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Severance è la vera bomba del 2022 (finora)

Aspettavate di conoscere la rivelazione dell'anno?


Cercavate una Black Mirror orizzontale?


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Di Severance vi ho già parlato in questo post di first impression ma oggi, doverosamente, torno sulla serie tv Apple più dirompente di sempre, con la pancia pienissima dopo aver visto l'intero stagione ma con un appetito enorme in attesa della seconda stagione.

Cast importantissimo che comprende Patricia Arquette, John Turturro, Adam Scott e la sorprendente Britt Lower, ma soprattutto un'idea di fondo brillante ed una "messa a terra" superlativa, fanno di Severance la vera chicca di questo primo quarto di 2022.

Ne abbiamo già avute moltissime di "bombe" in questo 2022 (ahinoi anche di bombe vere nella martoriata Ucraina). Dalla superba seconda stagione di Euphoria allo scoppiettante finale di Peaky Blinders, passando per nuovi show eccellenti come Peacemaker, Slow Horses e altre ancora. Ce ne è una, però, che merita più di tutte questo appellativo ed è, senza dubbio, proprio Severance.

Se il pilot aveva acceso la miccia, gli episodi successivi hanno visto quella miccia accorciarsi sempre più in vista di un finale che ha fatto esplodere tutto, facendo saltare un banco molto molto ricco e rinviando tutto ad una seconda stagione che già attendiamo con fermento.

L'incipit di Severance ci aveva da subito proiettato in una dimensione "blackmirroriana" di cui sentivamo un certo bisogno. Se è vero che di piccole Black Mirror, in questi anni, ne abbiamo viste passare tante (da Made For Love a The Premise, passando per Years & Years e tante altre), mai avevamo assistito a qualcosa di cosi orizzontale e cosi duraturo come Severance.

Un'intera stagione di altissimo livello dove mai abbiamo avuto la sensazione di un calo nella qualità, sia visiva che narrativa, e dove sempre abbiamo percepito un rilancio della posta in gioco.

Al centro di tutta la storia, come credo saprete, vi è una procedura, quella della "scissione", adottata e sponsorizzata dalla famigerata Lumon, grazie alla quale si può scegliere di "separare" la propria mente, nello specifico scindendo i propri ricordi personali dai propri ricordi "lavorativi". I nostri 4 protagonisti all'interno della Lumon (Mark, Helly, Devon ed Irving) vivono, di fatti, una doppia vita, all'interno della quale esiste un Mark versione ufficio ed un Mark versione "persona" al di fuori dalle mura della Lumon, e lo stesso vale per gli altri 3. Il Mark "interno" non conserva alcun ricordo del Mark "esterno". Lo stesso corpo, ospita, 2 personalità diverse, o forse sarebbe meglio dire 2 persone differenti. Le dimissioni del Mark "interno" corrisponderebbero, a tutti gli effetti, all'omicidio/suicidio di quella versione di Mark che, da quel momento in poi, vivrebbe solo come "esterno", annichilendo per sempre tutti i ricordi, le emozioni, le sensazioni della vita vissuta all'interno della Lumon.

E' un gran casino, lo so, ma è proprio questo dualismo se vogliamo filosofico, a rendere Severance cosi intrigante.

Venendo agli eventi del finale, e più in generale, dell'intera serie, abbiamo assistito a qualcosa di stupefacente. Le versioni "interne" dei nostri protagonisti hanno scelto, come qualsiasi essere umano dotato di libero arbitrio, di andare a fondo della questione e di scoprire chi essi siano come esseri umani tout court. Non più un Irving "interno" ed un Irving "esterno" ma un unico ed inimitabile essere umano di nome Irving, con le sue caratteristiche, storie, traumi, lutti, paure, emozioni, sogni e speranze.

Per farlo, queste 4 persone hanno deciso di aiutarsi, coalizzandosi contro la Lumon e provando a districarsi nel labirinto claustrofobico caratterizzato dall'azienda stessa fondata dagli Hegan, veri protagonisti silenti di questa stagione e che spessissimo mi hanno ricordato i Cleon di Foundation.

Il series finale ci ha regalato uno degli episodi più belli di questi ultimi anni, caratterizzato da un ritmo sostenuto, un montaggio alternato efficacissimo e dal disvelamento delle vite "esterne" di tutti e quattro i personaggi e, soprattutto, dal loro risveglio.

Se è vero che di Mark già sapevamo quasi tutto, e che di Devon sapevamo qualcosa, hanno sorpreso tantissimo i "risvegli" di Irving ma soprattutto di Helly.

E' forse lei il personaggio più interessante e dirompente dell'intero show, aiutato anche da- un'interpretazione meravigliosa della sorprendente Britt Lower (che già adoro).

