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Slow Horses balla in equilibrio perfetto fra Action e Humour

Sebbene la prima stagione di Slow Horses mi avesse convinto tantissimo (qui la recensione a testimonianza di questa affermazione), avevo faticato a considerarla un top show.

Avevo però sentenziato, nel recensire la prima stagione, che un grande merito della serie era stato quello di rilanciare verso una seconda stagione che si preannunciava scoppiettante.

Sono stato di buon auspicio, a quanto pare, visto che la seconda stagione, andata in onda, come la prima, nel 2022, è stata una vera bomba ed ha permesso a Slow Horses di attestarsi come il migliori spy drama dai tempi di Homeland e The Americans.

Inutile dire che abbia comodamente viaggiato in prima classe tra le migliori serie tv Apple Plus e i migliori drama.

Prima di salutare gli amici del "pantano", che ne dite di fare un giretto sui miei 4 canali social?




Gary Oldman è Jackson Lamb in un'immagine di Slow Horses 2 di Apple TV Plus

Gary Oldman è stato, indubbiamente, il catalizzatore di tutto il discorso Slow Horses. Narrativamente è stato lui il fulcro delle prime 2 stagioni. Intorno a lui ruota, infatti, tutto il mistero sul passato (e sul presente) di un agente senior dell'MI6, capacissimo di portare avanti indagini complesse e rischiose ma relegato dietro una delle scrivanie meno ambite del Regno Unito. Come Jackson Lamb sia finito in quel purgatorio è un mistero che di stagione in stagione muoriamo dalla voglia di scoprire.

Ma Gary Oldman è anche il centro della parte più leggera e dissacrante di Slow Horses, quella che, a mio avviso, rende Slow Horses, Slow Horses. L'ironia ed il sarcasmo del suo personaggio rende tutto più facile da seguire, più ritmato, più frizzante. E' una scelta, quella degli autori, che permette alla serie di differenziarsi dai 24, dagli Homeland, dai The Americans di questo mondo, sempre molto drammatici e tragici, sempre molto seriosi nella loro discesa verso gli inferi delle spy story che raccontavano.

Chiudendo il discorso sull'attore premio Oscar per L'ora più buia, egli è, ovviamente, il capofila di un cast semisconosciuto ma in grandissima forma. La sua performance è totale, esemplare, da manifesto. Il suo trasformarsi in un signore sulla sessantina senza nulla da perdere e apparentemente senza più nulla da dare, pungente e trasandato, puzzolente e alcolizzato ma concretamente in grado di assolvere al suo dovere, difendere la nazione ed il proprio team, lottare come un leone per la sua squadra ed i suoi uomini, sempre in bilico fra la menzogna e la verità, varrebbe un altro premio Oscar se solo Slow Horses fosse un film e non una serie.

I protagonisti di Slow Horses in un'immagine dalla seconda stagione

Slow Horses è, ovviamente, anche altro ma era fondamentale sottolineare come sia Gary Oldman a renderla fenomenale.

La serie è azione, è thriller purissimo, è tutto quello che una serie british che si rispetti potrebbe offrire (qui le migliori serie british del 2022), intelligente, sagace, incapace di annoiare, piena di ritmo e di personaggi secondari che non sembrano secondari.

La seconda stagione è stata forse ancor meglio della prima ma ha forse creato un hype inferiore a quanto la prima annata aveva saputo fare, complice una chiusura più netta delle storyline che hanno composto questo ciclo di episodi.

Restano ancora tanti nodi da sciogliere ma oggi sappiamo molto di più su Lamb, sul Pantano e sul suo team di quanto non sapessimo una decina di episodi fa.

La voglia di ritornare ad assistere alla vicenda dei ronzini di sua maestà, però, è ancora alle stelle.


Sceneggiatura: 7

Regia: 6

Cast: 9

Genere: Spy

Complessità: 7

Originalità: 8,5

Autorialità: 7,5

Intensità/coinvolgimento emotivo: 7+

Profondità: 5,5

Contenuti Violenti/Sessuali: 4

Intrattenimento: 7,5

Opening: 9

Soundtrack: 5,5

Produzione: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2022

Stagione di riferimento: 2

 

Voto complessivo: 8,5


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