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Tutti gli episodi di The Falcon And The Winter Soldier recensiti per voi

Orfani di The Falcon And The Winter Soldier non disperate.

Bucky e Sam ci han lasciati oramai da un po di tempo ma l'eco delle loro imprese e della loro amicizia è ancora forte.

The Falcon And The Winter Soldier, siamo onesti, non ha avuto l'impatto di WandaVision o la briosità di Loki ma qualche spunto serio e importante sulla figura dell'eroe, e dell'antieroe l'ha fornito, specie quando si è affrontato il tema del lascito di Capitan America e di tutto quello che questo mito fumettistico e non ha rappresentato.

Sam da una parte e Bucky dall'altra hanno permesso a casa Marvel di esplorare, con una manovra a tenaglia, l'universo di Capitan America proiettandoci verso un futuro che si preannuncia incerto e meno benevolo per questo amato personaggio, forse ancora troppo legato al volto ai muscoli di Chris Evans.

Come è o come non è qui Nella Mente di un SerialFiller ho raccontato questo tour in 6 episodi passo dopo passo, ed eccomi qui a riproporvi, una dopo l'altra le recensioni di ciascun episodio.

Buon recap!

Partiamo ovviamente dal primo episodio, che, con buona pace di tutti ha funzionato da introduzione, come è giusto che sia.

Steve Rogers non c'è più, evviva Steve Rogers avrebbe potuto recitare una vecchia campagna pubblicitaria di qualche anno fa.

Il marchio Capitan America deve continuare a vivere, per il bene dell'America e per i valori che questo brand incarna.

Tornando al tema pubblicitario appare subito chiaro come la resurrezione dell'eroe americano passi soprattutto dalla volontà di manifestarsi ancora come i più forti e potenti del globo, anche senza più l'uomo dietro la tutina a stelle e strisce.

Sin da subito appare ovvio come Sam e Bucky saranno dei veri e propri comprimari in quella che dovrebbe essere una serie su loro 2, in quella che, fino a prova contraria, è la serie che porta i loro nomi di battaglia.

Nel secondo episodio avvengono molti fatti importanti ma quello che emerge più prepotentemente è uno spiccato senso dello spettacolo che la serie vuole offrire.

Effetti visivi come se fossimo all'IMAX, scene di azione mirabolanti, enorme attenzione a quelli che una volta avremmo chiamato effetti speciali.

Sam e Bucky tornano in sella e lo fanno insieme, affiancati, volenti o nolenti, dal nuovo eroe americano, quel John Walker che sarà costretto, suo malgrado, a non far rimpiangere Steve Rogers.

Ma John Walker non è Steve Rogers e qui ne percepiamo le prime avvisaglie.

Oltre alla tutina e al nome è dunque importante l'uomo che indossa quella tuta?

La risposta è si e la serie non smette di farcelo notare.

E poi c'è il cliffanger finale che ci restituisce uno dei villain più amati del Marvel Cinematic Universe..

Il barone Zeno torna tra noi. E' vivo e vegeto e macchiavellico come sempre.

Nel più classico degli schemi di genere i nostri eroi dovranno scendere a patti col cattivone di turno per raggiungere uno scopo più alto.

Iniziamo a familiarizzare con uno dei grandi nuovi protagonisti della serie e di tutto l'MCU, il misterioso Power Broker.

Chi si celerà dietro questo alias?

Lo scopriremo solo nei minuti finali dello show ma tanto basta per solleticare il nostro appetito.

Intanto i Flag Smashers continuano a fare capolino, seppure, come vedremo, senza incidere quanto avremmo desiderato.

Power Broker, Capitan America, John Walker, Zeno, Flag Smasher, tanta tanta gente importante che soffoca i 2 protagonisti. Non pensate?


E veniamo a quello che a mio avviso è stato il migliore episodio della serie o almeno quello che più di tutti ha dato da riflettere.

La scena finale di questa puntata non andrà via presto, un po come quelle macchie di sangue sullo scudo più famoso del mondo.

John Walker non è Steve Rogers.

Ora lo sappiamo con certezza.

Ora ne abbiamo la prova.

Ora non si torna più indietro.

Il quinto episodio è il più lungo ma anche il più riflessivo.

Sam e Bucky hanno bisogno di una pausa, di un momento per capire dove atterrare e cosa farne dell'eredità lasciata dal loro amico Steve.

Dopo quanto accaduto a John Walker quale potrà essere il destino dell'eroe-amico Capitan America?

Meglio lasciarlo alle spalle o coltivarne le gesta, rilanciandole in una nuova veste?

All'America e al mondo serve ancora quel nome, quella tuta, quello scudo? O forse è arrivato il momento di voltare pagina?

L'amicizia tra Sam e Bucky finalmente sembra rinsaldarsi, cosi come le loro convinzioni.

I 2 funzionano bene insieme ma la loro alchimia non sembra essere abbastanza prodigiosa per rendere la serie una serie imperdibile.

Tutti i nodi vengono al pettine nel season finale che fa quello che ogni finale di stagione dovrebbe fare. Raccoglie tutte le storyline e le fa esplodere in tutta la loro coerenza (o incoerenza in alcuni casi) narrativa.

Tutti i cerchi si chiudono ed il discorso generale sulla figura ed il mito dell'eroe sembra compiersi degnamente.

Peccato che sia un discorso molto didascalico quello che vediamo e ascoltiamo dalla viva foce di Sam ma di certo è un discorso solido e compiuto che rilancia Capitan America e tutto il suo brand.

Le note più interessanti avvengono fuori spartito e verso la fine e portano la firma di John Walker e Power Broker, forse le 2 figure più enigmatiche di tutto lo show.


Cosa ci riserverà l'MCU sul piccolo e grande schermo è tutto da scoprire ma qualcosa sta cambiando, profondamente.

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