutto dopo la seconda stagione dello show HBO, divenne uno dei nomi più apprezzati fra le firme autoriali dell'universo seriale e non solo. Sarebbe divenuto "uno di quelli da tenere d'occhio" alla stregua di Damien Chazelle, qualche anno fa, dopo l'uscita di Whiplash o di Donald Glover dopo l'uscita di Atlanta.

Ecco perchè, The Idol c'entra tutto e di più con Euphoria ed ecco perchè il suo approdo su HBOMax il 4 giugno scorso rappresentava uno dei momenti più attesi dell'anno televisivo.

Se avete un profilo social di qualsiasi tipo e non vivete su Marte avrete letto, da più parti, quanto la serie sia stata stroncata, più o meno trasversalmente.

Questo post rappresenterà una voce fuori dal coro?

Lily Rose Depp nella prima inquadratura del pilot di The Idol di Sam Levinson

Recensione Pilot The Idol

Non per fare il bastian contrario e, men che meno, per voler fare "il tipo originale" posso confermarvi che non capisco (o meglio capisco ma non condivido) questo generale accanimento sulla serie. Questa recensione di The Idol, o meglio questa first impressions, ne sarà la prova.

Premettendo che uno dei 2 protagonisti, quello maschile interpretato da The Weeknd, soffre di una performance che Renè Ferretti avrebbe definito da "cane maledetto" e, premettendo che sono uno che si lascia estasiare da autori come Sam Levinson, cosi dirompenti e soffocanti, ho trovato il pilot di The Idol un episodio che, quanto meno, è riuscito a portarsi a casa il minimo risultato che ci si aspetterebbe da un episodio pilota: convincermi a continuare la visione.

Per uno show che si è beccato un bel 2 dagli amici di Seriangolo (vi adoro!) e che è ampiamente sotto la sufficienza su IMDB, il risultato non mi sembra cosi deludente. Il web tutto si è letteralmente scatenato definendo la prima puntata "un fallimento", un "cringe" assoluto mentre in tanti ci hanno trovato tratti di pornografia e volgarità tali da invocare la purga o l'Inquisizione. La critica non si è neppure sforzata di dividersi, decretando quasi subito la fine ed il buco nell'acqua dello show.

Premesso ancora che non sono uno di quelli che crede nel mito del "lo dicono tutti quindi è vero", è lapalissiano che se un prodotto si becca un 4 in pagella dal 90% delle persone che l'hanno guardato, difficilmente esso sarà un capolavoro. E' possibile, però, che vi sia una generale sottovalutazione dettata da un mix di fattori. La troppa attesa, la speranza di trovarsi di fronte ad un evento assoluto, la ritrosia a digerire prodotti cosi espliciti, il non accettare che un corpo nudo non corrisponda per forza ad una mancanza di creatività ed una scena di sesso non sia per forza un rimando a YouPorn, sono tutti fattori che, a mio modestissimo avviso, hanno scatenato reazioni cosi forti.

The Idol mi è sembrato totalmente un prodotto di Sam Levinson e, se vogliamo, una quasi naturale prosecuzione del lavoro svolto in Euphoria. Meravigliarsi che questo sia un prodotto cosi forte, cosi indefinito, cosi estremo mi sembra ridicolo. Vi stupireste di beccare Rocco Siffredi intento a "soddisfare" i propri istinti primordiali? Vi stupireste di intravedere Djokovic su un campo da Tennis? Vi stupireste di ascoltare da Giorgia Meloni 2 parole quali "Sostituzione Etnica"?

Io no, cosi come non mi stupisce constatare che in The Idol sin dalla prima inquadratura c'è una tensione sessuale fortissima, si vedono ed intravedono aureole, si assiste ad una coreografia allusiva, varie volte vengono mostrati corpi sinuosi sfiorarsi, si parla di disturbi mentali, compaiono droghe, compaiono alcolici, si mette in scena un qualcosa a metà tra Tinto Brass e Nicholas Winding Refn. E' un po' come se Dead Ringers fosse scivolato dentro Copenaghen Cowboy dopo aver, appunto, digerito 2 stagioni di Euphoria.

Se The Weeknd si è mostrato totalmente inadatto, destino diverso è occorso a Lily Rose Depp, figlia di Johnny, e qui assoluta e totale protagonista nei panni di una pop-star famosissima e zeppa di problematiche legate ai propri eccessi sessuali, esistenziali e da party girl.

Aldilà di tutto, The Idol è una storia che mi appare molto più universale e centrale di quel che sembri. E' uno show sui falsi idoli o sui fenomeni temporanei che ogni giorno, volente o nolente, cerchiamo e, a tratti creiamo. Il carrozzone mediatico che ruota intorno ad una star, sia essa del cinema, della musica, della televisione o dello sport, è spaventoso. Quella macchina atroce ha un solo obiettivo: quello di intrattenerci ed arricchirsi schifosamente nel farlo. Jocelyn è l'emblema di un mondo che ruota intorno alla Britney Spears o la Kardashian del momento, producendo una ricchezza spaventosa che si perpetua uguale a se stessa al variare dei suoi Dei. Oggi Jocelyn, domani Beyonce, dopodomani Lady Gaga e cosi via. Un idolatrare uomini e donne imperfetti, infelici, miserevoli che altri non sono che il riflesso di una generazione poggiata su valori fragilissimi come i protagonisti, le star, gli idoli che la compongono.

La messa in scena e la regia sono grandiosi.

La recitazione meno.

La potenza e la potenzialità del racconto molto più ampi di quel che sembri.

Nonostante quel che si dica in giro.

Nel web e non solo.


 

Voglia di continuare a vederlo: 7,5

Voglia di consigliarlo: 5

Originalità: 8

Cast: 5

Comparto Tecnico: 9

Opening: 2

Dove Vederla: HBOMax

Anno di uscita: 2023

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