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The Crowded Room mi ha intrippatto, soddisfatto ed emozionato

Mannaggia a me che avevo dubitato di The Crowded Room.

Si può essere scettici di uno show che poi riesce a diventare quel che The Crowded Room è diventato?

E si può confermare quello che si era detto ad inizio stagione anche quando, al termine della prima annata, ti sei convinto che questo show sia uno show maledettamente bello e ben fatto?

Le mie first impressions erano state molto poco convinte sull'operazione di Apple TV Plus. Un paio di episodi di pura noia e dove avevo quasi avuto la tentazione di abbandonare mi avevano lasciato un amaro in bocca che mi aveva seccato le fauci. Per mia fortuna ho voluto dare credito a Tom Holland e Amanda Seyfreid (d'altronde, come fai a volere male a 2 cosi?) e benedetti siano Crowley e Azraphael di Good Omens se l'ho fatto perchè, amici miei, The Crowded Room è una delle migliori serie dell'anno e la seconda parte merita davvero tanti applausi.

Un applauso non me lo meriterei anche io per tutte le first impressions che vi regalo? Le trovate qui.

Tom Holland è Danny in un'immagine da The Crowded Room

Oggi, proprio mentre celebro The Crowded Room, voglio confermare tutto quello che dissi in occasione delle first impressions. I primi episodi erano lenti, bruttarelli e non all'altezza delle attese. Sono stati funzionali a quello che sarebbe avvenuto dopo? Assolutamente si ma non cosi decisivi. Per questo motivo credo che, nonostante il giudizio complessivo sullo show sia estremamente positivo, quello sui primi 2-3 episodi può benissimo non esserlo.

Terminata questa arringa alla Saul Goodman a difesa del me stesso del passato, procediamo con la sfilza di commenti positivi sulla stagione tutta.

Permettetemi, innanzitutto, di tessere le lodi di Tom Holland che qui ha dimostrato di non essere solo uno Spider Man di quartiere ma un attore fatto e finito. Il nostro amato Uomo Ragno era chiamato ad una prova mica da ridere, una di quelle che di solito "fanno una carriera". Sdoppiarsi in 2 personaggi, divenuti poi 3 e poi 4 e poi chissà quanti non deve essere un compito facile (chiedere a James McAvoy cosa ha dovuto inventarsi all'epoca di Split). Holland ci riesce benissimo riuscendo, da un certo punto in poi, a farci notare anche solo con una smorfia se a parlare, pensare ed agire in quel momento fosse lui o fosse Jack o fosse Ariana o chissà quale altro anfratto della sua personalità multipla.

Se magnificare la prestazione di Holland è un'impresa assai facile, lo è meno farlo nei confronti di una, secondo me, spettacolare Amanda Seyfreid che si era fatta serialmente notare per quel gioiellino di The Dropout (qui la recensione). La sua è, infatti, una performance molto più pacata, giocata su registri e toni quasi sommessi eppure riesce ad essere sempre esattamente quella che dovrebbe essere in quel momento. L'ho trovata stupenda e capace di arricchire il personaggio di Rya da lei interpretato.

Il casting di Apple TV Plus si conferma in gran spolvero ed ottime sono state anche tutte le partecipazioni di contorno tra cui mi sento di dover sottolineare quella di Christopher Abbott ed, in misura minore, di Emmy Rossum.

Parlando di grandi attori, date un'occhiata qui.

The Crowded Room

Planando su quello che la serie ha offerto e ha detto, in realtà, non c'è tantissimo da aggiungere a quello che abbiamo visto. The Crowded Room, un po' come avveniva ne La Regina Degli Scacchi, è una serie da manuale, costruita benissimo e capace di esplodere proprio quando avrebbe dovuto, di spaccarci in due l'anima proprio quando avrebbe dovuto, di farci tirare un sospiro di sollievo proprio quando avrebbe dovuto, di emozionarci e placarci proprio quando avrebbe dovuto.

Da questo punto di vista l'ho trovata una serie perfetta. A differenza di Queen's Gambit, però, The Crowded Room aveva a sua disposizione una storia non lineare e questo le ha permesso di essere anche molto più intrigante, interessante e sfaccettata. Una linearità nella costruzione a cui si contrapponeva una non linearità nello sviluppo della storia a causa della personalità multipla che dominava la mente del suo protagonista.

Ogni tassello costruito ci portava verso il piano narrativo successivo il quale a sua volta ci faceva salire ancora più in alto ma una volta arrivati al singolo piano venivamo confusi e tramortiti da rumori, informazioni, deviazioni che ci tenevano sempre in ansia e colmi di dubbi.

Il penultimo episodio ha trafitto il cuore. La storia di Danny ha trafitto il cuore.

Il finale ci ha restituito speranza e fiducia verso un mondo che pure è un mondo fittizio e verso un personaggio che non esiste e mai è esistito.

E' raro affezionarsi cosi ad una storia e ad un ragazzo che vive solo su carta, solo sullo schermo.

The Crowded Room ci è riuscita.

E tocca dargliene atto.


 

Sceneggiatura: 8

Regia: 6

Cast: 9

Genere: Drama

Complessità: 9

Originalità: 8

Autorialità: 5,5

Intensità/coinvolgimento emotivo: 7,5

Profondità: 6,5

Contenuti Violenti/Sessuali: 2

Intrattenimento: 6

Opening: 6,5

Soundtrack: 4

Produzione: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2023

Stagione di riferimento: 1

Voto complessivo: 8















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