La donna ha aperto il pilot in una sequenza micidiale nella quale, per molti minuti, non siamo stati in grado di capire se ci trovassimo di fronte ad un horror, ad un drama, ad un mistery o a qualcosa di molto simile a Black Mirror.

Soprattutto grazie ad Helly abbiamo avuto l'opportunità di vagare nei meandri dell'organizzazione Lumon e, soprattutto, nella mente di chi sceglie, più o meno consapevolmente, di scindere la propria persona in 2 parti.

Helly è stata, per larghi tratti, il personaggio più drammatico della serie.

Non ha mai accettato la scissione. Ha tentato il suicidio. Si è allontanata dal gruppo. Ha combattuto i propri "padroni". Alla fine, però, è stata proprio lei ad avviare quel meccanismo di ribellione che ha portato agli eventi del finale, eventi che l'hanno vista protagonista più che assoluta grazie al disvelamento, che mai ci saremmo attesi, della sua identità "esterna".

Per chi avesse assistito agli eventi del finale di stagione, sono molti i motivi di appagamento.

Gli autori hanno sicuramente giocato un po' con noi spettatori, rilanciando molte domande alla stagione successiva ma sono stati anche molto cortesi, allo stesso tempo, da regalarci molte risposte o, quantomeno, molte informazioni utili rispetto a quanto era stato raccontato sin li.

I nostri eroi hanno indossato le maschere da "esterni" per l'occasione.

Noi siamo stati invitati al ballo e abbiamo lasciato ciascuno di loro con il fiato strozzato e le parole mozzate.

Mark non è riuscito a chiudere il cerchio.

Helly non è riuscita ad andare fino in fondo.

Irving non è riuscito ad aprire quella porta.

Devon ha resistito fino a che ha potuto.

La storia è stata interrotta sul più bello ma prima di chiudere il sipario ci ha fornito moltissimi spunti.

Mark è riuscito a smascherare la signora Cobel/Selvig e dichiarare che "she is alive" riferito alla moglie.

Helly ha affondato la Lumon con le sue dichiarazioni belligeranti al galà in suo onore.

Irving è approdato alla soglia della casa di Burt.

Devon, prima di desistere, ha permesso ad i suoi amici di parlare e vivere qualche minuto da "interi".

Tanti elementi che daranno fiato e respiro al secondo ciclo di episodi, lasciandoci con interrogativi e risposte, misteri e certezze che ci attanaglieranno fino a che non vedremo i prossimi episodi.

Nel frattempo, anche noi vivremo una sorta di scissione, fra quello che è successo nella serie e quello che ipotizziamo succederà nella seconda.

Quale parte del racconto che immaginiamo diverrà realtà?


Scopri tutti i voti sulla prima stagione di Severance

Sviluppo Personaggi: 9 Complessità: 10 Originalità: 10 Autorialità: 7,5 Cast: 8,5 Intensità: 7+ Trama: 7,5 Coerenza: 8 Profondità: 9 Impatto sulla serialità contemporanea: 7,5 Componente Drama: 8 Componente Comedy: 2 Contenuti Violenti: 2 Contenuti Sessuali: 0 Comparto tecnico: 8 Regia: 8,5 Intrattenimento: 6,5 Coinvolgimento emotivo: 9 Opening: 9 Soundtrack: 5 Produzione: Apple TV Plus Anno di uscita: 2022 Stagione di riferimento: 1



Sviluppo Personaggi: 9

Complessità: 10

Originalità: 10

Autorialità: 7,5

Cast: 8,5

Intensità: 7+

Trama: 7,5

Coerenza: 8

Profondità: 9

Impatto sulla serialità contemporanea: 7,5

Componente Drama: 8

Componente Comedy: 2

Contenuti Violenti: 2

Contenuti Sessuali: 0

Comparto tecnico: 8

Regia: 8,5

Intrattenimento: 6,5

Coinvolgimento emotivo: 9

Opening: 9

Soundtrack: 5

Produzione: Apple TV Plus

Anno di uscita: 2022

Stagione di riferimento: 1

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1 Comment


Mara Sorella
Mara Sorella
Sep 21, 2022

Soundtrack 5 lo trovo un po’ poco… Certo forse eccessivamente ispirata agli Air, ma accompagna in modo piu che decente lo sviluppo e, soprattutto nelle prime puntate, con dei picchi di originalità riesce a sottolineare bene la natura “scissa” di alcuni personaggi (vedi la prima camminata del Mark “interno” lungo gli infiniti e identici corridoi della lumon).

Altra cosa, questo è un caso dove mi manca molto la categoria “opening credits/sigla”, che meriterebbe almeno un 9.


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