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Le serie tv meglio Recitate del 2022

Si parte signori, si parte.

Dopo il trionfale cammino del 2021, oggi è il momento di cavalcare il 2022.

La cavalcata sarà lunga, lunghissima e ci accompagnerà in tutto questo ultimo periodo dell'anno, con una lunghissima coda che ci porterà fino a fine gennaio/inizio Febbraio.

Oltre 50 i post che sto preparando per voi.

So che non siete pronti ma basterà questo post per farvi cambiare idea su voi stessi.

Qui, invece, troverete il link allo speciale 2021.

Oggi si parte dalla recitazione, si parte da quegli uomini e quelle donne che permettono e sempre permetteranno ad una serie di emergere.

Senza di essi nulla sarebbe possibile.

In alcuni casi ad attori ed attrici di livello pazzesco si aggiunge un livello pazzesco di regia, scrittura, fotografia ma spesso, purtroppo, sono loro a mandare la baracca avanti.

In questo primo episodio speciale voglio evidenziare quegli show il cui cast e le cui performance di quel cast hanno consentito a quello show di alzare ulteriormente il livello che la regia, la scrittura, la fotografia avevano stabilito.

In molti casi parliamo di serie tv di livello già altissimo, impreziosite da singole performance, o performance collettive impossibili da dimenticare.

E allora eccoci, eccoci al dunque, eccoci all'alba di uno speciale 2022 che si preannuncia scoppiettante!

Prima vi rimando a questi 2 post che non potete trascurare:




The Handmaid's Tale


La quinta stagione di The Handmaid's Tale è stata una sorpresa. Discostatasi oramai da anni dai libri da cui attinge, ed orfana della storyline portante che tante buone cose aveva prodotto, lo show si è proiettato in una nuova e selvaggia fase. Le recitazioni, però, non sono state una rivelazione ma una piacevole costante.

Dall'indistruttibile Elisabeth Moss, passando per una Yvonne Strahovsky in stato di grazia, fino ad arrivare alla sempre sottovalutatissima Ann Dowd ed al sempre più rilevante Bradley Whitford, è parso chiaro, ancora una volta, che uno dei punti di forza dello show di Hulu sia, appunto, la bravura dei suoi attori.

Ed eccovi, allora, una recensione di uno degli episodi in cui è stato chiaro a tutti quanto la Moss e la Strahovsky abbiano dato valore aggiunto allo show.


The Crown


Arrivata giusto in tempo per lo speciale 2022 di SerialFiller, anche The Crown ha vissuto la sua quinta stagione, ed anch'essa, come The Handmaid's Tale, vivrà la sua ultima stagione il prossimo anno.

Anche qui, come nella serie precedente, il livello megagalattico del cast è stato sempre una costante. Ci siamo talmente abituati a godere di prestazioni da Oscar che adesso ci permettiamo il vizio di criticare attori come Dominic West o Jonhatan Pryce che, nell'interpretare Carlo e Filippo, avrebbero avuto troppa energia ed una statura troppo diversa rispetto ai precedenti.

Balle.

Sono stati perfetti, cosi come sono state perfette Imelda Staunton e la strepitosa Debicky nei panni, rispettivamente, di Elisabetta II e di Lady Diana.



The Offer


Inattesa.

E' questo l'aggettivo che utilizzerei per descrivere la serie con cui Paramount Plus si è presentata al mondo.

Inattesa perchè chi se lo sarebbe aspettato che qualcuno potesse mettere in scena il come, il quando, il perchè qualcuno, oltre mezzo secolo fa, credette in un film chiamato The Godfather.

Sarebbe divenuto uno dei film più belli ed acclamati di sempre.

The Offer ha soddisfatto molte curiosità ma ha, prima di tutto, messo in scena dei personaggi meravigliosi, interpretati a vario titolo da spumeggianti attori come Matthew Goode, Miles Teller, Juno Temple, Giovanni Ribisi e Burn Gorman. Tutti hanno fatto miracoli. Il cast, nella sua interezza, ha regalato una miniserie imperdibile di cui vi ho abbondantemente parlato qui, in questo post.



Hacks


Ho un debole per Hacks.

Ho un debole per Jean Smart.

Ho scoperto di avere un debole per Hannah Einbinder.

Queste 3 debolezze non potevano che portarmi alla logica conclusione per cui la serie HBOMax merita di essere qui, in questo post di apertura dello speciale 2022 di Nella Mente di un SerialFiller.



Better Call Saul


La serie spinoff di Breaking Bad, che ha chiuso i battenti quest'anno, comparirà frequentemente in questo speciale di fine anno, forte di un livello mai raggiunto prima in tutti i campi, da quello tecnico a quello attoriale.

Bob Odenkirk e Rhea Seehorn spiccano in un cast dove Giancarlo Esposito, Michael Mando, Jonhatan Banks e le comparsate di Aaron Paul e Bryan Cranston hanno consentito a Better Call Saul di attestarsi come una delle migliori serie all time.

Ho raccontato il finale con il post più lungo e sentito della mia carriera da blogger.



Menzioni specialissime per House of The Dragon, Ozark, This Is Us e Slow Horses.


 

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